Nuovo appuntamento con la segnalazione di alcune ultime novità discografiche – singoli, EP, album – di un tour e di un video: buona lettura.
le segnalazioni di oggi
KHORAKHANÈ - “NOMI DI DONNA”
COLLETTIVO - “LA TEORIA DELLE OLIVE”
FABIO CINTI - “LA STRADA CHE NON PRESI”
IL TOUR – SANLEVIGO - “UN GIORNO ALL’ALBA TOUR”
IL VIDEO – ORMAI - “RAGAZZA DEL TRENO”

KHORAKHANÈ
“NOMI DI DONNA”
Fuori dal 7 ottobre “Nomi di donna”, nuovo singolo dei Khorakhanè, formazione emiliano romagnola nata nel 2001 come tribute band di De Andrè, che ha sviluppato e prodotto parallelamente un repertorio personale di brani originali ed inediti. La band è formata da Fabrizio Coveri (voce), Pier David Fanti (batteria), Gianluca Ravaglia (basso, contrabbasso), Matteo Scheda (chitarra elettrica, acustica, classica), Nicoletta Bassetti (violino) e Enrico Pelliconi (fisarmonica, piano, tastiere). Enrico Pelliconi, autore e arrangiatore con Fabrizio Coveri autore del testo. Il Brano esce sotto etichetta 11A Label, descrive la regione Emilia Romagna, terra dalla quale provengono i Khorakhanè, omaggiata con il testo liberamente tratto e ispirato da un monologo di Carlo Lucarelli. Nel brano, come un riassunto, viene raccontata e descritta questa incredibile regione d’Italia, ricca di pregi, arte, cultura, contraddizioni e storia. I personaggi citati richiamano gli estremi che si possono incontrare nella storia di questa terra: il genio di Federico Fellini, l’arte di Secondo Casadei ma anche la violenza del “Passator Cortese” o la storia del feroce brigante ottocentesco Stefano Pelloni, diventato uno dei simboli della Romagna. Il ritornello del brano è volutamente recitato in dialetto romagnolo, (sicuramente diverso rispetto ad altre province più a nord della regione), che in tutta la sua particolarità fonetica esprime un significato molto semplice racchiudendo in sè la caratteristica principale di questo territorio: “Regione di cibo, di vino e cultura”. In poche parole la parte più sincera ed autentica dell’accoglienza emiliano romagnola rappresentata dal cibo e dal buon vino, in primis il noto Sangiovese. “Ven a que, met insde, to da be, l’è sanzves, e be de mi paes (vieni qui, mettiti a sedere e prendi del vino, è Sangiovese, il vino del mio paese)”. Per la band l’Emilia-Romagna è tutto questo e molto altro. È il loro dna, la loro identità più vera e sincera che ha saputo farli incontrare nelle loro diverse maestranze musicali, messe insieme in una formazione divenuta ben presto una delle band emergenti più interessanti del panorama italiano, grazie alla contaminazione creativa dei diversi stili musicali di ogni componente, che li ha fatti apprezzare fin da subito da pubblico e critica. Una capacità creativa unita ad una grande attenzione alle liriche, per la ricerca del messaggio più diretto e trasversale, oltre che sociale delle loro canzoni. Un sound che deriva da una combinazione di stili che negli anni ha originato progetti musicali originali, paralleli all’attività di “tribute band” che con gli anni stava diventando un’immagine di loro sempre più stretta, pian piano abbandonata a beneficio di una nuova e definitiva collocazione come band emergente a livello nazionale con una specifica identità. I Khorakhané si esibiscono da subito, in rassegne nazionali, importanti teatri e locali, riscuotendo sempre un grande consenso dovuto non solo alla qualità del repertorio ma anche alle doti tecniche ed espressive dei componenti, e agli arrangiamenti personali dei brani proposti.

