Oggi la nostra redattrice Giulia Quaranta Provenzano ci propone l’intervista al cantante siciliano del quale il 24 giugno è uscito il brano “Non cadrò mai da questo ring”. Il giovane artista, con l’occasione, si è un po’ raccontato…
Ciao! Vorrei iniziare col domandarti subito come ti percepisci a livello di personalità e dal punto di vista creativo, nel tuo viaggio nella musica (ciò anche in relazione al tuo nome d’arte). “Ciao Giulia! Mi considero un ragazzo deciso, caparbio e tenace nell’affrontare tutto quello che mi si presenta dinanzi. Ho una mentalità aperta e ciò si riversa anche nella mia creatività, mi piace spaziare tra gli argomenti e i generi più vari. Non vivo e non ho tabù”.

Da piccolo chi immaginavi di diventare “da grande” e che bambino sei stato? “Da piccolo non m’immaginavo in alcun modo da adulto, non ho mai avuto una grande propensione allo studio, ma ho costantemente vissuto di passioni. Studiavo, appunto, il necessario e dedicavo il tempo libero a ciò che mi faceva stare bene. Sono sempre stato un bambino in movimento, in moto perpetuo, che non accettava alcun tipo d’imposizione. Amavo la libertà. Durante l’adolescenza niente mi ha reso maggiormente libero della musica. Trascorrevo i pomeriggi nella mia camera, ascoltando i più svariati generi musicali e mi sentivo bene. Ad un certo punto ho avvertito il desiderio di mettere su carta i miei pensieri e trasformarli proprio in musica”.
Cosa rappresenta per te l’Arte, la musica in particolare e quale ritieni esserne il potere nonché il principale pregio e valore? “L’arte, per me, rappresenta la spontaneità e la libertà di essere se stessi. La musica ne è la massima espressione. La musica unisce, non conosce barriere e non conosce nemmeno sovrastrutture”.
Come descriveresti la sensazione e lo stato d’animo che provi quando fai musica e come capisci che è giunto il momento di dare alla luce un nuovo brano? Nell’iter musicale vi è un modo specifico e ricorrente in cui sei solito procedere o no? “Quando faccio musica vivo come se fossi chiuso in una bolla, quasi in un’altra dimensione. Per ciò che mi riguarda, non c’è mai un momento preciso che caratterizza la nascita di un mio pezzo. È, piuttosto, un’esigenza spontanea e immediata che mi esplode dentro quella di creare”.

Se dovessi assegnare un titolo alle fasi più significative della tua vita sinora, quale colore e quale canzone tua e/o di altri cantanti assoceresti a ciascun periodo? “Se dovessi assegnare un titolo e una canzone alla mia vita fino ad ora, direi “Sogni appesi” di Ultimo. Il colore che mi sento addosso è il nero”.
Quando guardi, leggi, ascolti un artista e una persona di spettacolo cosa ti impressiona positivamente e cosa più ti entusiasma tanto da fartelo ritenere tale? Vi è qualcuno/qualcosa a cui ti ispiri o ti sei ispirato in passato e qualcuno con il quale attualmente vorresti collaborare – e, in caso affermativo, per quale ragione? “Di un artista m’impressiona principalmente il suo esordio. Mi entusiasma vedere coloro i quali – cresciuti per strada – con le loro sole forze e spinti da un’infinita passione, riescono ad arrivare al cuore di milioni di persone. Proprio per questo motivo, amerei collaborare con Ultimo”.
Quale ruolo gioca l’immagine visiva nella tua musica, nel veicolarne il significato (ad esempio nei videoclip), ma pure nell’essere essa stessa significato? E quanto “pesano” invece rispettivamente la voce, il testo e la melodia nelle tue canzoni e in quelle che apprezzi maggiormente? “Nella vita sicuramente l’immagine visiva è importante, ma credo che nel mondo della musica sia più importante il messaggio, l’emozione che trasmette la musica stessa. Se, poi, il tutto si incornicia ed è corredato da una bella presenza è certamente un valore aggiunto”.
I social che incidenza e finalità hanno nella tua vita e nel tuo percorso artistico – e quale idea ti sei fatto del loro diffuso utilizzo [https://instagram.com/nevonash99/igshid=YmMyMTA2M2Y=?]? “Credo che il mondo social abbia un grande impatto nella vita di un artista. Grazie ai social si riesce a giungere ovunque e a tutti. Allo stesso tempo diventa una responsabilità arrivare nel modo giusto, specie ai più giovani. È fondamentale che un cantante dia messaggi chiari e positivi”.

