Dal 30 giugno al 9 agosto 2023 la mostra a cura di Giorgio Verzotti e allestimento di Giuseppe Chigiotti è a ingresso libero. Esposta una selezione di opere che documentano una parte della prolifica e variegata attività artistica dell’artista.

Mario Velocci, pag. 1949 – pag. 1977, 2021, Acciaio / Ferro, cm. 300x200x400, Courtesy Fondazione Mastrantoni / Antica Tenuta Palombo, Foto credit: Lidia Bagnara

Apre al pubblico da venerdì 30 giugno sino a mercoledì 9 agosto 2023, negli spazi della Basilica di San Celso a Milano (corso Italia, 37), Mario Velocci Scultore, la prima personale milanese dell’artista Mario Velocci (1949, Monte San Giovanni Campano, Frosinone).
L’esposizione è curata dal critico d’arte Giorgio Verzotti ed è allestita dall’architetto Giuseppe Chigiotti.
La mostra è organizzata dalla Fondazione Mastrantoni con il supporto dell’Antica Tenuta Palombo ed è realizzata in collaborazione con l’associazione culturale no profit Isorropia Home Gallery.
Mario Velocci Scultore presenta una selezione di opere che documentano una parte della prolifica e variegata attività artistica di Mario Velocci, iniziata nei primi anni settanta e che continua tutt’ora.

Mario Velocci, Colonna Sonora, 2021, Acciaio Inox / Corten, cm. 100×600, Courtesy Fondazione Mastrantoni / Antica Tenuta Palombo, Foto credit: Lidia Bagnara

La selezione di opere allestite nello spazio dell’antica basilica e nel giardino si concentrano su sculture e bassorilievi che Velocci ha realizzato in acciaio.
L’artista negli anni si è volutamente tenuto al di fuori di gruppi e tendenze per realizzare sculture singolari: la sua poetica non prevede lo sviluppo volumetrico dell’opera tridimensionale ma, all’opposto, la sua riduzione a strutture portanti essenziali ed elementi quali aste vibratili, filiformi, che nello spazio aperto o al tocco dell’osservatore risuonano.

Mario Velocci, pag. 1949 – pag. 1977, 2021, Acciaio / Ferro, cm. 300x200x400, Courtesy Fondazione Mastrantoni / Antica Tenuta Palombo, Foto credit: Lidia Bagnara

Nell’opera tridimensionale come nei bassorilievi, questo fattore sonoro non assimila il riduzionismo di Velocci a un grado zero dell’espressività come nella scultura minimalista, ma la amplifica giocando al connubio fra solidità dei materiali, per lo più metalli, con l’immaterialità delle risonanze che producono.

Mario Velocci, Colonna Sonora, 2021, Acciaio Inox / Corten, cm. 100×600, Courtesy Fondazione Mastrantoni / Antica Tenuta Palombo, Foto credit: Lidia Bagnara

La mostra è occasione per presentare in anteprima il volume La Collina Sonora, con testi di Stefano Bucci, Giorgio Verzotti e fotografie di Lidia Bagnara, che documentano le opere dell’artista realizzate per la Fondazione Mastrantoni ed esposte in permanenza nel parco delle sculture di Atina, nella Valle di Comino, spettacolare angolo della provincia di Frosinone, presso l’Antica Tenuta Palombo.
La mostra Mario Velocci. Scultore è aperta a ingresso gratuito il martedì e il giovedì dalle 16.00 alle 19.00 e il sabato e la domenica dalle 11.00 alle 19.00.

Mario Velocci
Mario Velocci vive e lavora a Monte San Giovanni Campano, in provincia di Frosinone, dove è nato nel 1949. Scultore, diplomato all’Accademia di Belle Arti di Roma, nasce da una famiglia di contadini. Sua madre, Elena, lo indirizza subito verso la scultura, facendolo semplicemente giocare con la creta. La sua formazione artistica va di pari passo col lavoro nei campi. È proprio il mondo rurale la sua fonte di ispirazione: le sue linee tracciate su ferro e acciaio ricordano la forma del becco d’uccello, le sue sculture si muovono e si musicano con il vento. La poetica di Mario Velocci si muove attorno alla ricerca di spazio, linea e suono. Mario Velocci realizza sculture di diverse dimensioni, anche molto grandi, come Il suono del Liri (...), struttura di acciaio e ferro, sei metri di altezza e quindici di larghezza, che campeggia nel piazzale di Anitrella, frazione di Monte San Giovanni Campano.  Nel 2011 ha partecipato al Padiglione Lazio, in occasione della Biennale d’Arte di Venezia 2011 (curata da Vittorio Sgarbi), con Syrinx: un arbusto di canne di vetro da cui si dipanano aghi di ferro chiaro e lucido, su base metallica. Nel 2012, la storica Galleria Boncompagni Sturni di Roma ha dedicato all’artista una personale (Mario Velocci. Sinfonia 1977). Le opere di Mario Velocci, scultoree e su carta, sono state presentate in diverse gallerie italiane, con esposizioni personali e collettive fin dagli anni ’70. L’ultima, nel 2019 è il progetto espositivo, curato da Bruno Corà, Concerto per Tre Voci Ritmi-Pause-Silenzi al Camusac Cassino (Fr).
Mario Velocci. Scultore
A cura di Giorgio Verzotti e con allestimento di Giuseppe Chigiotti
30 giugno – 9 agosto 2023
https://www.anticatenutapalombo.it/it/la-collina-sonora/page
Basilica di San Celso Corso Italia 37, Milano
martedì e giovedì dalle ore 16 alle ore 19 sabato e domenica dalle ore 11 alle ore 19
Ingresso libero