Tra le più fotografate e visitate della Val d’Orcia, piccolo gioiello situato nei pressi di San Quirico d’Orcia, ha riaperto le porte dopo la chiusura invernale. Ad attendere i visitatori ci sarà anche il “Ristoro Vitaleta”, il luogo di incontro gourmet per tutti coloro che, dopo aver ammirato l’incanto della chiesa e del paesaggio che si staglia attorno, vorranno concedersi una sosta gustando le eccellenze gastronomiche locali e toscane.

La Cappella della Madonna di Vitaleta a San Quirico d’Orcia, in provincia di Siena, inaugurata lo scorso luglio dopo un attento restauro è oggi di proprietà dell’Ing. Pasquale Forte, imprenditore visionario che già a metà degli anni ’90 ha dato vita a Podere Forte, azienda biologica e biodinamica, centro di un attento recupero della tradizione contadina e vitivinicola valdorciana. L’intervento di tipo conservativo ha ridato vita a un luogo dalla bellezza senza tempo e ha di nuovo consentito l’accesso in tutta sicurezza a chi vorrà visitarla.
Nelle adiacenze della Cappella si trova il Ristoro, che sarà guidato dallo chef Samuele Nocciolini, classe 1988 di Sinalunga. Uno chef cresciuto tra la casa e la fattoria nelle campagne aretine della nonna materna, che si è fatto le ossa all’estero in ristoranti stellati e di lusso e che ha imparato il valore della materia prima legata al territorio grazie a esperienze in Sicilia e Toscana. Arriva al Ristoro con un obiettivo ben preciso: portare in tavola i prodotti d’eccellenza locali, sapori e le ricette di casa, del passato, mantenendo viva la ricca tradizione culinaria toscana.

I piatti varieranno in base alla stagionalità e al periodo. Spiccano i taglieri di salumi e formaggi, la classica panzanella, i primi al ragù di cinta senese, all’aglione, lo spezzatino di cinghiale, solo per citarne alcuni. I prodotti arrivano dal Podere come i salumi di Cinta Senese di allevamento certificato biologico, i mieli biologici, l’olio extra vergine di oliva biologico e biodinamico Terre di Siena D.O.P, il pane fresco realizzato con la semola di grano duro Senatore Cappelli di agricoltura biologica e biodinamica e la “Pasta Vitaleta”, la prima linea di pasta realizzata con il miglior grano duro Senatore Cappelli. Il tutto viene accompagnato dai grandi vini di Podere Forte, rossi, bianchi, rosati e le bollicine.
Il ristoro è aperto dal martedì alla domenica, dalle ore 10.30 fino al tramonto.
da Wikipedia
La cappella della Madonna di Vitaleta è un luogo di culto cattolico che si trova nella località rurale di Vitaleta, nel territorio comunale di San Quirico d’Orcia, in provincia di Siena. La chiesa, di proprietà privata, ricade nel territorio dell’arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino.

La cappella, di probabile origine tardo-rinascimentale, è ricordata per la prima volta in un documento del 1590. L’edificio, danneggiato da un terremoto, venne riprogettatosia esternamente che internamente dall’architetto Giuseppe Partini nel 1884, ispirandosi a modelli cinquecenteschi. A partire dal mesi di marzo 2021 è stata soggetta ad un imponente lavoro di restauro insieme al podere antistante, finanziato dal proprietario, il quale ha portato la piccola cappella alle sembianze originali del 1884. Il restauro si è concluso il 18 luglio dello stesso anno con la benedizione dell’altare da parte dell’arcivescovo di Siena cardinale Lojudice.
La cappella si trova su una strada sterrata che porta da Pienza a San Quirico d’Orcia ed è posta sotto tutela dall’UNESCO.
L’edificio religioso si presenta ad aula unica, con la facciata principale rivestita in pietra di Rapolano che si caratterizza per un piccolo rosone che si apre al di sopra del portale architravato; lateralmente, la stessa facciata è delimitata da lesene, una a destra e l’altra a sinistra, sulle quali poggia il frontone sommitale, nel cui timpano è collocato uno stemma gentilizio. Le facciate laterali sono rivestite in pietra, così come la parte posteriore dell’edificio religioso alla cui sommità si eleva un campanile a vela con due fornici ad arco tondo.

Internamente, la cappella presenta una struttura a navata unica di due campate coperte con volta a crociera stellata; alle spalle dell’altare, in muratura, vi è un’abside semicircolare. Dalla cappella proviene la statua della Madonna attribuita ad Andrea della Robbia, che si dice acquistata nel 1553 in una bottega a Firenze, che dal 1870 è conservata all’interno della chiesa della Madonna di Vitaleta nel centro storico di San Quirico d’Orcia.
