Un angolo di paradiso in cui immergersi nella bellezza della natura tra i comuni di Fermignano e di Acqualagna in provincia di Pesaro-Urbino. La galleria risale all’epoca romana costruita dall’imperatore Vespasiano.

La Gola del Furlo o Passo del Furlo situata tra i comuni di Fermignano e di Acqualagna, in provincia di Pesaro-Urbino, fa parte della Riserva Naturale Statale Gola del Furlo, scrigno prezioso di flora e fauna, sul percorso della Via Flaminia, nelle Marche.
Un angolo di paradiso, una strada tra le più affascinanti, in cui immergersi nella bellezza della natura indicare quella gola nata per effetto dell’erosione del fiume Candigliano che scorre tra il Monte Pietralata e il Monte Paganuccio e nella quale i Romani scavarono una galleria nel punto in cui il transito era più difficile (a lato di un già esistente varco di epoca etrusca).
La galleria fu fatta costruire su indicazione dell’imperatore Vespasiano nel 76 d.C. e tutt’oggi è aperta al transito pedonale e dei veicoli.
In questa vallata le pareti rocciose si alzano per centinaia di metri tra le acque, formando così un canyon la cui profondità si è ridotta nel momento in cui fu costruita una diga, nel 1922, trasformando il corso d’acqua in un lago.

Un po’ di storia
L’imperatore romano Onorio vi passò nel 404 dopo la vittoria sui Visigoti di Alarico.
Il re ostrogoto Vitige nel 538, durante a guerra gotica, fortificò il passo e fece chiudere gli accessi alla galleria ponendovi un presidio di 400 uomini che Belisario, generale bizantino, sconfisse facendo cadere dall’alto grossi massi.
Il re degli Ostrogoti Totila lo occupò fortificandolo ma fu riconquistato nel 553 dal generale bizantino Narsete.
I Longobardi presero il passo tra il 570 e il 578 distruggendone le fortificazioni.
Seguì un lungo periodo in cui non fu utilizzato a seguito dell’abbandono della via Flaminia.
Successivamente ricordiamo che nel 1502 per raggiungere Ferrara vi transitò Lucrezia Borgia mentre nel 1505 fu percorso, non senza difficoltà, da papa Giulio II che si stava recando a Bologna per la campagna militare con la quale abbattè la libera signoria della città felsinea.
A inizio ‘700 viene ricordato che il transito attraverso il passo era difficile e pericoloso.
Nel 1776 il passo e la strada vennero sistemati.
Il Passo del Furlo nei giorni che passarono tra il 23 maggio e il 12 giugno 1849 fu testimone della resistenza che i soldati della Repubblica Romana attuarono nei confronti dell’esercito austriaco.
Tensione fu vissuta durante la seconda guerra mondiale anche se non si svolsero feroci scontri.
A conclusione di questa breve carrellata storica ricordiamo che gli anni ’70 del Novecento furono devastanti per il paesaggio che fu “rovinato” dalle attività estrattive nelle cave di pietra.
https://www.webtvstudios.it/la-gola-del-furlo-passo-del-furlo-acqualagna/
