Eccoci con lo  speciale dedicato alle mostre. A Napoli la mostra “Colore di base”. Prorogata a Senigallia l’esposizione del fotografo Roger Ballen. Venezia ospita la mostra dedicata ai vetri contemporanei.

“COLORE DI BASE” di Michele De Lucchi
fino al 7 novembre 2022
Studio Trisorio
Via Carlo Poerio 116 – Napoli

Michele De Lucchi, Architettura connessa, 19 agosto 2022, tempera e matita su carta
Michele De Lucchi torna a Napoli con un progetto espositivo realizzato in collaborazione con la galleria Antonia Jannone Disegni di Architettura e dedicato alla sua nuova ricerca sul colore. Dal 7 ottobre al 7 novembre 2022 negli spazi dello Studio Trisorio (Via Carlo Poerio 116 – Napoli) l’artista presenta la mostra “Colore di base” una riflessione che va oltre la professione del progettista, per abbracciare l’arte e la connessione con la mente. La mostra si compone di 50 opere su carta nate nel corso del 2022 da una sperimentazione sull’uso del colore come punto di partenza del processo di ideazione della forma architettonica. “Il colore di base è la dimostrazione che tutto parte da un pensiero che seduce, da una combinazione che definisce il contesto, i punti saldi cui fare riferimento. – scrive De Lucchi - La base definisce la traiettoria, così nel mio disegno come nella realtà”. Michele De Lucchi Architetto. Ha disegnato arredi per le più conosciute aziende italiane ed europee. È stato responsabile del Design Olivetti dal 1988 al 2002. Ha realizzato progetti di architettura in Italia e nel mondo, tra cui edifici culturali, direzionali, industriali e residenziali. Per Deutsche Bank, Deutsche Bundesbahn, Enel, Poste Italiane, Hera, Intesa Sanpaolo, UniCredit e altri Istituti italiani ed esteri ha progettato ambienti di lavoro e corporate identity. Ha disegnato edifici e sistemi espositivi per musei come la Triennale di Milano, il Palazzo delle Esposizioni di Roma, il Neues Museum di Berlino e le Gallerie d’Italia a Milano, Torino e Napoli. Nel 2000 è stato insignito della onorificenza di Ufficiale della Repubblica Italiana dal Presidente Ciampi. Nel 2001 è stato nominato Professore Ordinario presso lo IUAV a Venezia. Nel 2006 ha ricevuto la Laurea ad Honorem dalla Kingston University. Dal 2008 è Professore Ordinario presso la Facoltà del Design al Politecnico di Milano e Accademico presso l’Accademia Nazionale di San Luca a Roma. Nel 2018 è stato Guest Editor della rivista “Domus”. Michele De Lucchi è fondatore e parte di AMDL CIRCLE, uno studio di progettazione multidisciplinare rinomato per il suo approccio umanistico all’architettura, al design e alla grafica. Dal 2018 la ricerca di AMDL CIRCLE si concentra su Earth Stations, una nuova tipologia di edifici che utilizzano le conoscenze umanistiche e tecnologiche per favorire le relazioni umane. info@studiotrisorio.com - www.studiotrisorio.com

“The Place of thr Upside Down” di Roger Ballen
a cura di Massimo Minini
fino al 31 ottobre 2022
Galleria del Cembalo – Palazzo Borghese
Palazzo del Duca e Palazzetto Baviera – Senigallia (AN)

