Nuovo appuntamento con la segnalazione di alcune ultime novità discografiche – singoli, EP, album – di un tour e di un video: buona lettura.
le segnalazioni di oggi
MARTINO ADRIANI - “TANQUERAY”
GIANNI VANCINI - “MADE IN ITALY”
CADENCE - “THE BIG WHEEL”
IL TOUR - BANCO DEL MUTUO SOCCORSO - “BANCO DEL MUTUO SOCCORSO 50”
IL VIDEO – CLAUDYM - “BUGIA”

MARTINO ADRIANI
“TANQUERAY”
Da venerdì 28 ottobre è in radio e disponibile in digital download e sulle piattaforme streaming https://ada.lnk.to/tanquerary o in pre-save nei principali store digitali https://ada.lnk.to/tanquerary_pre “Tanqueray”, il nuovo brano di Martino Adriani, che anticipa l’album “OCCHI” (Infecta Suoni&Affini/ADA Music Italy) in uscita il 2 dicembre. Del singolo è inoltre disponibile il video ufficiale https://youtu.be/u29HgvnvmYc. La regia e l’editing sono stati affidati a Denise Galdo per Guns for Bunnies Production. Asciutto e delicato al tempo stesso, “Tanqueray” coniuga parole e musica all’insegna di una pacata malinconia. Testo e melodia trovano in questa struttura minimale la propria forza. «“Tanqueray” racconta una storia d’amore finita, dall’estasiante fase dell’innamoramento al gelo del distacco – afferma Martino Adriani – Quando la perfezione e l’idillio dell’incontro più appassionato e puro finiscono per risolversi in improvvise distanze, a cui segue l’amara nostalgia di un incanto passato e, ormai, evanescente». “OCCHI”, terzo album di inediti dell’artista campano, è già disponibile in pre-save al seguente link: https://ada.lnk.to/occhi. «“OCCHI” è un album che amo definire ‘cinematografico’, in cui ogni canzone ha un’ambientazione e uno stile di produzione del tutto proprio e differente dagli altri brani. Non riesco a classificare il genere: c’è una sensibilità pop, ma è sfumata, di qua e di là da, da colori dissonanti e psichedelici. Nessuna ‘over produzione’, ma un lavoro dosato, a tratti minimale, che prova ad abbracciare orizzonti non proprio convenzionali. Il tutto è legato da una scrittura che si lascia ispirare dalla potenza di sguardi magnetici e intriganti, teneri e dolci, cupi e bugiardi» continua Martino Adriani. La produzione artistica è firmata Manuele Fusaroli (negli anni producer di The Zen Circus, Bugo, Nada, Luca Carboni, Nobraino, Tre Allegri ragazzi morti, Mezzosangue) e Michele Guberti. Martino Adriani definisce il suo genere “post-cantautorato”. Ha all’attivo due dischi.

GIANNI VANCINI
“MADE IN ITALY”
“Made in Italy” (Alta Sierra srl/Artist First) è il nuovo album del musicista e compositore, tra i più noti sassofonisti italiani, Gianni Vancini, realizzato con il supporto del Comune di Bologna, grazie al bando Nuove Produzioni Musicali. Come suggerisce il titolo “Made in Italy” è un tributo alla musica italiana. Otto capolavori scritti in un arco temporale di un trentennio, dagli anni ’70 ai ’90, a cui si aggiunge l’omonimo brano inedito. Un disco ricco di sonorità di ogni tipo: dalla ballad jazz, al brano con rimandi ai Tower of Power, passando per ambienti Neo Soul. Un viaggio nelle splendide melodie italiane tutte legate a un unico filo conduttore, il sax di Gianni Vancini. Non mancano inoltre ospiti illustri come Umberto Tozzi, Sarah Jane Morris, Fabrizio Bosso e molti altri ancora. Prodotto da Vittorio Corbisiero, “Made in Italy” è stato anticipato dal singolo strumentale “Adesso tu”, attualmente in rotazione radiofonica. Un omaggio al celebre brano con cui Eros Ramazzotti vinse il Festival di Sanremo nel 1986 e che ha segnato un’epoca importantissima per la musica italiana. In questa versione Gianni Vancini ha saputo donare al pezzo una nuova veste, trasformandolo in una meravigliosa ballad intrisa di sfumature jazz e blues. «Sono felicissimo che finalmente questo lavoro, che ha attraversato la pandemia e che per fortuna non è andato perso, possa vedere la luce. Sono orgoglioso di aver dato una nuova veste a brani intramontabili che hanno fatto parte della mia crescita musicale e personale. La speranza è che possano essere apprezzati anche in questa versione alternativa. Buon ascolto a tutti» dichiara Gianni Vancini. Tracklist “Made in Italy”: “Prendila così (feat. Adam Hawley)”, “Adesso tu”, “Lei (feat. Umberto Tozzi)”, “Dune mosse (feat. Greg Manning)”, “I’m missing you (feat. Sarah Jane Morris)”, “Il Garibaldi innamorato (feat. Fabrizio Bosso)”, “Che Dio ti benedica (feat. The Pact)”, “…E la luna bussò (feat. Stan Sargeant)”, “Made in Italy (feat. Donato Sensini)”. Gianni Vancini, classe 1978, mirandolese (MO), è una delle stelle italiane del sassofono, considerato “L’Ambasciatore del Jazz Contemporaneo” grazie al suo stile inconfondibile, ibrido tra il pop e il jazz moderno.

