Abbiamo intervistato l’artista nato a Rimini che da poco è uscito con il nuovo singolo “Unanimità”. Insieme a lui abbiamo parlato del suo brano e di musica in generale.

Aaron Raschi, ventidue anni compiuti da poco, nato a Rimini. Nei giorni scorsi è uscito sulle piattaforme digitali e in rotazione radiofonica con il brano “Unanimità”, il suo nuovo singolo.
L’artista è il protagonista dell’intervista che vi proponiamo oggi.

Ciao, benvenuto sulle pagine di Ottiche Parallele Magazine! Quando nasce il tuo amore per la musica?
Ciao! Grazie mille a voi di avermi qua. Il mio amore per la musica nasce in tenera età, sempre ascoltato tantissime cose: da David Bowie ai Beatles, dai Queen ai Led Zeppelin, dai Linkin Park ai Cure. La musica ha sempre fatto parte di me.

Cosa rappresenta per te la musica in generale e il tuo fare musica in particolare?
La musica è trascendenza, è l’anello che congiunge vita terrena e ultraterrena. Non si può spiegare che cosa rappresenta per persone come me che provano o che riescono a farcela professionalmente, è una sensazione incredibile.

Quali musicisti hanno ispirato il tuo stile e la tua musica?
Sicuramente il mio stile pianistico è stato ispirato da Ultimo, la mia musica in generale invece ha tante influenze diverse: dal rock al rap, dall’indie al pop…

Da poco è uscito il tuo nuovo singolo. Di cosa parla il brano?
Si! Unanimità è un brano che ha come scopo l’urlare alle persone il fatto che manchi un senso di comunità al genere umano. I singoli non possono valorizzarsi al massimo senza un vero e proprio gruppo e ovviamente viceversa.

A questo singolo ne seguiranno altri o stai lavorando ad un album?
Ne seguiranno altri, in questo momento non ho album in programma.

Quali saranno i tuoi prossimi progetti?
Non farò spoiler, però si saprà tutto molto presto!

Ringraziamo Aaron Raschi per la disponibilità e Clarissa D’Avena di Red&Blue Music Relations per la disponibilità.