“How to intend the (f)Light on the Landscape”: esposte settantotto opere dell’artista dedicae alla Forma del Paesaggio, inteso come luogo dello spirito. La mostra sarà visitabile dal 16 aprile al 6 luglio.

Dal 16 aprile al 6 luglio 2022 nelle sale del Contemporary Culture Center di Palazzo Tagliaferro ad Andora “How to intend the (f)Light on the Landscape”, una personale di Maurizio Barberis dedicata alla Forma del Paesaggio, inteso come luogo dello spirito, esposizione a cura di Christine Enrile.
Architetto di formazione, negli ultimi anni ha affinato la sua ricerca poetica dedicandosi a esplorare attraverso la fotografia, la pittura e le arti plastiche le tangenze tra mondo sensibile, le forme, mondo della percezione primaria, il sogno, mondo delle affermazioni simboliche, il mito.

Gli ultimi episodi del lavoro artistico di Maurizio Barberis accentuano la relazione con il pensiero alchemico, laddove l’alchimia funziona come catalizzatore della materia dell’arte, sia intesa come la materia ‘fotografica’, dotata di una sua autonomia inconscia, che emerge nella relazione con la psiche dell’autore, sia nella dimensione temporale, considerata come una vera e propria ‘materia plasmabile’.
Così avviene nella scultura e nel disegno, che trovano nella fotografia, l’arte dell’istante per eccellenza, una improbabile variante diacronica per rimettere in discussione la successione standardizzata degli attimi temporali.

Analogamente, nelle sale espositive di Palazzo Tagliaferro, il percorso alchemico trasfigura l’idea di Paesaggio, sala dopo sala, attraverso la sua riduzione a simbolo, ad Imago di un mondo spirituale sotteso ad un itinerario di trasformazione che libera le istanze più performanti dello spirito umano: un’immagine intesa qui come luogo dell’essere.
La Forma/Paesaggio si ricompone così attraverso grandi tele di luoghi immaginati, disegni con figure, piccole sculture in terracotta, che costituiscono il personale corollario dell’inconscio mitologico dell’artista milanese. Fotografie in grande e medio formato che elaborano un passaggio analogico trasformato in iper-realtà digitale, attraverso una memoria vissuta non più come somma logica di frammenti spazio/temporali, ma come un continuo assoluto privo di confini.
La rassegna che prevede 78 opere in esposizione è promossa dal comune di Andora e sarà visitabile fino al 6 luglio 2022.
Catalogo disponibile.
Maurizio Barberis How to intend the (f)Light on the Landscape a cura di Christine Enrile 16 aprile – 6 luglio 2022 Opening 16 aprile 17.30 Palazzo Tagliaferro - Contemporary Culture Center Largo Milano, 17051 Marina di Andora SV tel +393489031514

