Il racconto e le sensazioni sull’ultimo concerto della band tenutosi lo scorso sabato 15 ottobre e che ha mandato in tilt gli ARMY e il mondo del web.

Dal loro ultimo concerto Yet to come in Busan, di sabato 15 ottobre, alla conferma sul servizio militare obbligatorio, i BTS hanno letteralmente mandano in tilt gli ARMY e di conseguenza il mondo del web.
Una cosa che accomuna tutti i fan dei BTS è la notifica azzurra a forma di “W” che compare magicamente sugli smartphone.
Più del meteo e dell’oroscopo, Weverse, la community online dove è possibile interagire con le star e accedere ad una varietà di contenuti multimediali di natura diversa, ha il potere di influenzare l’umore della giornata di migliaia di persone.
Se da giorni aveva alimentato emozioni positive sull’imminente e attesissimo concerto “Yet to come in Busan” a sostegno della candidatura della città per Expo 2030, lunedì ha lasciato spiazzati tutti con l’inevitabile, quanto imminente conferma che i BTS presteranno il servizio militare obbligatorio in Corea, come da loro dovere.

Ma facciamo un passo indietro nel tempo, quando l’adrenalina era alle stelle in attesa dell’esibizione.
Busan ha accolto per l’occasione centinaia di migliaia di fan e curiosi rimasti stregati dal progetto “The City” che ha reso la città un tripudio di luci viola, colore caratteristico del gruppo K-pop.
Già sperimentato per il “Permission to Dance Tour” a Las Vegas, è nato per offrire diversi eventi di intrattenimento legati ai BTS prima e dopo il concerto.
Mostre, temporary shop di merchandising, zone fotografiche a tema, il parco divertimenti Lotte World Adventure che ha organizzato proiezioni, spettacoli, fuochi d’artificio, ed esibizioni sulle note delle canzoni del gruppo.
Ed ancora uno spettacolo di droni nei cieli sopra la spiaggia di Gwangan, cartelloni pubblicitari nelle stazioni, alle fermate dei bus e nelle piazze.
Anche cinque tra i più rinomati hotel di Busan – Paradise Hotel, Grand Josun, Park Hyatt, Lotte Hotel e Fairfiel by Marriott Songdo Beach – hanno offerto menù e accessori da toletta ispirati al gruppo e persino il locale del padre di Jimin, il “MAGNATE”, preso d’assalto, è stato costretto a chiudere per un giorno per rifornirsi di vivande ed energie.

L’esibizione è stata senza dubbio incredibile e seguita da milioni di persone in streaming da tutto il mondo mandando in tilt tutte le piattaforme ufficiali; solo su Weverse si sono contati circa 50M di utenti.
Una performance straordinaria che ha infiammato i cuori dei presenti all’Asiad Main Stadium e assiepati davanti ai maxi-schermi installati al porto, così quanto quelli dei fan che hanno, seppur con qualche difficoltà, seguito la live da casa.
La scaletta, in linea con l’album antologico “PROOF”, ha ripercorso la storia musicale della band e sul palco sono state ricostruite le location leggendarie dei loro vecchi MV innescando nello spettatore un coinvolgimento emotivo senza precedenti.
Per la prima volta si sono esibiti nella coreografia del loro ultimo successo “RUN BTS” che rimarrà nella storia della band come una delle performance più energiche e complesse, con i ragazzi che hanno dimostrato tutta la loro esperienza e carisma facendo impazzire tutti gli spettatori.

Di recente, V ha continuato a sorprendere i fan quando, caricando nella sua storia su Instagram il video di pratica di ballo, ha mostrato i membri e i ballerini che danno il massimo per la canzone.
Una traccia incisiva che descrive la spinta senza fine dei BTS a fare del loro meglio e raggiungere il successo dai loro umili inizi.
Sempre V è stato protagonista di un simpatico siparietto con un fan.
Il cantante incuriosito dal messaggio di uno dei tanti striscioni è sceso dal palco per recuperarlo e mostrarlo con orgoglio.
Ci sono stati molti cambiamenti, ma nulla è cambiato. Il momento migliore deve ancora venire…”
Un messaggio di conforto per i membri quanto per gli Army che da giorni però avvertivano uno strano presentimento.
Il concerto ha lasciato tutti senza dubbio tutti con il fiato sospeso, non solo per la potenza delle immagini e della voce dei ragazzi, ma perché poteva rappresentare il momento in cui ci sarebbe stato un altro proclama scottante dopo quello di FESTA 2022 nel quale i ragazzi avevano annunciato uno stop alle attività di gruppo, per dedicarsi ai progetti individuali.

