Accogliamo la riflessione che l’amico Gian Giacomo William Faillace ha scritto sul mondo delle aspiranti modelli e dei sedicenti agenti.
Nel mezzo del cammin di vostra vita professionale, care aspiranti modelle, potrà capitare di imbattervi in sedicenti agenti, personali tra l’altro, che con fare degno del gatto e la volpe, vi prometteranno carriere gloriose, fama e denaro.
Sappiate, però, che il denaro andrà quasi totalmente a loro, considerato che, mentre per legge non dovrebbero chiedervi oltre il 20%, arriveranno a derubarvi l’80%, quando avrete maturato un po’ di esperienza, altrimenti, se siete alle primissime armi, il compenso, se lo ciucceranno completamente loro.

Dopo un po’ di moine e complimenti, getteranno la loro maschera da garbate personcine e inizieranno ad imporvi le loro regole: zero contatti con l’esterno, niente istruzione, e, qualora foste ancora minorenni, deleghe notarili che solo un genitore privo di conoscenza giuridica potrebbe firmare.
Qualora, in un secondo tempo vi svegliaste dal torpore e decideste di abbandonarli, il gatto e la volpe si trasformeranno nei “bravi” di manzoniana memoria, e con l’ausilio di una sorta di don Abbondio coll’accento malatestiano moderno, anziché brianzolo, cercheranno di denigrarvi, così come hanno fatto con una specie di padre Cristoforo con carriera al contrario, che hanno persino accusato di pedofilia ma che ora, pare essere diventato l’unica loro fonte di un piccolo sostentamento prima di dimostrasi nuovamente unici e reali possidenti del Lago di Cocito.
Si presentano come grandi manager dalla lunga esperienza, conosciuti ovunque ma basta fare una piccola ricerca su Google per notare che le notizie che di essi parlano, sono conteggiabili sulle dita di una mano; vantano coperture di noti studi legali che, una volta contattati, negano ogni legame con essi. In pratica parliamo di manager che nati senza né arte né parte, cercano di darsi un tono e quell’importanza che solo gente altrettanto truffaldina può concedere loro: asinus asinum fricat.
Ovviamente anche l’ingenuità fa la sua parte, infatti, numerosi sono anche i fashion designers che ad essi si sono affidati perché convinti che grazie alle loro millantate conoscenze, potessero ottenere un po’ di visibilità: dato l’esoso obolo, questi designers hanno solo potuto godere delle loro foto su Instagram e Facebook dopodiché il nulla.
Gran venditori di fumo, non c’è alcun dubbio, riescono a vender diplomi secondari, pre riforma del 1998, per altisonanti lauree universitarie ma sono privi di reale cultura ed istruzione.
Dispiace che serie agenzie con sedi oltremare, consentano a costoro di rappresentarli e dovrebbero essere avvisati che la loro immagine perderà prestigio nonostante sacrifici e anni di onesto lavoro.
Quindi care aspiranti modelle, ragionate con la vostra testa, diffidate da coloro che vorrebbero tenervi sotto una campana di vetro, lontane dalla realtà arrivando persino a cercare di privarvi dell’istruzione: liberatevi da queste catene, liberatevi di questi “agenti” e uscite e riveder le stelle.
