Federica Giglio, apicoltrice (Le 2 pervinche – Cassine – AL), con i suoi articoli cercherà di avvicinare tutti al fantastico mondo delle api, della natura, della biodiversità. Oggi ci racconta

Federica Giglio

In un senso ampio il governo è l’insieme dei soggetti che, in uno Stato, detengono il potere politico.
Ci sono vari tipi di governo ma quel che tutti gli italiani sanno è che: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”; sarebbe giusto ricordarlo di tanto in tanto.
Insomma, siamo diversi dalle api, il loro governo si fonda sui principi della Monarchia e non una qualsiasi, una Monarchia matriarcale.
Ho appena immaginato l’ape regina con il volto dell’immortale Elisabetta, ma non divaghiamo.
Il fatto è che, in una monarchia, la carica di capo di Stato è esercitata da una sola persona.
Siamo sicuri che le api siano governate solo dalla regina?
Prendiamo come esempio pratico la sciamatura.
La sciamatura è la partenza, da una colonia, di una regina seguita da una parte delle operaie.

È un fenomeno naturale e rappresenta il modo in cui il “superorganismo” alveare si riproduce.
Quando questo raggiunge la sua dimensione massima, si separa, creando una nuova famiglia.
La tendenza alla sciamatura è una caratteristica ereditaria, ma può essere influenzata da altri fattori tra cui:
–  l’età della regina, più è vecchia più c’è predisposizione a sciamare
–  lo spazio disponibile, quando diventa insufficiente per contenerle tutte
–  lo stato di salute, le api tendono a sciamare pensando di abbandonare anche parassiti e malattie.
Fra i fattori esterni, invece troviamo il clima, l’abbondanza o meno di raccolto, la posizione dell’arnia e l’insolazione.
La maggior parte di queste cause sono riconducibili alla presenza o meno del feromone della regina, infatti meno è presente, più alte saranno le probabilità di sciamatura.
Sono le api operaie che decidono quando è il momento di sciamare, questa scelta comporta una modificazione delle ghiandole e della muscolatura delle api stesse.
Le api bottinatrici rallentano la loro attività di raccolta mentre le api esploratrici si concentrano nella ricerca di un nuovo posto per insediare il nuovo alveare.

Le api operaie che sciameranno iniziano a riempire le loro borse melarie, in modo tale da portar con sé le scorte necessarie per la prima parte della loro nuova vita.
La regina subisce questa decisione e si adegua.
Le operaie preparano le nuove celle reali dalla quale nascerà la giovane regina che porterà avanti la vita dell’arnia restante; l’ormai “vecchia” regina deporrà l’uovo in una cella reale e le larve verranno nutrite con pappa reale (una secrezione prodotta dalle ghiandole ipofaringee e ghiandole mascellari delle api operaie e che viene utilizzata dalle api come nutrimento per le larve, fino a tre giorni di età, mentre per l’ape regina, per tutta la vita).
La prima regina nascente si occuperà di uccidere le altre per avere la supremazia, ma solo se le api operaie sono d’accordo.
A questo punto i dubbi sono consistenti: le api sono governate da un monarca ma le decisioni importanti sembrano spettare al popolo.
Forse non siamo così diversi come sembra.
Per un attimo ci siamo scordati del maschio alfa, il fuco; forse perché così tanto “alfa” non è.
Per i più curiosi… lo scopriremo nel prossimo articolo!