COLLETTIVO
“LA TEORIA DELLE OLIVE”
Dopo il fortunato esordio della scorsa estate con il brano “Wah Wah” seguìto, a breve distanza, dalla pubblicazione dei singoli: “Amore”, “Sottone Dannato” e “Se Chiederai” durante gli ultimi mesi, il Collettivo torna dal 19 ottobre 2022 su tutte le piattaforme digitali con il nuovo singolo “La Teoria Delle Olive” pubblicato per Pulp Entertainment e distribuito da Artist First). “La Teoria Delle Olive” è un brano che prende ispirazione dall’iconica sitcom How I Met Your Mother, il titolo ed il concept, infatti, si rifanno alla celebre teoria della compatibilità di coppia esposta dai protagonisti della serie: una coppia si può considerare perfetta quando ad un partner piace ciò che all’altro non piace e viceversa. Secondo questo precetto, solo in questo modo una coppia può completarsi e la relazione può avere un lieto fine. Su una freschissima produzione firmata da MdN e trippinduke, i membri del Collettivo rispolverano vicende sentimentali del loro passato tra nostalgie e la speranza di un nuovo inizio. L’atmosfera agrodolce, immersiva ed emozionale del brano trasporta completamente l’ascoltatore nell’immaginario descritto dagli artisti e, grazie all’impronta stilistica delle liriche che si presentano come delle vere e proprie istantanee, può facilmente immedesimarsi nel tema universale della narrazione. Con “La Teoria Delle Olive” prosegue il percorso dei giovani artisti del roster di Pulp Entertainment che, ancora una volta, si confermano una novità assoluta per il panorama musicale nazionale, grazie al loro stile originale e capace di valicare i generi. Fin dal loro esordio questa caratteristica li ha premiati suscitando un grande interesse da parte di un pubblico trasversale e attirando l’attenzione degli addetti ai lavori. Il videoclip ufficiale del brano, diretto da Cage Moss, sarà online su Youtube da martedì 25 ottobre alle ore 14. Produzione: MdN & trippinduk. Mix e Master: Trippinduke. Produzione esecutiva: Pulp Entertainment. Distribuzione: Artist First. Il quartetto “Collettivo” nasce a Catania nel febbraio 2022. Dopo una collaborazione tra due degli attuali membri: Quello e Zzama, che insieme pubblicano su soundcloud il brano, “Oro(scopo)”, si uniscono poco dopo Oreste e Lele. Insieme, i quattro, scoprono la sorprendente sintonia nel fare musica insieme, registrando, ad oggi, venti brani.

FABIO CINTI
“LA STRADA CHE NON PRESI”
È uscito mercoledì 19 ottobre 2022 “La strada che non presi“, il nuovo singolo di Fabio Cinti, fuori per la label Private Stanze. Considerato una delle voci più autorevoli (forse solo insieme ad Alice) nell’interpretazione delle canzoni di Franco Battiato è stato impegnato negli ultimi due anni soprattutto con Angelo Privitera e il Nuovo Quartetto Italiano, ovvero la storica band di Franco Battiato, proprio per prendersi cura con la sua voce dell’opera del cantautore siciliano e continuarne la diffusione dal vivo con uno spettacolo (Over and over again) che ha riempito molti dei più bei teatri italiani. Fabio Cinti è tornato a scrivere: si tratta di un’unica canzone dal forte impatto emotivo il cui testo è una libera traduzione e adattamento del famoso poema “The road not taken” di Robert Frost, pubblicato negli Stati Uniti nel 1915: al centro dunque il tema del coraggio della scelta e delle decisioni che ogni giorno siamo chiamati a prendere. Crediti – Testo e musica di Fabio Cinti. Il testo è una libera traduzione del poema “The road not taken” di Robert Frost. Arrangiamenti, produzione, pianoforte, chitarre, basso, voce e cori: Fabio Cinti. Batteria: Ugo Ruggiero. Mix: Cristopher Bacco – Studio 2, Padova. Master: Andrea De Bernardi – Eleven Mastering, Busto Arsizio. Foto di copertina: Fabio Cinti. Label : Private Stanze. Fabio Cinti, musicista, cantautore, autore. È del 2011 – a 33 anni, dopo la lunga formazione filosofica e musicale – il suo esordio discografico con “L’Esempio delle Mele”, dove già compaiono i nomi delle collaborazioni maturate nel tempo.

