Abbiamo intervistato Alessandro Gerini, cantante e vocal coach dei Vocal Blue Trains, dal 28 ottobre su tutte le piattaforme di streaming digitale e in radio con “Cry me a river”.

Dal 28 ottobre è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Cry me a river”, il nuovo singolo dei Vocal Blue Trains. Ecco la nostra intervista al gruppo vocale, fondato e diretto dal cantante e vocal coach Alessandro Gerini.
Ciao, benvenuti sulle pagine di Ottiche Parallele Magazine! Quando nasce il vostro amore per la musica?
Il nostro coro ha avuto la particolarità di avvicinare dei cantanti che già nascevano solisti, proveniente da background musicali diversi ma comunque appassionati già da tempo, quindi si potrebbe dire che quando ci siamo formati l’amore per la musica era già lì.

Cosa rappresenta per voi la musica in generale e il vostro fare musica in particolare?
Il nostro modo di fare musica ha l’intento o per così dire la speranza di avvicinare due mondi solitamente lontani; quello della coralità e quello dell’elettronica. Siamo un progetto che si ispira profondamente alla grande scuola polifonica ma che poi in un certo senso tinge la propria musica con uno stile dichiaratamente elettronico e un po’ indie.

Quali musicisti hanno ispirato il vostro stile e la vostra musica?
Sono troppi per citarli tutti, come accennato la grand scuola corale di Palestrina, Monteverdi Bach e altri grandi maestri, ma anche i gruppi vocali più moderni come i King’s Singers, Vocal Line e Postyr Project. E poi ovviamente la contemporanea scena dell’indie rock elettronico, artisti come Bon Iver, Gambino, Alt J, Arctic Monkeys, Low sono sono alcuni dei nostri modelli di riferimento.

Da poco è uscito il vostro nuovo singolo. Di cosa parla e cosa vuole trasmettere?
CRY ME A RIVER è stato casualmente l’ultimo singolo ad essere inserito nel disco, il più recente anche come scrittura. L’arrangiamento è stato scritto per 7 voci, accompagnato da strumenti elettronici ed in parte digitalizzato grazie alla tecnica del “cut up” potremmo dire quindi rappresenta molto bene quello che siamo attualmente, sia in termini di identità musicale che di immagine, in un certo senso è come se concludesse la prima parte di un percorso.
Quali saranno i vostri prossimi progetti?
Abbiamo una stagione di live imminenti che non vediamo l’ora di fare, e c’è anche un nuovo video in cantiere.
Ringraziamo Alessandro Gerini per la disponibilità e l’agenzia Red&Blue Music Relations e Clarissa D’Avena per la collaborazione.
