Nuovo appuntamento con la segnalazione di alcune ultime novità discografiche – singoli, EP, album – di un concerto e di un video. Oggi anche la foto musicale della settimana che è anche la copertina: buona lettura.

le segnalazioni di oggi
LA FOTO – KEFÀLI  - “I DON’T CARE”
DETTO FERRANTE ANGUISSOLA - “CHISSÀ”
GIUDITTA -  “PECE”
IL CONCERTO - THE LIBERTINES - "UP THE BRACKET"
 
IL VIDEO - EVA feat. SABRINA SALERNO - “SUPERSTARS

LA FOTO
KEFÀLI
“I DON’T CARE”

La foto di questa settimana è quella che ritrae Kefàli e ci è stata inoltrata dal suo ufficio stampa, Music And Media Ufficio Stampa, a corredo del comunicato stampa. Ci ha colpito l’originalità dello scatto diverso da quelli solitamente realizzati e che, sicuramente, rappresenta lo spirito dell’artista. Kefàli è in radio e nei digital store con il nuovo brano, un meraviglioso intreccio di sensualità e grinta che da voce alla rinascita del cuore e regala al pubblico una nuova e ritrovata fiducia in se stessa. Vocalità calda, avvolgente e penetrante, grinta da vendere e carisma da fuoriclasse sono i tratti distintivi di Kefàli e del suo percorso artistico. Questa mattina è uscito l’articolo completo dedicato a Kefàli.

DETTO FERRANTE ANGUISSOLA
“CHISSÀ”
Dal 13 ottobre nelle radio e in tutti i digital stores è disponibile il nuovo singolo di detto Ferrante Anguissola, pubblicato dall’etichetta Terzo Millennio Records: “Chissà”. Gli occhi del cantautore, straordinario novantenne, hanno visto le macerie, la morte, il dolore, la fame, l’orrore della guerra. “Chissà” è il suo grido d’amore universale per la vita e per la pace. “Chissà” è una canzone che parla apertamente di speranza in un periodo tristemente incerto, fragile, post pandemico, di forte crisi energetica, economica e di  una nuova guerra che bussa alla porta. Erede della grande scena cantautorale europea, detto Ferrante Anguissola è un personaggio tutto da scoprire.  La sua vita potrebbe ispirare un romanzo. Ha vissuto la guerra, ha visto le città distrutte e le loro ricostruzioni. Ha visto cambiare le usanze, le abitudini, le modalità, il linguaggio e lo straordinario sviluppo tecnologico. Nel 1951 circa a soli 19 anni, cinque anni dopo la fine  della II guerra mondiale, parte  in autostop con la sua chitarra  nei tre anni durante le vacanze  per conoscere l’Europa e gli europei intrattenendo ogni sera con il suo repertorio di canzoni tanti giovani europei negli Ostelli della gioventù nei quali si ferma a riposare. Quando detto Ferrante racconta delle esperienze della sua vita si rimane incantati.

GIUDITTA
 “PECE”

Pece
è il singolo d’esordio dei Giuditta, alternative rock band bresciana, già Best Band Lombardia all’Arezzo Wave Love Festival del 2021: una canzone-manifesto in bilico tra indie, alt-rock, cantautorato e musica popolare, sulla riscoperta di noi stessi, custodi di luci e ombre, disordini e sangue. “Pece” è casa nostra: buia, sporca, primitiva e incrostata di difetti. Ma all’alba dell’ultimo giorno scenderemo le sue scale a piedi nudi, guardandoci allo specchio e troveremo noi stessi. Di fronte al mare in tempesta, trafitti da raffiche di vento, perdiamo di vista orizzonti e confini. Allora, spogliati di tutto, cerchiamo la nostra dimora, una casa, un’origine. Un posto al quale ricondurci, una volta perse le coordinate, dove respirare. “Pece” è una riflessione, lucida e graffiante, su tutto questo: una canzone sull’abbandono del superfluo, sul confronto con la parte di noi che ci spaventa, sull’inevitabile rinascita che segue ogni sconvolgimento. Sul tornare bambini: autentici, sinceri e soprattutto liberi. Da bambini siamo attratti dai vecchi che non si vergognano di essere stati anch’essi bambini, mentre noi siamo così sospinti a vergognarci di esserlo al presente. Parte così un percorso alla rovescia, a ritroso, nel secolo della propria vita. Alla fine del tunnel ci troviamo trasportati in una camera buia che ci ricordiamo bene: è il nostro “io” più celato, quello di cui crescendo abbiamo perso memoria. Siamo scappati di corsa, abbiamo spento la luce e serrato la porta. Ci siamo illusi che non ci saremmo mai più entrati in un posto così. Chi ci avremmo potuto portare, se non noi stessi? Ci accetteremo e ci abbracceremo. Capiremo di essere il nostro inizio (vita) e la nostra fine (morte), tutto e il contrario di tutto. A caratterizzare la band, in questo primo brano come nelle prossime produzioni, le liriche in italiano: una scelta obbligata, vista la necessità di dare risalto alle tematiche trattate nei testi. Per i Giuditta, infatti, musica e testo vanno di pari passo, l’uno non prescinde mai dall’altro.
Voce: Francesca Cordone – Basso: Ludovico Di Meco – Chitarra: Francesco Regazzoli – Batteria: Jury Suardi
Autore: Francesca Cordone – Compositori: Ludovico Di Meco, Francesca Cordone – Arrangiatore: Ludovico Di Meco – Produttore: Ludovico Di Meco – Co-produttore: Luca Tacconi – Record e Mix: Luca Tacconi a Sotto il Mare Recording Studios – Master: Giovanni Versari a La Maestà Studio – Grafiche: Francesca Cordone, Maurizio Assisi – Fotografia: Raju Berengo
Giuditta è una realtà nata nel 2020 dall’incontro di quattro musicisti attivi già da tempo nella scena bresciana. Il progetto, co-fondato da Francesca Cordone (voce e parole) e da Ludovico Di Meco (basso e arrangiamento), ha trovato la sua realizzazione con l’arrivo di Francesco Regazzoli alla chitarra e di Jury Suardi alla batteria. Il nome del gruppo nasce dall’esigenza di farsi simbolo: del debole che resiste al forte, di chi non si fa soggiogare da alcun potere, ma che sventola la testa di Oloferne dopo la vittoria. Una figura femminile che vuole determinarsi e che rappresenta il diritto alla propria individualità. In nome di ciò per i Giuditta alla base del loro progetto c’è l’aggregazione, il fare “zoccolo duro”, ponendosi come obiettivo il narrare, sempre e comunque. A formare l’immagine di Giuditta sono quattro musicisti che si sono scelti nella loro grande diversità, prima di tutto, come persone.

