Nuovo appuntamento con la segnalazione di alcune ultime novità discografiche – singoli, EP, album – di un tour e di un video: buona lettura.
le segnalazioni di oggi
VASCO BARBIERI - “FUGHE E COMPROMESSI”
PABLO AMERICA - “BOY GEORGE”
THE SCURBATS - “COLDBLOODED”
IL TOUR – NADA - “LA PAURA VA VIA DA SÉ SE I PENSIERI BRILLANO”
IL VIDEO - ROSSO MARTE - "ABBANDONATI ALLE COSE"

VASCO BARBIERI
“FUGHE E COMPROMESSI”
Dal 23 dicembre 2022 sarà in rotazione radiofonica “Fughe e Compromessi”, il nuovo singolo di Vasco Barbieri già disponibile sulle piattaforme digitali dal 7 dicembre ed il cui videoclip è stato selezionato al Barcelona Indie FilmMakers Festival, nella sezione Best Music Video, e al Prisma Independent Film Awards di Roma. “Fughe e Compromessi” è una canzone stratificata e dai molti livelli di lettura. Ciò è dovuto al fatto che ha avuto una composizione intervallata da un lutto molto triste che ha spinto Vasco Barbieri e ridefinire i significati di ogni parola. Se all’inizio, infatti, era intesa come il riconoscimento di una scissione intimistica mai del tutto realizzabile, dopo la morte del padre, a cui è dedicata la canzone, ha acquisito un significato più profondo e universale, immaginando che fosse lui a cantarla dal suo letto di morte, diviso fra il lottare per rimanere in vita e l’abbandonarsi all’ignoto di ciò che sta oltre. La canzone ha, quindi, assunto un ulteriore significato, rappresentato nel video, in cui due giovani si ritrovano strappati dal proprio amore, dal proprio punto di riferimento, e finiscono per camminare da soli sui due bordi del fiume. Commenta l’artista a proposito del suo nuovo brano: “Talvolta soltanto separandosi ci si trova”. Il videoclip di “Fughe e Compromessi” è ambientato in una Roma spettrale a causa di un improvviso blackout telematico (internet e telefoni fuori uso) che mette a nudo le incomprensioni di una coppia di ragazzi che, non potendosi più rintracciare con i propri smartphone, si rincorrono per tutta la notte senza riuscire a incontrarsi. Il dover uscire dalla comfort zone della comunicazione abituale (apparentemente facile, tramite telefono) porta i protagonisti a perdere i punti di riferimento, a dubitare di se stessi, entrando in crisi al tal punto da non riuscire neppure ad alzare lo sguardo dai propri cellulari per riconoscere l’altro sulla sponda opposta del fiume. Finanche Cloto (la musa del tempo, che nel video “Il ritorno” si era lasciata incantare dal destino del musicista e che ora è raffigurata dalla ragazza fuori dal locale chiuso mentre cerca disperatamente la connessione) si ritrova bloccata nell’impotenza della dipendenza. Mentre i protagonisti si cercano disperatamente cantando alcuni versi della canzone, il cantante compare avvolto in un telo, come la placenta di un feto che lo protegge e lo separa dal mondo, finché non se ne libera scoprendo una natura luminosa piena di verde e di cielo azzurro intorno a sé, in contrapposizione ai personaggi che, invece, continuano a rimanere chiusi nella loro ansia disperata. Sul finale Vasco trova però il coraggio di svelarsi da quella placenta di plastica che l’aveva protetto e tenuto distante dal mondo, scoprendo che aldilà di quell’abitudine era circondato da una natura rigogliosa ed un cielo azzurrissimo che lo riempiono finalmente di una nuova curiosità, dandogli la forza per un ritorno alla realtà.
Il videoclip affronta il tema della dipendenza, oramai innata, dal cellulare e dai social che, da strumenti di supporto sono diventati, nel bene e nel male, parte integrante della nostra vita sia sentimentale che lavorativa. Invita perciò a riflettere sulla loro importanza e sulla necessità di recuperare un contatto fisico non più solo virtuale. Vasco Barbieri nasce il 6 agosto 1985. In seguito a un coma che gli fa perdere la memoria dei primi anni, il 30 aprile 1993 si risveglia a una nuova vita. Il coma gli causa gravi danni alla vista, a cui reagisce compensando con il senso dell’udito, sviluppandone la sensibilità sino a “vedere le frequenze”.