Maurizio Barberis. Nasce a Milano e si forma a Venezia, dove vive per sei anni, laureandosi in architettura presso lo IUAV con il massimo dei voti. Dopo la laurea in architettura e un master a Urbino in urbanistica, sotto la guida di Giancarlo de Carlo, sceglie la strada dell’arte, cui affianca un’intensa attività didattica e pedagogica nell’ambito della Teoria del Colore e della Teoria della Forma presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. In quel periodo pubblica, oltre a numerosi saggi scientifici, un saggio filosofico su queste tematiche, “Teorie del Colore, frammenti per un’analisi fenomenologica”. Da sempre orienta la sua ricerca verso la consapevolezza delle relatività della coppia spazio-tempo. In quegli stessi anni viene chiamato a Venezia dal direttore di Palazzo Fortuny che gli affida l’incarico di organizzare un seminario di studi dedicato all’ “Utilità dell’Arte”, un workshop dedicato al progetto della luce, la curatela di una sezione (La luce di Fortuny) della mostra dedicata al cinquantenario della morte del grande artista spagnolo, nonché il progetto di allestimento della mostra stessa. Contemporaneamente lavora con Philippe Daverio alla fondazione di una Scuola Superiore per le Arti Applicate presso l’ex istituto Marchiondi (assessorati all’Educazione e alla Cultura del Comune di Milano). Cura inoltre in quegli anni i seguenti seminari di studio: ‘Le nuove sinestesie’ con Giovanni Anceschi, Sala del Grechetto, Palazzo Sormani, Milano 1986, ’Le superfici del design’ Triennale di Milano, con Camera di Commercio e Fondazione Ratti, 1990, ‘Le culture dell’abitare’ Palazzo della Triennale di Milano, 1992, ‘Telemico e telematico’, Palazzo Fortuny, Venezia 1992, ‘Camere con vista’ Abitare il Tempo, Fiera di Verona, 1993, ‘La qualità dell’Abitare’ Casa della Cultura, Milano 1994, ‘Arte come me- stiere’, Accademia di Belle Arti, Bergamo, 1994, ‘Il caso Marchiondi’, Milano 1994, ‘La fondazione di un Centro Studi e Formazione per le Arti Applicate all’Industria’, Palazzo Reale, Milano, 12-16 Giugno 1995, ‘Enti e Fondazioni Europee per lo sviluppo e la promozione delle arti applicate all’industria’, Palazzo Reale, Milano, 1995, ‘La pittura e la memoria’ ciclo di incontri seminariali, Palazzo Reale, Milano, novembre 1996 - gennaio 1997, L’utilità dell’arte’, Palazzo Fortuny, Venezia, 1997. Risale a quegli anni l’incontro con il grande collezionista e connoisseur d’arte tedesco Franz Armin Morat, che gli offre l’occasione di esporre nella sede della sua Fondazione Morat a Friburgo una serie di opere di grandi dimensioni dedicate al rapporto tra paesaggio e orizzonte. Da questa esperienza, che conclude la prima fase del suo lavoro artistico, nasce la decisione di dedicarsi per un periodo alla ricerca dei limiti espressivi della rappresentazione, centrando sulla fotografia il principale media di esperienza autoriale. Per alcuni anni si dedica al lavoro fotografico, scegliendo l’eteronimo Henry Thoreau, collaborando con ad alcune prestigiose testate europee, la principale AD France, e con alcuni magazine italiani quali IO Donna, Marie Claire Maison e Interni Magazine. Pubblica alcuni volumi fotografici, “Casa Italiana” con Rizzoli NY, “Living Today” con Electa, “Interior Italia” con Mondadori Arte e “Murano, Behind the Glass” Damiani Edition. Nel 2012 riceve un Premio per la migliore Fotografia della Biennale Architettura di Venezia. Attualmente collabora con le pagine di arte contemporanea per la rivista Interni. È tra i Founder di HoperAperta, piattaforma culturale dedicata all’incontro tra le Arti.

Principali esposizioni: Galleria Fac-Simile, Milano 1984 - Galleria il Mercato del Sale, Milano 1985 - Zeus Trabia Gallery, New York 1985 - Spazio Dilmos, Milano 1992 - Triennale di Milano 1992 - Galleria Mazzocchi, Parma 1994 - Galleria Mazzocchi, Parma 1995 - Galleria Viafarini, Milano 1995 - Triennale di Milano 1996 - Fondazione Armin Morat, Friburgo 1999 - Galleria Nilufar, Milano 2008 - Galleria Jan Blanchaert, Milano 2012 - Galleria Wunderkammer-Visionnaire, Milano 2012 - Galleria Primo Piano, Napoli 2014 - Palazzo Parravicini, Design Week Milano 2014 - Salone Napoleonico, Palazzo di Brera 2014 - MAAAC, Museo d’Arte Contemporanea, Cisternino 2015 - Museo Mangini Bonomi, Milano 2016 - MAAAC Museo d’Arte Contemporanea, Cisternino 2016 - Italian General Consulate, New York 2017 - Ambasciata Italiana a Madrid, marzo 2018 - Spazio Meazza, Milano Design Week, Milano 2018 - Fondazione Ugo e Olga Levi, Venezia 2018 - SIAM, distretto 5vie, Design Week, Milano 2019 - Wannenes, Milano, Design Week 2020 - Wannenes, Milano, Design Week 2021 - Palazzo Touring Club, Milano, Design Week 2021.








