Una ricetta semplice e gustosa che ci arriva direttamente dal Medioevo quando un tempo si utilizzavano erbe spontanee che crescevano (e forse anche ora) lungo i sentieri di campagna.

Togli le foglia di viete, et un pocha di borragine et fagli dare un broglio in acqua chiara bogliente quando le mitti dentro: dappoi cacciale fore et battile molto bene col coltello. Et togli un pocho de petrosillo, et di menta cruda, et similmente le batti co le ditte herbe. Da poi macinale bene nel mortale, et mittile in una casseruola con brodo grasso et fallo bollire un pocho. Et se ti pare mettevi un pocho di pepe.
Anche questa domenica andiamo a scoprire una ricetta di origini medioevali facile da preparare, sia per gli ingredienti facilmente reperibili sia per il procedimento.

Si tratta di un’eccellente zuppa alle erbe che si presenta con un sorprendente aroma che sa di menta: la Minestra d’erbe fresche.
Alla base della ricetta c’è il brodo (meglio di manzo che si armonizza meglio con le erbe) e le erbe che un tempo crescevano spontanee lungo i sentieri di campagna mentre oggi vengono coltivate e sono reperibili nei mercati.
La borraggine selvatica, che insieme ad altre erbe come la cappuccina, nel seicento-settecento, faceva parte delle tavole  di Francia e Inghilterra, se non si riesce a reperire è possibile sostituirla con altre verdure da cuocere.
Della ricetta originale vi “sveliamo” che le viete sono le bietole e il petrosillo non è altro che il prezzemolo

Ingredienti
1,5 litri di brodo di manzo
500 gr di foglie di bietola
1 pugno abbondante di borragine, spinaci, romana, scarola, ecc.
1 mazzetto di prezzemolo
1 mazzetto di menta fresca
sale
pepe

Preparazione
Mondare e lavare le bietole (se si hanno a disposizione le bietole intere, utilizzarne soltanto le foglie). Lavare gli spinaci e le altre erbe. Cuocerle in acqua bollente salata per 5-7 minuti circa senza coprire, per mantenere il colore verde. Scolare e strizzare con cura.
Tritarle fini su un tagliere con il coltello o la mezzaluna o frullarle.
Tritare il prezzemolo e la menta e frullarli separatamente; attenzione a non tritare la menta troppo in anticipo, altrimenti diventa scura e perde il suo aroma.
Portare a ebollizione il brodo. Aggiungere le erbe cotte e poi 3 cucchiai circa di prezzemolo e 2 o 3 di menta, a seconda dei gusti. Far riprendere il bollore. Aggiustare il condimento, pepare e servire.
Il gusto dell’erba fresca viene dato dal prezzemolo e dalla menta, la cui quantità va regolata in base al gusto; la consistenza, invece, viene data dalle erbe già cotte.
Buon appetito!
(Ricetta tratta dal libro “A tavola nel Medioevo” di Odile Redon, Françoise Sabban e Silvano Serventi, Edizioni Laterza).