PABLO AMERICA
“BOY GEORGE”
Quante volte capita di guardare all’esterno e perdersi nei propri pensieri, di sognare una vita migliore o anche solo diversa. Il voler evadere dai propri problemi, da una quotidianità monotona, ma non riuscirci per paura o perché semplicemente in fondo non vogliamo che la nostra vita cambi. Seguendo questo fil rouge Pablo America torna a far riflettere con i suoi testi mai propriamente espliciti, ma che lasciano “volare la mente” dell’ascoltatore con il nuovo singolo “Boy George” (Maciste Dischi/Virgin Records Italia/Universal Music Italia), prodotto da Pablo America e Federico Nardelli, disponibile in streaming e in digital download da oggi, lunedì 19 dicembre, al seguente link: https://macistedischi.lnk.to/boygeorge. “C’è un MD vicino casa dei miei a Torino. È un posto piccolo e carino. La disposizione dei prodotti nei reparti è curiosa, su uno scaffale ci son più cose del previsto. La sovrapproduzione occidentale si esprime in tutto il suo non mistero tra quelle corsie multicolori – racconta Pablo America – Annarita lavora là. Se vuoi un panino, lei va in gastronomia e te lo prepara, se devi pagare la trovi in cassa, se hai bisogno di consigli per gli acquisti lei ti dice di seguirla. Annarita indossa sempre una tee di Boy George. Questa canzone è per Annarita”. Pablo America continua così con il suo cantautorato puro ma freak, nell’estetica e nei testi. La sua anima dance e alternativa oltre che di artista anche di producer, invece, esce allo scoperto grazie a Pablo Suzuki スズキ, che sperimenta con il mondo del clubbing e della dance per dare libero sfogo alla sua visione poetica, schizofrenica e duale del mondo e della musica. Pablo America è un cantautore, Pablo Suzuki スズキ è indefinibile, una sola persona, due anime. Nato a Torino negli anni ‘90, vive da anni in campagna, nelle Marche. Canta e produce le sue canzoni con una chitarra, una tastiera e un computer. Fino a marzo 2021, nella sua esperienza da Uber driver, colleziona tra Roma e Milano oltre tremila corse che sono state “forse, la migliore ispirazione per le mie canzoni”, come stesso lui afferma. Pablo America si presenta ora con due identità ben distinte accogliendo nella sua vita l’alter ego Pablo Suzuki スズキ.

THE SCURBATS
“COLDBLOODED”
La band milanese Scurbats pubblica il suo nuovo singolo “Coldblooded”. La distorsione di chitarra e basso si amalgama con la potenza della batteria e una voce d’impatto. Il brano è veloce, forte e intenso: in due minuti e quattro secondi la band lascia un’impronta decisa e caratteristica senza chiedere il permesso. “Coldblooded” si sviluppa attorno ad una presa di coscienza improvvisa, potente, incontrollabile, dove immagini, pensieri ed ironia si sovrappongono impetuosamente. The Scurbats è una band milanese fondata nel 2018 e composta da: Daniele La Canna -chitarra e voce, Stefano Vitanza – basso e cori e Davide Gagliardi – batteria. Daniele e Stefano suonano insieme dal 2011 e Davide si è unito alla band nel 2021 dopo anni di esperienze in diversi contesti musicali. Hanno unito e forze per trovare un suono personale e riconoscibile, crescendo insieme da un punto di vista musicale e umano. Ogni membro della band ha numerose influenze e ha contibuito naturalmente a creare la spina dorsale dalla band, con chitarre potenti e bassi distorti, riff semplici e incisivi, batterie creative ed essenziali.

