Ospitiamo un nuovo intervento della nostra redattrice, Maria Marchese, curatrice di mostre d’arte e poetessa. Al centro del suo intervento l’artista modenese Stefano Polastri e la sua opera inserita nel Calendario Artistico Parma 2022.
La prima neve
Piega appena
Le foglie dell’asfodelo.
Basho

Stefano Polastri persuade un algido e lieve pensiero che, come nivea frescura, sposa una spontanea fioritura: esso conturba, allora, la “leggera pelle” , gemmando l’ovale di una candida venere. Lo scultore modenese sembra intessere, con bianca polvere e nastri d’acqua, un parco drappo, per accogliere, indi, nella verità di un “baptismus”, una nuova epifania umana.
Con la medesima leggerezza della neve, essa appare, delicata, tra le pieghe di un anonimo tessuto spazio/temporale.
“E venne il giorno in cui il rischio di rimanere stretti in un bocciolo era più doloroso del rischio necessario a fiorire”.
Anaïs Nin
L’autore modenese sorrade, con la mano e col ferreo strumento, l’anomia di un caos, per definire, quindi, le vere fattezze: sintetizza le linee, dapprima, in morbide e piene onde, che si sovrappongono e carezzano, conciliandosi, alfine, in un acme; esso è il culmine di una tensione, l’istante ultimo di una gestazione personale. I tenui marossi, versi di un mare esperienziale primievo, intrecciano le sensatezze del susseguirsi dei rintocchi delle lancette di un orologio fermo, in una realtà sospesa, o, ancora, l’aggregarsi di sabbiosi microcosmi, generati dallo scivolìo, degli stessi, all’interno di una clessidra sempiterna.

Stefano Polastri incornicia è protegge, con questo “maroso ricamo” plastico, quel momento catartico, quale evento intimo, custode e del timore di venire alla luce e, all’opposto, della necessità di affacciarsi all’esistenza.
Poi accade… L’artista modenese accende quel muliebre risveglio: una neonata figura adulta sorge, in concomitanza al disvelamento di quell’attimo erratico.
L’autore le regala una rara e ricercata perfezione estetica e infonde, nel suo sguardo, una pura consapevolezza, odorosa di ignote scoperte.
L’opera è stata inserita nel Calendario Artistico Parma 2022, a cura di Marzio Dall’Acqua, che accoglie, tra le pagine, gli artisti Gaetano Barbone, Giuseppe Bigliardi, Paolo Bottinoni, Mariangela Canforini, Domenico Caccioli, Narì Caselli, Riccardo Nencini, Giovanna Scarpinelli, Claudio Cesari, Vincenzo Vernizzi, Assunta Di Sarno.
Il calendario, donato dall’artista modenese, entrerà a far parte del progetto Cult&Culture, nato da un’idea della curatrice comasca Maria Marchese, in collaborazione con la residenza di lusso estiva Marchese Houses, sita in Valle d’Itria.
http://www.marchesehouses.com
