L’artista svizzera propone fotografie di vita raccontano la fine di una storia tra il sicuro incedere delle sonorità jazz e lo sconvolgimento elettro pop. Disponibile dal 18 novembre 2022 per l’etichetta Koolbeat.

Dal 18 novembre 2022 è disponibile per l’etichetta KoolbeatMisty”, EP d’esordio dell’artista svizzera Clèr.
Atmosfere jazz e sonorità contemporanee caratterizzano questo progetto la cui scrittura si basa su melodie ricercate e delicate unite a testi molto personali, fotografie di vita quotidiana dove l’universo femminile viene rappresentato in tutte le sue sfaccettature.
Le atmosfere ricordano vecchi locali jazz di un’America piena di fascino o di una Parigi nel pieno della mondanità, dove l’artista mette in mostra la propria umanità e poi, in una specie di viaggio nel tempo, si apre il sipario ad una band di musica elettronica che scolpisce la colonna sonora, altalenando accordi complessi a ritmiche e suoni presi dalla musica dance.
Il tentativo, a livello discografico, è quello di sperimentare allontanandosi dai suoni mainstream, non per prendere le distanze, ma per perdersi in strade diverse. In un momento storico in cui è il computer a suonare tutto, è necessario recuperare la cultura dell’errore inteso come lato umano della musica. Sono i difetti di ogni musicista a creare uno stile unico e ad avvicinarci all’arte.
«“MISTY” è il mio Ep d’esordio e raccoglie tutto un periodo per me molto particolare a cavallo tra la fine di una relazione tossica e del processo di guarigione successivo. Ogni brano rappresenta una fase ben precisa fatta di emozioni e di riflessioni differenti rappresentate dai vari generi musicali e da ambienti sonori essenziali per integrare il testo, mentre il titolo, tributo ad uno dei miei standard jazz preferiti, l’ho scelto proprio perché rappresenta al meglio la situazione di confusione e disorientamento che ho vissuto» afferma la cantante.

CLÈR, classe 2000, nasce e cresce nella città di Lugano, nella Svizzera italiana. Appassionata di musica sin da piccola studia pianoforte e frequenta un liceo musicale. Da adolescente inizia a unire la voce alla musica, scoprendo nuove linee espressive. Riconosce nella musica un modo per trovare il proprio posto nel mondo. Gli ascolti si intensificano sempre più e le sue influenze si diversificano andando a creare l'artista fluida che è oggi. Viaggia tra influenze soul e indie, approfondisce la musica classica e si lancia per cultura nei vicoli bui del jazz e della trap, fino all'elettronica di tutti i generi. Attraverso il canto e la composizione trova la forza per elaborare, esprimere ed affrontare le emozioni ed esperienze della vita, sia positive che negative. Le sue canzoni nascono e raccontano delle riflessioni personali su ciò che vive e sente nel presente e spesso contengono la “soluzione”: ovvero come l’artista crede sia meglio agire e reagire di fronte a varie situazioni. La collaborazione con Koolbeat comincia nell’estate del 2020 ed è proprio lavorando con questo team che nasce il progetto CLÈR. Per la cantante arriva un’occasione per poter trovare il suo stile personale e creare un sound che unisca tutte le sue influenze musicali.

Track by track
PERSA – Il primo singolo dell’EP è un viaggio onirico tra atmosfere malinconiche e riflessioni sull’amore. È una ballata che racconta della difficile scelta fra il voler restare soli rimanendo sé stessi e la ricerca dell’altro, che prevede sempre e inevitabilmente, il compromesso. L’indecisione e l’incertezza emotiva vengono rese nell’immagine di una bolla sospesa, in cui CLÈR appunto si perde. Intanto il tempo passa, il sole ci scalda, mentre rimaniamo immobili, sospesi fra ciò che desideriamo realmente e ciò che crediamo di volere.
MAYBE BABY – Se avesse un segno zodiacale questo brano sarebbe certamente “Leone ascendente Scorpione”. In esso coesistono due mondi apparentemente lontani, l’anima jazz e swing con cui inizia, molto delicata ma dal ritmo incalzante e le sonorità techno in cui evolve. Due parti che raccontano un momento precedente e uno successivo alla fine di una relazione infelice. Una scelta fatta di dubbi dove a vincere sarà il bisogno di rivalsa che risolve ogni tormento interiore. A volte è tardi per tornare indietro ed allora l’unica cosa da fare è andare avanti, cambiare, cambiarsi, trasformarsi per poi ritrovarsi.
PASSI FALSIUna crescita lineare, costante. Il vuoto che molto lentamente si riempie. Un ritmo semplice che si complica. Qui siamo di fronte ad una lenta, ma inesorabile, presa di coscienza dei nostri errori. I passi falsi sono le scelte sbagliate, ma anche i tentativi che non abbiamo il coraggio di fare, le strade che non osiamo intraprendere e le emozioni che non abbiamo il coraggio di esternare. Tutto torna indietro: un mantra, quasi una regola per sopravvivere a sé stessi. “Passi Falsi” potrebbe essere un brano funk con una sezione ritmica estremamente curata nel groove che termina in uno special sognante per poi riprendersi in un assolo di tromba ed un finale molto denso di strumenti, senza però risultare complicato.
NMIDCNON MI IMPORTA DELLE CENE Abbreviato in NMIDC è il brano più indie, ispirato da artisti come Franco126 e Frah Quintale, cerca di raccontare le sensazioni di un cuore spezzato attraverso quella leggerezza tipica del genere. Ci sono amori difficili ed amori impossibili, quello di cui parla questa canzone è fatto di incomprensioni, di voglia fisica dell’altro. Già dalle prime battute della canzone si avverte la presenza di una distanza emotiva incolmabile tra chi chiede amore e chi invece sembra voler seguire un copione di un film già visto che, tutto sommato, non funziona. Protagonista è certamente la chitarra jazz sostenuta, come sempre, da organi elettrici anni ’60 e da una ritmica essenziale, ma ben definita