Mantova Arte Design ospita dal 10 al 30 settembre l’incontro tra il mondo affascinante e magnetico dell’artista statunitense dalle radici estoni a quello colorato e suggestivo del musicista e pittore partenopeo.

Il mondo affascinante e magnetico di Mark Kostabi si incontra con quello colorato e suggestivo di Tony Esposito in “Paintbeat”, mostra che arriva alla galleria M.A.D. MANTOVA ARTE DESIGN (in via Cavour 59, a Mantova), dal 10 al 30 settembre.
Nei dipinti esposti troveremo da un lato i tratti distintivi dell’artista americano, che con il tempo sono diventati delle vere e proprie costanti, come la citazione di altre opere e la raffigurazione di soggetti senza volto che richiamano le figure dei manichini di De Chirico.
Invece i dipinti di Tony Esposito sono definiti da Massimo Pirotti: «Un’esplosione  di  segni e forme di matrice tribale con colori molto accesi e solari che richiamano i ritmi irregolari dell’arte africana, nei suoi quadri si percepisce il ritmo che fa parte del suo ricchissimo bagaglio musicale. Questi pattern modulari sono delle costruzioni onomatopeiche in chiave visiva sottolineando la modernità delle nostre profonde radici arcaiche».

«La nostra galleria è lieta di presentare due artisti di livello mondiale come Mark Kostabi e Tony Esposito, due personaggi che a suon di musica e pittura vivono un legame artistico pieno di contaminazioni tra musica e pittura. Ritmo, colori, intensità e forme sono al centro della loro poetica e durante la mostra a loro dedicata ci saranno moltissime sorprese» dice Lucia Quasimodo, fondatrice della Galleria MAD.
Il vernissage della mostra si terrà sabato 10 settembre alle ore 18. A introdurla una presentazione critica a cura di Massimo Pirotti, a cui seguirà una breve performance musicale dal vivo di Mark Kostabi.
Paintbeat” è un evento in collaborazione con MaterManto di Massimo Pirotti.

ORARI APERTURA MOSTRA
Lunedì chiuso
Martedì e venerdì 15.30/19.00
Mercoledì 9/12
Giovedì sabato e domenica 10/12 e 15.30/19.00
Info e prenotazioni tel 3358234533
La musica di Tony Esposito è ispirata a sonorità provenienti da molti Paesi del mondo, mescolate con ritmi tribali e melodie tipiche della musica partenopea. L'originalità del suo approccio si può ritrovare nell'invenzione di strumenti unici come il tamborder, suono onomatopeico di uno dei suoi più famosi brani, Kalimba de Luna, di cui i Boney M. pubblicarono quasi contemporaneamente una cover in lingua inglese. È sposato con Eleonora Salvadori. Ha due sorelle, Anna ed Eva Esposito, ed un fratello, Pasquale Esposito. Prima di affacciarsi all'attività discografica in proprio, Tony Esposito ha contribuito, durante gli anni settanta, al "sound ritmico" di diversi artisti italiani quali. Dopo gli anni novanta Tony Esposito collaborerà con tanti artisti italiani. Va segnalato il suo incontro nei live con Enrico Capuano. Questo gruppo, insieme a molti altri dell'hinterland napoletano (fra i quali Ernesto Vitolo, Gigi de Rienzo, Robert Fix e Mark Harris), verranno considerati per molti anni i capostipiti e i punti di riferimento della cosiddetta "Napoli-power "(il nuovo sound blues - rock metropolitano ove si innestano funky-jazz e world-etnica). Negli stessi anni e in quelli a seguire Esposito ha collaborato con diversi musicisti internazionali.
Mark Kostabi nasce da una famiglia di immigrati estoni in California, dove trascorrerà i primi anni della vita, nella località di Whittier. Studia disegno e pittura alla California State University. Nel 1982 si trasferisce a New York e dal 1984 diventa un'importante figura di riferimento all'interno del movimento artistico dell'East Village. Durante questi anni si diverte nell'uso provocatorio dei mass media con auto interviste con a tema l'arte contemporanea. Dal 1987 ottiene un riconoscimento internazionale e le sue opere vengono richieste da gallerie di Giappone, Stati Uniti, Australia e Germania.Nel 1988 fonda "Kostabi World": il suo studio, galleria, ufficio a New York. Questa struttura, grazie ai molti assistenti, produce circa 1000 quadri all'anno, di cui tutti sono firmati del maestro. Dal 1996 divide la sua vita tra New York e Roma dove diventa un modello per molti artisti italiani. Nei suoi dipinti sono presenti delle vere e proprie costanti, come la citazione di altre opere e la raffigurazione di soggetti senza volto che richiamano le figure dei manichini di De Chirico. Negli ultimi anni si è dedicato al disegno di marchi pubblicitari. Kostabi è noto soprattutto per i suoi dipinti di figure senza volto che spesso commentano questioni politiche, sociali e psicologiche legate alla società contemporanea, le cui radici stilistiche e visuali vanno rintracciate nell'opera di Giorgio de Chirico e Fernand Léger. Oltre alle esposizioni legate al mondo dell'arte, Kostabi ha ideato e realizzato numerose copertine di dischi per musicisti internazionali.