IL TOUR
SANLEVIGO
“UN GIORNO ALL’ALBA TOUR”
21.10 – Novara – Big Lebowski Culture Club
05.11 – Sora (FR) – DeLiri Café Bistrot
24.11 – Perugia – Marla
25.11 – Genova – Crazy Bull
Dopo la pubblicazione del disco d’esordio, “Un giorno all’alba”, del singolo “L’evasione, il ritorno” feat. Daniele Montesi aka “The Suckerz” e oltre venti date in tutta Italia, i Sanlevigo annunciano quattro nuovi concerti. Porteranno live, sempre in full band, il disco d’esordio, “Un giorno all’alba”: un ricco concept album squisitamente rock, ricco di ballad e riferimenti letterari. “Un giorno all’alba” è un concept-album dedicato alla fine di un amore, alla rabbia, allo sconforto e all’inevitabile rinascita. A unire le canzoni, al di là della radicata attitudine pop-rock e un’attenzione quasi maniacale ai suoni, la teoria delle cinque fasi del lutto di Kubler Ross, considerata la fondatrice della psicotanatologia, secondo cui gli stati emozionali che ogni essere umano attraversa nella perdita sono la negazione, la rabbia, il patteggiamento, la depressione e l’accettazione. La narrazione, quasi si trattasse di un sogno, procede al contrario: a partire dai ricordi, ricostruisce i pensieri, le esperienze e il percorso d’accettazione del protagonista, alternando sensazioni, momenti di lucida consapevolezza e brevi interventi della persona amata, rappresentata dalla voce di Alessia Amendola. Assecondando una climax discendente, si passa dalle canzoni più aggressive, dove l’altro viene pensato come l’unico responsabile della situazione, per passare ai toni più morbidi della rassegnazione, quando la colpa viene attribuita prima al destino, poi al tempo e infine alla casualità degli eventi. Ogni brano offre molteplici chiavi di lettura, collegate sia alla vicenda narrata che alle opere letterarie o drammaturgiche che l’hanno ispirata, dal Don Giovanni di Mozart al Cantico dei cantici dell’Antico Testamento, dai sonetti di Shakespeare alle poesie di Walt Whitman. Guarda il video di “L’evasione, il ritorno”: https://youtu.be/_tAuEwLcc84. I Sanlevigo sono una band alternative rock romana nata nel 2017.

IL VIDEO
ORMAI
“RAGAZZA DEL TRENO”
Dopo aver duettato con Fabri Fibra e Giorgia nell’EP di CanovA “Level One”, Ormai è tornato venerdì 14 ottobre con “Ragazza del treno” (Canova Rec/Capitol/Universal Music Italia), il nuovo singolo disponibile in streaming e digitale al link https://Capitol.lnk.to/ragazzadeltreno. È fuori ora anche il videoclip del brano, realizzato con i disegni animati di Lisa Consolino. In un’atmosfera sognante, le animazioni restituiscono la storia della canzone: due ragazzi che si innamorano senza quasi mai parlarsi, ma soltanto vedendosi tutti i giorni sullo stesso treno. Prodotto dall’artista stesso e da Michele Canova, il brano rappresenta il nuovo cantautorato di Ormai, fatto di chitarre e campioni vocali e un immaginario visivo fresco ma allo stesso tempo nostalgico, che parla di contemporaneità con tinte che strizzano l’occhio ad un passato racchiuso in polaroid sbiadite. “Ragazza del treno – racconta Ormai – è il brano di quando ti innamori sui mezzi di una sconosciuta, solo che stavolta finisce bene”. Partito con l’idea di lasciare un segno in questo mondo, ma tormentato dall’idea che per lui sia già sempre troppo tardi, ORMAI, nome d’arte di Alessandro Pacco, inizia il suo percorso nella musica sperimentando con il collettivo Inquietude. Oggi ha ventitré anni e nonostante si senta ancora perso di brutto non è più solo nel suo progetto: Pietro Fichtner (producer) lo accompagna nel suo percorso e insieme hanno appena iniziato a collaborare con l’astronave Canova Rec. Meglio Ora che Mai insomma.



