I grandi festival: Venezia. LA FOLIE ALMAYER (Chantal Ackerman, 2011), PASOLINI (Abel Ferrara, 2014), ON THE MILKY ROAD: SULLA VIA LATTEA (Emir Kusturica, 2016), POTICHE: LA BELLA STATUINA (François Ozon, 2010), MAMA (Li Dongmei, 2020), THE NIGHT I SWAM (Damien Manivel, Igarashi Kohei, 2017), FUCKING WITH NOBODY (Hannaleena Hauru, 2020), THROW DOWN (Johnnie To, 2004), REMEMBER (Atom Egoyan, 2015).
Una serie di film dal festival cinematografico più longevo al mondo per celebrarlo da casa; da autori che non hanno bisogno di presentazioni (Chantal Ackerman, Abel Ferrara, Emir Kusturica, Atom Egoyan e François Ozon) a lavori difficilmente recuperabili (il film sulle arti marziali THROW DOWN di Johnnie To o il delicato e suggestivo THE NIGHT I SWAM di Damien Manivel e Igarashi Kohei), fino alle novità dell’edizione 2020, come MAMA di Li Dongmei, presentato alle Giornate Degli Autori e FUCKING WITH NOBODY di Hannaleena Hauru, presentato nel contesto di Biennale College Cinema.

ISABELLE HUPPERT: REGINA INCONTRASTATA
IL BUIO NELLA MENTE (Claude Chabrol, 1995),
GRAZIE PER LA CIOCCOLATA (Claude Chabrol, 2000), HOME (Ursula Meier, 2008)
Con questo triple bill celebriamo una delle attrici contemporanee dalla carriera più elettrizzante. Dalle collaborazioni con Claude Chabrol IL BUIO NELLA MENTE (con co-protagoniste Jacqueline Bisset e Sandrine Bonnaire) e GRAZIE PER LA CIOCCOLATA, a HOME – CASA DOLCE CASA? di Ursula Meier, film nominato ai César in cui un cambiamento paesaggistico influenza radicalmente la vita di una famiglia insolita in modi oscuri e misteriosi.

MANDABI (Ousmane Sembène, 1968)
Vincitore del Premio speciale della giuria al festival di Venezia, MANDABI è il primo film del regista nella sua lingua nativa Wolof, scelta dettata dalla volontà di creare un cinema accessibile alla maggior parte della popolazione Senegalese che non parlava francese. Il film è tratto dal romanzo omonimo di Sembène, e tratta di Ibrahim (Makhouredia Gueye) un uomo disoccupato che riceve un vaglia da suo nipote. Purtroppo lo zio non ha la carta d’identità che gli permetterà di incassare l’assegno. Il film è stato restaurato nel 2019, grazie anche all’interesse di Martin Scorsese.

VISIT, OR MEMORIES AND CONFESSIONS (Manoel de Oliveira, 1982)
Per la serie “Riscoperte”, VISIT, OR MEMORIES AND CONFESSIONS di Manoel de Oliveira è un racconto autobiografico del regista portoghese ambientato nella casa dove lo stesso ha vissuto per quasi quarant’anni con moglie, figli e nipoti. Con dialoghi dell’autrice Agustina Bessa-Luis narrati da Diogo Doria e Teresa Madruga, il film è stato girato nel 1982 e per volontà del regista sarebbe dovuto essere mostrato solo dopo la sua morte; viene proiettato al pubblico una volta nel 1993 durante una retrospettiva a lui dedicata, e poi distribuito al pubblico nel 2015, dopo la sua morte avvenuta nello stesso anno.

YOU WERE NEVER REALLY HERE (Lynne Ramsay, 2019)
Presentato in competizione al Festival di Cannes quest’opera di Lynne Ramsay (… E ORA PARLIAMO DI KEVIN), è un affascinante thriller psicologico, che racconta le vicende di un veterano di guerra (Joaquin Phoenix) che soffre dei traumi subiti durante l’infanzia e cerca di salvare alcune giovanissime donne costrette a prostituirsi. Vincitore del Prix du Scénario e del Prix d’interprétation masculine per Joaquin Phoenix, il film vanta la soundtrack di Jonny Greenwood dei Radiohead.

ADIEU AU LANGUAGE (Jean-Luc Godard, 2014)
ADIEU AU LANGUAGE è uno degli ultimi film di Jean-Luc Godard, sempre più interessato alla sperimentazione attraverso il mezzo cinematografico e all’esplorazione del suo linguaggio. Il film è una narrazione sperimentale che racconta le due versioni di una coppia in una relazione clandestina. Usando il 3D, Godard firma un’opera affascinante, strabordante di citazioni ma allo stesso tempo con un’originalità ammirabile, capace di far riflettere al contempo su contenuto e forma.

LIFE (Anton Corbijn, 2015)
Basato sull’amicizia tra il fotografo di Life, Dennis Stock e l’attore James Dean, LIFE è un film di fiction di Anton Corbijn, noto per il suo lavoro di regista di videoclip musicali e fotografo.
Il film racconta del viaggio di Stock (Robert Pattinson) e Dean (Dane DeHaan) da Los Angeles a New York, nel quale i due svilupperanno una profonda amicizia appena prima della tragica morte di Dean.
