Prosegue a Firenze in Palazzo Vecchio la mostra dedicata all’Enoarte di Elisabetta Rogai e il ciclo di incontri in preparazione al G20 dell’agricoltura.

Nel suggestivo scenario della Sala d’Arme di Palazzo Vecchio prosegue fino al 18 settembre «Territori, cultura e arte del vino a Palazzo Vecchio» che nella cornice della mostra dall’artista Elisabetta Rogai che festeggia il decennale della sua Enoarte propone un ciclo di incontri, conferenze e dibattiti nati dalla collaborazione fra il Comune di Firenze e l’Associazione Nazionale Donne del Vino.
Il vino è il protagonista assoluto del ricco programma che intende preparare il terreno al G20 dell’agricoltura che si svolgerà il 16 e 17 settembre a Firenze dove 35 delegazioni nazionali discuteranno di sostenibilità e resilienza alimentare.
Il vino esce dalle tele dell’artista per diventare protagonista assoluto ed essere raccontato nelle tante sfaccettature che lo rendono protagonista non solo della storia, del paesaggio, della cultura e della tradizione del Bel Paese.
Gli incontri, le tavole rotonde e i dibattiti che si succedono nei 15 giorni di programma affronteranno anche tematiche attuali che guardano al futuro come le strategie in vigna e in cantina, il marketing, il turismo, la transizione ecologica e la rinascita post covid.
Evento particolarmente atteso è quello di mercoledì 8 settembre alle ore 11.00 quando il vino verrà declinato nel suo valore più alto quello economico.
Uno dei volani dell’economia nazionale e internazionale cerca di uscire dalla recessione mondiale ponendosi come protagonista assoluto della ripartenza post pandemica.
“L’economia del vino” sarà un incontro fondamentale per intuire il futuro prossimo venturo della rinascita italiana.

Quella del vino è stata una delle economie che più sono andate in sofferenza fin dalle prime fasi della pandemia nel 2020.
Il lockdown, la chiusura di cantine, aziende e ristoranti ha provocato danni diretti e indiretti fin dall’immediato con ripercussioni nel breve e nel lungo periodo ancora tutte da immaginare.
“Il credito bancario e il suo ruolo nello sviluppo dei territori del vino. Storie di successo e prospettive future” con relatori di fama mondiali come il Prof. Stefano Cordero di Montezemolo dell’Università di Firenze, il Dr. Cristiano Iacopozzi Presidente Chianti Banca, il Dr.Paolo Piazzini Vicedirettore generale di Chianti Banca e la Prof. Costanza Nosi dell’Università Lumsa di Roma intende guardare oltre l’orizzonte del presente e rappresentare quale potrà essere la “ripartenza” del mondo del vino.
Il vino è oggi non a caso un indicatore primario dello stato dell’economia di un Paese e non solo perché il suo andamento sui mercati si lega alla crescita dei consumi interni e all’export ma perché l’impatto dell’enoturismo sull’economia nazionale ha oggi valori che incidono profondamente su tutta la filiera.
Il peso della vendemmia e il valore della cantina rappresentano la manifestazione concreta dell’economia generata dal prodotto vino e diventano paradossalmente valori secondari rispetto a quello in crescita esponenziale dalla seconda metà degli anni Novanta del Novecento dell’enoturismo.
Il turismo del vino rappresenta da un lato per le cantine una fondamentale leva di comunicazione istituzionale e commerciale, di distribuzione come canale diretto e di crescita includendo degustazioni, accoglienza, ospitalità etc. e dall’altro per i territori una formidabile leva di sviluppo dell’immagine, dell’attrazione e della complessiva offerta integrata (gastronomia, ricettività, artigianato e altro).
Oggi, la sfida da cogliere anche in senso strettamente economico è il valore della ripartenza. Cosa ne sarà di quello sviluppo impetuoso bruscamente interrotto su base planetaria dalla sciagura umanitaria del Covid 19 che non ha precedenti?
Un futuro tutto da riscrivere anche per questo comparto che ha trainato per oltre un ventennio l’economia non solo agroalimentare e enoturistica dell’Italia che sarà rappresentato in questo appuntamento unico di Palazzo Vecchio.
Che ne sarà dei grandi risultati e delle ottime prospettive fermate nel 2020?

Stefano Cordero di Montezemolo
Nato a Roma il 28 Maggio 1959 ottiene la Laurea in Business Economics (“magna cum laude”), presso l’Università Bocconi di Milano (1983) e il Master in Business Administration, INSEAD, Fontainebleau (1986). Professore part-time di Business Economics e Corporate Finance presso l’Università di Firenze e guest-speaker presso altre università e business school internazionali. Inoltre riveste il ruolo di consulente sia come professionista indipendente sia come partner di società professionali e associazioni per progetti in sviluppo del business, strategie commerciali, finanza e per specifici programmi formativi dedicati all’area del Business Development. Presidente di AIMBA – l’associazione italiana che rappresenta i professionisti in possesso del titolo MBA; ex presidente di INSEAD ItalianAlumniAssociation; membro di ASFIM, il registro italiano dei professionisti di Finanza commerciale; membro del registro dei periti del Tribunale di Firenze. Stefano Cordero di Montezemolo é il Direttore Accademico di ESE Milano e ESE Firenze.
