I reportage sui “Segni d’Arte” dedicati alla mostra visitabile fino al 4 marzo. Una iniziativa della Città Metropolitana di Torino.

La serie di reportage televisivi che la Direzione Comunicazione e rapporti con i cittadini e il territorio della Città Metropolitana di Torino dedica ai “Segni d’Arte” prosegue questa settimana con il filmato dedicato allamostra “I volti del ‘900 nei ritratti di Carlo Levi”, visitabile sino al 4 marzo nella sede della Fondazione Giorgio Amendola e dell’Associazione lucana in Piemonte “Carlo Levi”, in via Tollegno 52 a Torino.
I filmati dei “Segni d’Arte”vengono messi in onda dall’emittente televisiva locale GRP sul canale 114 del digitale terrestre, il venerdì alle 21,30, il sabato alle 13,45 e la domenica alle 20,45. Per visionare la playlist dei reportage video sinora pubblicati sul canale YouTube della Città metropolitana di Torino e le fotogallery basta accedere al portale Internet della Città metropolitana di Torino (cliccare qui) http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2021/segni_arte/

120 ANNI DALLA NASCITA DI CARLO LEVI
Con una mostra e una serie di eventi dal profondo valore artistico e culturale, la Fondazione Giorgio Amendola e l’Associazione lucana in Piemonte “Carlo Levi” celebrano a Torino i 120 anni dalla nascita di Carlo Levi, intellettuale torinese, antifascista, pittore e scrittore, tra i più autorevoli meridionalisti del nostro Novecento: un vero “torinese del sud”.
Fino al 4 marzo nei saloni espositivi della sede di via Tollegno 52 a Torino quaranta quadri sono raccolti ed esposti con il titolo “I volti del ‘900 nei ritratti di Carlo Levi”: nei giorni scorsi il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha visitato la mostra, accolto da Prospero e Domenico Cerabona, Presidente e Direttore della Fondazione Amendola.
La mostra, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, propone i volti dei grandi protagonisti dell’epoca storica vissuta da Carlo Levi – da Leone Ginzburg a Umberto Terracini, da Giorgio Amendola a Renato Guttuso, da Giuseppe Di Vittorio a Vittorio Foa solo per citarne alcuni – ma anche volti personali come quello del fratello Riccardo, del padre Ercole e diversi autoritratti.

Sono contadini della cultura e della politica, – commenta Prospero Cerabona, l’instancabile  Presidente della Fondazione Amendola – che zapparono e seminarono nel campo grande dell’Italia e del mondo, contribuendo in modo decisivo alla nascita di un ordine nuovo, più giusto e più libero. Sul loro esempio bisogna che tutti oggi e sempre continuino a zappare e seminare”.
A disposizione dei visitatori vi è un ampio catalogo, con un testo poco noto di Norberto Bobbio.
Suggestiva anche la riproduzione fotografica a grandezza naturale del Telero “Lucania ‘61”, realizzato da Carlo Levi su richiesta di Mario Soldati in occasione delle manifestazioni celebrative del centenario dell’Unità d’Italia. La Fondazione Giorgio Amendola e l’Associazione lucana in Piemonte “Carlo Levi” dal 2006 possiedono la riproduzione e la espongono nella sede torinese di via Tollegno 52 su concessione della Soprintendenza di Matera: l’originale infatti è custodito nel Museo nazionale di Matera. In mostra anche una interessante raccolta di fotografie dedicate al rapporto tra Carlo Levi e il cinema, con gli scatti sul set del film “Cristo si è fermato a Eboli” di Francesco Rosi.
L’ingresso alla mostra è libero ed è possibile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 15,30  alle 19, il sabato dalle 10 alle 12,30. Il sabato pomeriggio e la domenica sono possibili visite su prenotazione, anche guidate. Per saperne di più si può consultare il sito Internet  www.fondazioneamendola.it, scrivere ainfo@fondazioneamendola.it o chiamare i numeri telefonici 011-2482970 3482211208.