I ricordi quanto sono fondamentali nella tua esistenza, per la tua creatività e in che misura veicolano o meno il tuo quotidiano? “A mio parere, i ricordi sono importanti… Spesso, noi tutti, siamo il risultato di ciò che abbiamo vissuto quindi essi [i ricordi] influenzano la vita e la creatività”.
A tuo avviso la musica destinata a fare storia può essere soltanto quella in linea con i consolidati ascolti abitudinari e prediletti dalla maggioranza in base al luogo e periodo in cui si vive, o piuttosto è quella che si differenzia e talvolta non viene subito capita e/o apprezzata perché non conforme alla già “digerita moda” vigente? “Ho idea che nella musica tutto possa accadere, perché il successo di un brano lo stabilisce l’ascoltatore (giudice sovrano)”.
Altresì alla luce del tuo vissuto, hai fede in qualche sorta di divinità, nel destino (cos’è il destino?), nell’autodeterminazione dell’essere umano quale solo e unico fabbro della propria sorte? Detto altrimenti, hai fiducia in qualcosa di invisibile e altro dal terreno? “Credo che l’essere umano sia il fabbro della propria sorte. Determinazione, forza di volontà, passione, lavoro non possono non portare che a buoni risultati. Aggiungo, però, che avere anche una stella speciale che brilla nel cielo è un valido aiuto”.
Benché io non voglia indurti ad alcuna categorizzazione riduttiva e ingabbiante, dal tuo punto di vista cos’è l’Amore (per se stessi, per gli altri, per situazioni e luoghi, per alcune attività etc.) mentre cosa ti fa stare bene e colpisce di primo acchito nell’altra persona? Se l’amore fosse una ricetta, quanto peserebbe sulla tua bilancia la chimica e quanto l’intensa mentale? «Chi si somiglia si piglia»oppure «Gli opposti si attraggono»? “L’amore è rispetto, reciprocità, fiducia, lealtà. È tutto ciò che fa fare cose quasi e talvolta impossibili senza sentirne alcun peso. Sia l’intesa fisica, che quella mentale, hanno una grande importanza tuttavia non nego che, alla mia età, la prima viaggia un passo in avanti alla seconda. Gli opposti si attraggono, ma non durano nel tempo”.

In quale maniera vivi la libertà e quale volto, quali connotati, ha la tua [di libertà]? Reputi che sia possibile la libertà del singolo pur non trasformandola in egoismo e tirannia del personale e, in caso affermativo, secondo quali termini? “Per me, la libertà equivale all’assenza di pregiudizi. Significa vivere la vita nel modo più affine a se stessi e a quello che si sente proprio, ossia significa vivere autenticamente, e pur senza mai offendere o intralciare gli altri”.
È uscito il 24 giugno il tuo nuovo singolo intitolato “Non cadrò mai da questo ring” [youtu.be/WZkKNAPPvQ0]. Ebbene, quale ne è stata la genesi, quando e come è nato? “Questo brano è stato scritto durante un mio periodo un po’ buio, periodo durante il quale non sentivo particolarmente apprezzata la mia scelta di fare musica ma dentro di me una voce urlava comunque di continuare, di non mollare, di inseguire i miei sogni” (appunto, di non cadere da questo ring)”.
Prima di salutarci puoi anticiparci quali sono i tuoi prossimi progetti e, magari, rivelarci qualche chicca in anteprima? “Attualmente sto lavorando all’uscita di un Ep. Chi mi seguirà, ne sentirà delle belle. Parola di Nevonash”.