IL TOUR
NADA
“LA PAURA VA VIA DA SÉ SE I PENSIERI BRILLANO”
20 dicembre – CORIGLIANO D’OTRANTO (LE)
Castello Volante
21 dicembre – LOCOROTONDO (BA)
Cinema Auditorium Comunale
31 dicembre – LUGO (RA)
Piazza Baracca
14 gennaio – MILANO
Arci Bellezza
11 marzo – CASSOLA (VI)
Teatro di Cassola per “Le notti de Il Bandito”
Prosegue con nuove date il tour di Nada nel quale presenta, oltre a una selezione del sterminato repertorio, anche i brani del suo nuovo album, “La Paura va via da sé se i pensieri brillano”, uscito lo scorso 7 ottobre per La Tempesta – Santeria / Audioglobe e pubblicato a tre anni dal precedente disco di inediti “È un momento difficile tesoro”. Con lei sul palco Andrea Mucciarelli alla chitarra, Francesco Chimenti al basso, Franco Pratesi alle tastiere e Luca Cherubini Celli alla batteria. “La Paura va via da sé se i pensieri brillano”: dieci brani, profondi ed essenziali, interamente scritti e composti da Nada e che descrivono la continua evoluzione stilistica di quest’artista senza compromessi e senza tempo. Nada affronta i sentimenti che infuocano la sua anima, con un lavoro di introspezione continuo, ma è anche sferzante nella sua indignazione per un mondo sempre più indifferente e disumano. Gioia, inquietudine, amore, paura; lo Ying e Yang che alberga in tutti noi, messo a nudo e offerto in un rito laico di condivisione. È riconoscibile, autentica, con testi immediati e senza abbellimenti, che vanno al cuore, all’essenziale. È rock nell’anima, nell’attitudine, nel suo essere controcorrente, da sempre e per sempre. E lo è nel suono, che anche in questo nuovo capitolo della sua discografia Nada ha affidato alle mani e ai cursori di John Parish, che nell’album non solo produce ma suona quasi tutti gli strumenti. Il produttore inglese è perfettamente in sintonia con l’artista e così come per i precedenti “È un momento difficile tesoro” (2019) e “Tutto l’amore che mi manca” (2004), riuscendo a trasporre le visioni musicali di Nada in arrangiamenti perfetti nel calzare i suoi testi ipnotici. Cantante, attrice, scrittrice. In una sola parola: artista. Questa è Nada, protagonista assoluta della musica italiana da decenni. La sua determinazione nelle scelte artistiche e nella loro indipendenza, la ricerca del creativo e appagante ostinatamente controcorrente è diventata una delle caratteristiche della sua arte.

IL VIDEO
ROSSO MARTE
“ABBANDONATI ALLE COSE”
Reduci dalla pubblicazione del loro EP d’esordio “Ciao Freud“, e dopo l’anteprima su Sky TG 24, è disponibile anche su Youtube il video per “Abbandonati alle cose” dei Rosso Marte. Un brano che nasce da un pattern di batteria di Luca, dove Claudio ha trovato un riff in seguito. Il testo è nato da un collage di frasi scritte in momenti diversi. Raccontano di un senso ritrovato dopo un passato tormentato, di come soffrire per amore ci cambia e può spaventare rimettersi in discussione, il messaggio è: non bisogna chiudersi in se ma abbandonarsi agli eventi della vita, saperli cogliere e affrontare comunque, perché ne vale la pena. Una canzone che ha trovato subito la sua collocazione e amata dalla band per la sua diversità e unicità. Un riff isterico e armonico allo stesso tempo, trova la sua collocazione in un canto sofferto ma gioioso e sonorità tra il funk e lo stoner. Testo e Musica di Claudio Marte e Luca Stoppino. Voce, Chitarre, Cori: Claudio Marte; Batteria, Percussioni: Luca Stoppino. Registrato presso il Crinale Lab a Ravenna, Ripese e Missaggio di Ivano Giovedì. Supporto tecnico: Don Antonio Gramentieri, Piero Perelli. Passaggio su nastro presso L’Amor Mio Non Muore da Roberto Villa. Master presso Yes Master Studios di Nashville, Tennesse da Jim DeMain. Il video scritto, diretto e montato da Maurizio Campaniello e Claudio Marte. I Rosso Marte nascono dall’unione di Claudio Marte e Luca Stoppino, chitarrista/cantante il primo, dietro alla batteria il secondo. Il duo romano, formatosi nel 2019, crea una band Alternative Rock. Si innamorano subito del sound minimale, diretto e travolgente che lascia il segno, accantonando così l’iniziale ricerca di altri musicisti. La loro sperimentazione si muove tra blues, stoner, folk, psychedelic rock, cantautorato e la canzone romana, guadagnandosi l’appellativo di “strano incontro tra Gabriella Ferri e i Queens of the Stone Age”. Nel 2021 i Rosso Marte cominciano a suonare dal vivo, esprimendo al meglio la loro vera natura. Anticipato da due singoli: “Godi e Persevera” e “Abbandonati Alle Cose”, il 22 ottobre 2022 esce “Ciao Freud”, il loro primo lavoro in studio, un EP di cinque brani.



