Interamente dedicate a uno dei salami DOP più consumati in Italia alcune proposte firmate dallo chef bergamasco che ne esaltano il gusto.

Un intero menù dedicato ad uno dei salami DOP più consumati d’Italia: il Cacciatore Italiano.
La firma è dello chef bergamasco Andrea Mainardi, noto volto televisivo: si è fatto notare sia sulle reti Rai, alla “La Prova del Cuoco” e “Detto Fatto”, sia su quelle Mediaset, all’interno del programma “Cotto e Mangiato”, fino alla partecipazione al Grande Fratello Vip.
Ex allievo di Gualtiero Marchesi, ora titolare – ed executive chef – del primo ristorante ad avere un solo tavolo, Mainardi ha ideato un percorso di degustazione ideale per un’apericena all’aperto, per inaugurare la bella stagione: protagonista il Cacciatore Italiano DOP,declinato in tre finger food e un risotto.

PERCHÈ IL CACCIATORE ITALIANO?
Morbido, dolce, pratico: le sue piccole dimensioni lo rendono perfetto per un pic-nic o un aperitivo con gli amici, da affettare al momento. Inoltre, essendo senza derivati del latte, è un piccolo piacere accessibile a tutti.
COME NASCE L’ECCELLENZA
I primi salamini erano già sulla tavola degli antichi egizi.
L’Antropologia Alimentare colloca la loro origine addirittura già nella Mesopotamia del 3.000 a.C.
In Italia, i primi che produssero questo tipo di salame furono gli Etruschi, abili cacciatori, che amavano gustare il maiale sotto forma di carni salate: i primitivi salumi.
I piccoli salami, accompagnati con il pane, erano il cibo che il cacciatore portava con sé durante le battute di caccia: un nutrimento proteico, saporito, gustoso e sicuramente pratico e compatto. Da qui deriva appunto il nome di salame “Cacciatore”.

Ma andiamo a scoprire il menù creato da Andrea Mainardi.
Per iniziare, tre finger food da gustare in un boccone: i primi due si ispirano ai sapori tipici del Bel Paese – Lazio il primo, Piemonte e Lombardia il secondo – mentre con il terzo strizza l’occhio all’esotico, con un piatto che dalle Hawaii è entrato a gamba tesa nelle nostre abitudini alimentari:
Uovo alla carbonara con Cacciatore Italiano DOP
Bacio di dama salato, gorgonzola e Cacciatore Italiano
Mini poke al Cacciatore Italiano, edamame (nome giapponese dei bacelli si soia, ndr), pomodorini confit e salsa di soia al caramello
Per poi passare alla portata principale, che si lega totalmente ad una tradizione che attraversa l’Italia intera: Risotto mantecato ai formaggi dolci e Cacciatore Italiano DOP.
Per concludere, un dolce innovativo e fresco: un Gelato all’azoto liquido.

“Nella mia tradizione, nella mia famiglia, il salame è stato un ‘sempre presente’ – spiega lo chef Andrea Mainardi – ricordo in una gita: i Salamini Italiani alla Cacciatora DOP, un tagliere, un coltello, una coperta nel prato…ed era magia. La stessa magia che ho messo nei miei piatti – sottolinea – cercando di esaltarne al massimo le caratteristiche anche con abbinamenti inusuali. Un’esperienza a 360 gradi dove olfatto e gusto sono in pole position”.
Questa è un’iniziativa che rientra nel programma “Enjoy the Authentic Joy” il progetto promozionale e informativo che unisce tre consorzi agroalimentari per la tutela dei salumi DOP e IGP, cofinanziato dall’Unione Europea e rivolto al mercato italiano e belga. La campagna prevede la promozione delle seguenti eccellenze gastronomiche italiane: Mortadella Bologna IGP, Salamini Italiani alla Cacciatora DOP, Zampone Modena IGP e Cotechino Modena IGP.
Consorzio Cacciatore Italiano
Dal 2003, il Consorzio Cacciatore Italiano svolge le funzioni di informazione, tutela e valorizzazione dei Salamini Italiani alla Cacciatora DOP. Dispone inoltre di poteri di vigilanza, in grado di contrastare abusi, imitazioni, atti di pirateria e contraffazione, su tutto il territorio nazionale e non solo.