IL CONCERTO
THE LIBERTINES 
“UP THE BRACKET”
 
11 novembre 2022 – Milano – Alcatraz
unica data in Italia
opening acts Ramona Flowers e Dead Freights
Biglietti solo su DICE
 
https://link.dice.fm/H7a773a80795
RADAR Concerti annuncia The Libertines. Il gruppo indie rock formato da Pete DohertyCarl BarâtJohn Hassall e Gary Powell è pronto a tornare sul palco per celebrare i vent’anni dall’album d’esordio “Up the Bracket“. “Up the Bracket” è frutto di una perfetta combinazione tra la visione del mondo dei membri del gruppo e consacrò i The Libertines come una tra le migliori band indie rock del mondo. Il disco ebbe infatti un enorme successo, ricevendo ottimi riscontri sia dal pubblico che dalla critica, tanto da raggiungere il secondo posto nella classifica dei cento dischi migliori del decennio 2000-2010 stilata dalla storica rivista britannica NME. I The Libertines si formano nel 1997 dall’unione di Pete Doherty (voce e chitarra) e Carl Barât (voce e chitarra) per poi completarsi nel 2001 con John Hassall (basso) e Gary Powell (batteria). 

IL VIDEO
EVA feat. SABRINA SALERNO
SUPERSTARS

Ad un mese dall’uscita del singolo di Eva feat. Sabrina SalernoSuperstars, è ora disponibile su Youtube il videoclip diretto dal regista fuoriclasse Luca Tommassini, di nuovo al fianco della cantante e violinista italo-tedesca per dare immagine, colore, forma al brano che vede l’incontro di due voci incredibili che cantano l’amore universale, senza limiti e senza tabù; un inno alla vita in cui siamo tutti Superstars, protagonisti indiscussi di storie uniche. Luca Tommassini ha lavorato con Eva sin dal primo progetto artistico “Never Yours Again”, successivamente in “Don’t Lose My Eyes”, pubblicati nel 2021, brani con cui l’artista si è guadagnata l’epiteto di «nuova promessa del pop internazionale». Un colpo di fulmine, tra i due. E una nuova scintilla con “Superstars”, avventura musicale vissuta con una compagna di viaggio speciale, Sabrina Salerno. Il regista e direttore artistico, a proposito di “Superstars”, ricorda: “Ho accolto ancora una volta Eva, con un brano bellissimo e con un sogno grande, quello di duettare con Sabrina Salerno. Le ho messo in contatto e, dopo essersi incontrate e conosciute, hanno fatto nascere un brano stupendo, prodotto da Federico Paciotti. Per me sono tre amici, oltre che tre artisti. – prosegue, commentando – Subito dopo è nato il videoclip,  è nato un video subito, spontaneo, che contiene in sé l’essenza di un messaggio oggi fondamentale, cioè quello che uniti si fa, si costruisce la vita. Nel video, Eva e Sabrina sono due esseri umani, madri di tutti i bambini del mondo. Ho voluto rappresentare un  una famiglia fatta di tutti i colori del mondo, dell’arcobaleno che Dio ha disegnato. Quindi ho messo insieme tanta bellezza, che loro hanno interpretato nel modo migliore. Il video di Superstars è un grande abbraccio a tutti coloro che ascolteranno il brano”. Il set riproduce un mondo ideale, fluido e futuristico, che subisce cambiamenti, evoluzioni, come quelle che accadono dentro e fuori di noi, e che si rende palcoscenico del mondo in cui brilliamo. Eva e Sabrina, donne che si fondono con la natura, sono madri terrene, sono vita che danno luce alla vita. “Superstars, singolo in rotazione radiofonica e disponibile in tutte le piattaforme digitali, distribuito da Believe Music e pubblicato da Sugar Music, è stato arrangiato da Federico Paciotti e masterizzato da Will Quinnell allo Sterling Sound. Hanno lavorato alla realizzazione del video: Luca Tommassini (Artistic Director), Fabrizio Cestari (Director), Leonardo Cestari (Director of Photography), Emiliano Celsi (Executive Producer), Daniela Bellini (Artistic Director Assistant), Martina Davoli (Stylist), Daniele Peluso (Make Up Artist), Enzo Piscopo (Key Hair Artist), Patrizia Ratto (Graphic Designer And Editor), Crescenzo Mazza (Color Grading); nel cast: Angelica Aureli, Matilde Aureli, Leonardo Antiri, Leonel Bingwa, Raffaele Vargas, Ilaria Cavola, Megan Ria, Evan Riccioni Carteni, Mourtalla Sow.