roger ballen – Transformation, 2004
Prorogata fino al 31 ottobre 2022 la mostra personale del fotografo Roger Ballen, “The Place of the Upside Down” a cura di Massimo Minini, nella doppia sede di Palazzo del Duca e Palazzetto Baviera, promossa dalla Regione Marche e dal Comune di Senigallia, in collaborazione con la Galleria Massimo Minini e la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi. La mostra, che ha già riscosso un grande successo di pubblico e critica, è prodotta dal Comune di Senigallia nell'ambito di “Senigallia Città della Fotografia”, progetto che si distingue per la realizzazione di eventi espositivi originali di alto livello dedicati all’arte fotografica. La mostra di Roger Ballen è l’unica quest’anno in Italia in un museo pubblico oltre alla sua partecipazione alla LIX Biennale di Venezia dove rappresenta il Sud Africa nel padiglione proprio nazionale. La mostra di Senigallia presenta a Palazzo del Duca un nucleo di opere provenienti dalla collezione di Massimo Minini, uno tra i galleristi italiani che più rappresenta l’Italia nel mondo: sono esposti oltre sessanta scatti in bianco e nero che attraversano tutta la carriera di Ballen, appartenenti alle sue serie più famose come Outland  (2000), Shadow Chamber (2005), Boarding House (2009) e Asylum of the Birds (2014). A  Palazzetto Baviera invece è esposta una selezione di 12 scatti a colori, assolutamente inedita in Italia e proveniente dalla collezione personale dell’artista, che segna una nuova fase di sperimentazione tecnica nella sua poetica. Roger Ballen è uno dei fotografi più originali e influenti tra XX e XXI secolo, nato a New York, attivo da oltre quarnt’anni in Sud Africa, sua patria d’elezione. Le sue opere sono stranianti ed estreme, a tratti assurde e oniriche; ritraggono luoghi e situazioni inverosimili eppure perfettamente reali, proprio come avviene quando si sogna. Sono lavori che indagano la condizione umana e le profondità del subconscio, invitando lo spettatore a porsi delle domande su quello che si sta guardando e di riflesso a porsi delle domande anche su sé stesso. Le immagini create da Ballen si caratterizzano per uno stile visivo perfettamente riconoscibile tanto che è stato coniato un neologismo, ballenesque, per definire un’atmosfera misteriosa, caotica, a volte oscura come quella che si ritrova nelle sue opere. Negli anni lo stile dell’artista si è evoluto alla ricerca di nuove possibilità creative e ha sperimentato linguaggi visivi ampi dove la fotografia interagisce con il disegno, la pittura, il collage e la scultura dando vita a una nuova estetica ibrida che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Negli ultimi anni Ballen si è approcciato per la prima volta alla fotografia a colori dopo aver scattato esclusivamente in bianco e nero per più di cinquant’anni, e la mostra di Senigallia, con la sezione di Palazzetto Baviera, rappresenta un’occasione unica per il pubblico italiano di ammirare queste opere dal vivo.

“GIOCHI DI SPONDA”
Una collezione di vetro contemporaneo
organizzato da
Caterina Tognon Arte Contemporanea eIstituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti9 ottobre – 10 dicembre 2022
Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti
Campo Santo Stefano 2945 – Venezia
tutti i giorni 9:30-17:30

Maria Grazia Rosin, Venussiano, 1998, vetro trasparente e in pasta soffiato e lavorato a mano volante – opera in due parti – 42 × 58 × 15 cm
Questa mostra racconta di una collezione costituita tra il 1990 e il 2020, unica in Italia nel documentare il movimento artistico International Studio Glass. Il percorso espositivo testimonia il lavoro di 53 artisti internazionali con 106 opere realizzate in vetro dagli anni Cinquanta a oggi a Venezia, così come nelle accademie e fornaci della Boemia, nei centri di ricerca europei, nelle fornaci-studi di artisti americani, canadesi e australiani. La collezione rispecchia l’amicizia tra una gallerista e una collezionista accomunate da una forte passione per la città di Venezia e per il vetro nell’arte; testimonia una pratica artistica che nasce dall’incontro tra la libera creatività e le regole di un antico mestiere. Progetto e mostra a cura di Caterina Tognon - Organizzazione Caterina Tognon Arte Contemporanea, Venezia - Assistenti Francesca Rocchi, Isabella Vincenti - Progetto di allestimento Gabriele Pimpini, Ida Santisi - Immagine coordinata studio Leonardo Sonnoli - Catalogo Marsilio Arte