CADENCE
“THE BIG WHEEL”
Il duo rock israeliano Cadence pubblica il nuovo EP “The Big Wheel“. Il primo album internazionale contiene quattro brani di vari stili musicali e con una regia ispirata alla storia delle origini del duo. Trovandosi all’asilo all’età di cinque anni e fondando la loro prima band insieme all’età di dieci anni, Ran Zilca e Amir Shwartz formarono il gruppo rock “Inch”, che fece tournée nei club di Tel Aviv e continuò a registrare ed esibirsi localmente alla fine degli anni ’80. Dopo 30 anni di carriera e famiglia, si sono riuniti come Cadence, lavorando con l’iconico produttore israeliano Gil Smetana, pubblicando un album di debutto nel 2019. Sebbene ispirati dalle immagini e dai suoni impressi nella mente di due bambini israeliani degli anni ’70, i testi di The Big Wheel riflettono i viaggi personali dei due artisti, ora un ricercatore di intelligenza artificiale e un ingegnere/imprenditore immobiliare, entrambi sono uomini di famiglia. Musicalmente, gli stili spaziano dal rock elettronico/alternativo alle ballate della vecchia scuola, con un’influenza riconoscibile dal moderno progressive metal europeo. “Tangier“: è ambientato nello Stretto di Gibilterra e funge da metafora per gli amanti che quasi si toccano ma sono a un oceano di distanza. Il paradiso per l’uno e l’inferno per l’altro. Chitarre phaser lisce si mescolano con sintetizzatori di chitarra in metallo e voci ariose per formare un’atmosfera marina in cui “barche di metallo galleggiano sull’acqua” e “i raggi del sole giocano con le onde tremolanti”. “Somewhere In This World”: è una canzone di gratitudine. La vita moderna è radicata nel comfort di una routine quotidiana. Ma, sullo sfondo della routine quotidiana, c’è il disagio di televisione, radio e social network, che trasmettono costantemente catastrofi, conflitti e dolore umano. Questa canzone parla della consapevolezza della sofferenza umana, ma anche della gratitudine che quasi tutti i giorni la vita è indolore. “Headphones”: Un rocker che invecchia è un argomento divertente. “Headphones” parla della dissonanza tra la vita quotidiana mondana di un padre di famiglia e il mondo immaginario che esiste nella sua mente non appena si mette le cuffie e le chitarre iniziano a suonare nella sua testa. “You“: Le rotture sono sempre facili, ma le peggiori sono quelle che persistono mentre due amanti si separano. “You” parla di un amante che sta svanendo e svanendo. Sottilmente scritti e prodotti, gli accordi quasi identici si fondono con le voci e le chitarre riverberate per creare una sottile nuvola di tristezza.