Il palco di promozione per l’Expo non era però l’appuntamento più idoneo e nelle parole di ringraziamento dei BTS, alla fine della performance, ci sono stati solo incoraggiamenti verso il futuro e conferme del prosieguo del cammino comune di ARMY e gruppo.
Per la prima volta Namjoon, il leader e portavoce, non ha parlato per ultimo affrontando la folla senza a suo dire nulla di preparato, ma lasciandosi trasportare dal momento.
Ad anticipare invece qualche progetto è stato Jin, il più grande in termini di età, acclamato con un coro da stadio e fresco di premiazione proprio per l’alta popolarità, ai The Fact Music Awards, annunciando che avrebbe rilasciato a breve il suo singolo in collaborazione con una persona da lui molto apprezzata di cui non si hanno ancora notizie certe.
Alla fine della giornata, c’erano dunque più lacrime di felicità che di tristezza.
Le conferme di tutti e sette i membri della volontà di continuare le attività di gruppo anche negli ultimi anni della loro carriera aveva ricucito in qualche modo la vicinanza tra il gruppo e i fan interrotta dalla pandemia, riaccendendo anche la speranza in un possibile world tour.
Solo poche ore dopo però un’altra doccia gelata è scesa a rimettere tutto in discussione.

È notizia di lunedì 17 ottobre infatti, tramite annuncio ufficiale, condiviso da Hybe sulla piattaforma Weverse, che i componenti gruppo avrebbero iniziato gli iter per assolvere agli obblighi di leva.
Dalla creazione dei BTS più di dieci anni fa, la band è salita al successo internazionale, ha battuto record e catapultato il K-Pop nella stratosfera globale. I BIGHIT MUSIC si sono concentrati sul momento fondamentale in cui sarebbe stato possibile rispettare i bisogni del paese e per questi giovani sani servire con i loro connazionali, ed è ora. Il membro del gruppo Jin avvierà il processo non appena il suo programma per il suo rilascio da solista sarà concluso alla fine di ottobre. Seguirà quindi la procedura di arruolamento del governo  coreano. Altri membri del gruppo hanno in programma di svolgere il servizio militare in base ai propri piani individuali. Come parte della famiglia HYBE, supportiamo e incoraggiamo i nostri artisti e siamo oltremodo orgogliosi che ognuno di loro avrà ora il tempo di esplorare i propri interessi unici e fare il proprio dovere essendo al servizio del paese che chiamano casa. ‘Yet To Come (The Most Beautiful Moment)’ è più di una traccia del loro ultimo album, è una promessa, c’è molto altro ancora da fare negli anni a venire dai BTS“.

Il primo ovviamente sarà proprio Jin e a seguire gli altri in base ai loro piani individuali. Il che significa che nessun nuovo tour o musica verranno rilasciati per diversi anni dai BTS come gruppo, almeno fino al 2025.
La notizia ha ovviamente sconvolto tutti. Gli ARMY sono divisi tra chi supporta la decisione e chi si indigna con il Governo che non li ha esentati nonostante i lunghi dibattiti portati avanti per mesi e rimbalzati da un Ministero all’altro.
Attualmente secondo la revisione della legge sul servizio militare, un artista della cultura pop può posticipare il servizio militare fino all’età di 30 anni se è stato “raccomandato dal ministro della Cultura, dello Sport e del Turismo per aver notevolmente migliorato l’immagine della Corea sia all’interno della nazione che in tutto il mondo”.
Questo, tuttavia, non significa che ne siano esonerati.
Privilegio concesso solo ad atleti, musicisti classici e tradizionali, nonché ballerini che hanno portato prestigio al Paese vincendo il massimo dei riconoscimenti nelle competizioni ufficiali.

Motivo per cui anche i più famosi attori di K-drama e star del cinema hanno dovuto arruolarsi per il servizio militare obbligatorio sospendendo la carriera durante il periodo.
Non sono bastati quindi i numeri da record, la cima alle classifiche di Billboard, due nomination ai Grammy, le numerose vittorie agli American Music Awards e agli MTV Video Music Awards, i riconoscimenti e le onorificenze.
Per noi però i BTS hanno ampiamente dimostrato quanto siano diventati “la porta d’ingresso d’onore” per la scoperta della Corea del Sud con il relativo contributo alla ricchezza del Paese.
Sarà possibile rivedere il concerto dei BTS Yet To Come in Busan in streaming il 23 ottobre 2022 alle ore 11:00 (KST), 4.00 del mattino in Italia. Disponibile su Weverse.