Una location spettacolare in mezzo alla leggendaria pista di collaudo Fiat situata in cima all’ex complesso industriale, oggi trasformata nel giardino sospeso più grande d’Europa, con più di 40.000 piante appartenenti a 300 specie e varietà diverse. La Pista è del gruppo Gerla 1927.
Il tetto del Lingotto è senza dubbio uno dei posti da segnare tra le mete da non perdere per chiunque abbia in programma una visita a Torino.
Non solo per la vista spettacolare a 360° sulla città, circondata dal Monviso e dalle Alpi, la Sacra di San Michele, la collina torinese, la Basilica di Superga, la Mole Antonelliana, il Monte dei cappuccini, il castello di Moncalieri…

Il tetto ospita anche la pista di collaudo della FIAT. Unica nel suo genere, la pista asfaltata di collaudo della autovetture, costruita direttamente sul tetto della fabbrica, fu realizzata già nel periodo 1926-1927 con la nota forma ad anello e le due curve paraboliche sulle estremità studiate in modo da poter essere affrontate con velocità fino a 90 km/h, quando al tempo la velocità di punta delle automobili era di 70 km/h. Un’opera tanto innovativa da essere ripresa da Le Corbusier nel suo celebre Vers une architecture (1923).
Da qualche mese l’architetto e paesaggista Benedetto Camerana ha realizzato un grande intervento verde sul tetto di un’importante struttura di Torino, storica capitale industriale d’Italia. La Pista500, questo il nome dell’intervento, ha trasformato il tetto della vecchia pista di collaudo del Lingotto, l’ex stabilimento Fiat, in un’oasi sostenibile: un grande giardino.
E sulla Pista500 si affacciano due locali unici, entrambi del gruppo Gerla 1927: LA PISTA e il FIATCafé500: oggi andiamo alla scoperta de LA PISTA.
La Pista, che fa capo a Gerla 1927,sorge in un luogo iconico per Torino: il tetto del Lingotto, proprio in mezzo alla leggendaria pista di collaudo Fiat situata in cima all’ex complesso industriale, oggi trasformata nel giardino sospeso più grande d’Europa, con più di 40.000 piante appartenenti a 300 specie e varietà diverse.
Il locale rappresenta la rinascita di un complesso architettonico di valore storico che oggi vive una nuova era. Grandi spazi, arredi contemporanei, enormi vetrate e atmosfera accogliente accompagnano e completano l’esperienza gastronomica degli ospiti.
Lo chef, Roberto Cordisco, già sous chef dell’Enoteca Pinchiorri, propone a La Pista la sua cucina contemporanea e internazionale.

La carta dei vini propone, sotto la guida del maitre somellier Gianluca Calandra, oltre 350 referenze che strizzano l’occhio al Piemonte ed ai suoi grandi vitigni senza dimenticare i vini di altura e di montagna: vini naturali, biologici, biodinamici. Assolutamente da non perdere la carta degli champagne, magari da abbinare ad ostriche e crudités, che propone una esclusiva selezione di produttori, tutti pluripremiati ai campionati di Lione e importati direttamente in Italia da Gerla 1927.
Degna di nota anche la carta dei dolci, curata dalla Pastry Chef Evi Polliotto, già assistente del campione del mondo di pasticceria Michel Willaume.
A chiusura di un pranzo o di una cena indimenticabile La Pista propone un’esperienza unica in Italia: a degustazione degli Specialty Coffee 1895 Coffee Designers by Lavazza, una collezione di caffè selezionati tra le produzioni più pregiate del mondo nei paesi di origine.
La Pista – Via Nizza 262, Torino
www.ristorantelapista.com