IL TOUR
BANCO DEL MUTUO SOCCORSO
“BANCO DEL MUTUO SOCCORSO 50”
11 novembre Ferrara Teatro Comunale
vivaticket – teatro comunale di Ferrara
24 novembre Milano Teatro dal Verme
Evento Italian Prog Rewind alla Milano Music Week
ticketone
15 gennaio Barletta Teatro Curci
Prevendita on line su Viva Ticket dal 15 novembre – teatro curci
1 febbraio Firenze Teatro Puccini
ticketone
2 febbraio Castelnuovo Garfagnana Teatro Alfieri
ticketone
2 marzo Catania Teatro ABC
boxol
3 marzo Palermo Teatro Golden
diyticket – cinema teatro golden
Tutte le informazioni sui live sono disponibili su www.kinomusic.it e sul sito della band www.bancodelmutuosoccorso.it
Dopo la grande accoglienza di pubblico e di critica per il concept album “Orlando: le forme dell’amore”, pubblicato sul mercato internazionale lo scorso 23 settembrein occasione dei 50 anni di attività della band, il Banco del Mutuo Soccorso si appresta a calcare i palcoscenici dei teatri per portare dal vivo le nuove composizioni dell’ambizioso progetto. La tournée invernale, prodotta da Kinomusic, avrà inizio l’11 novembre, e il Teatro Comunale di Ferrara ospiterà il debutto.
Il Banco, capitanato dal carismatico leader Vittorio Nocenzi, proporrà per la prima volta dal vivo, i brani che compongono quest’album epico, prova definitiva di come il rock prog tradizionale possa evolversi in una moderna nuova miscela di suono e spirito, e che fisserà nuovi parametri per gli appassionati di progressive rock. La lunga genesi dell’album e il suo relativo lavoro in studio, prenderanno vita in questo tour per restituire al pubblico la vera essenza di quest’opera, che canta l’amore di noi tutti e ne descrive le forme che assume nelle nostre vite, riconoscendolo come il motore più potente dell’esistenza umana. I concerti saranno l’occasione per riascoltare, oltre che i nuovi brani dell’Orlando, anche quelli più famosi del repertorio storico del Banco, che hanno reso la band uno dei punti di riferimento del rock progressive internazionale. Con Vittorio Nocenzi (pianoforte, tastiere e voce) che guida il Banco fin dagli esordi, nella formazione attuale che salirà sul palco spicca il debutto come secondo pianista-tastierista, di Michelangelo Nocenzi, figlio di Vittorio e coautore delle composizioni dell’Orlando, rilanciando così la presenza delle due tastiere, da sempre una delle caratteristiche del BMS. Gli altri musicisti costituiscono un gruppo di artisti all’apice della loro maturità: Filippo Marcheggiani (chitarra elettrica) da tren’tanni nel gruppo; Nicola Di Già (chitarra ritmica) con la band da diverse stagioni; Marco Capozi (basso) volto noto ai fan del prog per la sua militanza nel Balletto di Bronzo; Fabio Moresco (batteria) ex componente del gruppo rock progressive Metamorfosi; Tony D’Alessio (lead vocal), da anni nell’orbita Banco e che raccoglie l’importante eredità di Francesco Di Giacomo, senza mai scadere nell’emulazione, tracciando invece una linea stilistica personale, nel segno della continuità ma anche del rinnovamento.

IL VIDEO
CLAUDYM
“BUGIA”
È fuori la clip di “Bugia”, il nuovo singolo, uscito per Island Records, con cui la cantautrice milanese Claudym ironizza sull’infedeltà. Cinque mesi dopo l’EP di esordio, un assaggio della sua nuova musica. Un lyric video. Anzi no, c’è lei in primo piano. È una di quelle clip con le chat? La risposta è nel mezzo. L’artista spariglia le carte e sceglie l’ironia come cifra stilistica, non solo per il testo del pezzo, ma anche per la realizzazione del filmato. L’immaginario visivo si lega al mondo di telefono e smartphone. Da una parte perché è l’elemento con cui riconoscere menzogne e tradimenti, dall’altra perché rappresenta il mezzo con il quale condividere i propri sospetti attraverso le immancabili chat con le amiche, ormai onnipresenti in ogni aspetto delle nostre vite. È un pezzo in cui la cantautrice milanese attinge ai ritmi anni ’90/2000 e li fa propri, trasportandoli nel suo mondo pop-alternative, creando una miscela frizzante e inedita. La colonna sonora perfetta per un ritratto ironico e impietoso del tradimento, tra troppe partite di calcetto, strani messaggi ricevuti nel cuore della notte e continui contrattempi. Claudym prende spunto dalle conversazioni con le amiche e le trasforma in un manuale di riconoscimento per l’atteggiamento sospetto del proprio partner. Una sorta di vademecum dal sapore sarcastico, costruito riunendo i più classici cliché dell’infedeltà. Scritto da Claudym e Okgiorgio (Giorgio Pesenti), Bugia è un primo assaggio della sua nuova musica. Una produzione Circus Srl. – Regia: Claudym – Video Lyrics: Chandelier Studio – DOP: Claudia Campoli – Stylist: Luigi D’Elia – Stylist assistants: Aspasia Convertino, Elena Marinelli – Make Up & Hair: Gaia Dellaquila – Producer: Maria Laura Arturi – A&R Island Records: Linda Negrini – Location: The Area Studio



