Nuovo appuntamento con la segnalazione di alcune ultime novità discografiche: singoli, EP, album. Buona lettura.
le segnalazioni di oggi
DROGO - “TERZA RIDOTTA”
MATER - “LOLLIPOP”
JAGWARI - “FORMICA”

DROGO
“TERZA RIDOTTA”
È uscito il primo album della band Drogo, dal titolo “Terza Ridotta”, per la label bolognese Three Hands Records, disponibile su iTunes, Spotify e tutte le piattaforme digitali. “Terza Ridotta” è il primo disco dei Drogo. Sia il nome del gruppo sia il titolo dell’album prendono spunto dal libro di Dino Buzzati “Il deserto dei Tartari”: Giovanni Drogo è il nome del protagonista del romanzo mentre la “terza ridotta” è la parte della Fortezza Bastiani in cui il tenente Drogo alloggia fin dal primo giorno in cui prende servizio. Il libro è un monito a non attendere troppo, a non procrastinare oltre il dovuto e con questo spirito la band è entrata in studio di registrazione al Duna Studio di Russi, senza aver provato troppo i brani e senza aver definito tutto dall’inizio. Il gruppo è un quartetto strumentale composto da Mattia Cappelli al sax, Fabio Landi alle tastiere, Luca Pasotti al basso e Stefano Passaretti alla batteria e ciò che li contraddistingue sono le composizioni originali, la ricerca continua di un loro sound e l’ibridazione di diversi generi musicali, dal jazz all’hip pop, dal funky al rock, alla musica classica. Il progetto è nato nel 2018 e si è consolidato nel 2023 con la costituzione della formazione attuale. I disegni di copertina sono di Alessio Caruso, artista di Ravenna che la band stima molto e che ha interpretato a suo modo il progetto. Ne è nata una vera sinergia tra arte figurativa e musica, che gli artisti vorrebbero portare avanti e proporre anche in contesti non deputati alla musica live.

Si inizia con Bowie, che è il brano più jazz/rock dell’album, ed è un omaggio evidente a David Bowie (contiene anche un frammento di una sua intervista in cui cerca di spiegare cosa significa essere artisti). Si sente l’interesse della band per i tempi irregolari e forse oltre a Bowie ci sono dei richiami ad altri musicisti che li hanno influenzati, come i Weather Report, i Doctor 3, Herbie Hancock e i Tinissima. Mutoids è un brano lounge fortemente caratterizzato dal suono elettrico del solo di Mattia Cappelli, dalla ritmica hip hop di Stefano Passaretti e dalla gravità del basso di Luca Pasotti. Il titolo è un richiamo alla contemporaneità, in particolare al futuro che ci attende quando le macchine sostituiranno sempre di più il lavoro umano e la robotica permeerà i corpi degli umani. Alcuni vedono in questo un percorso inevitabile dovuto al progresso e un modo per creare un futuro migliore, altri invece, Drogo compresi, ne individuano anche i limiti, i pericoli e credono non debba mai venire a mancare la possibilità di valutare passo per passo come queste nuove tecnologie impattano sulle nostre vite. NSM è un acronimo che significa no alle spese militari. Stiamo vivendo un periodo storico in cui l’informazione mainstream tende ad accreditare un unico punto di vista accettabile sulle cose, tra cui anche quello che per garantire la pace internazionale dobbiamo produrre più armi. La band invece continua a credere che il modo migliore per assicurare la pace sia quello di mantenere un atteggiamento di ascolto e di rispetto nei confronti degli altri, cercando di risolvere i conflitti attraverso il dialogo e il riconoscimento dei bisogni comuni. Investiamo piuttosto le risorse pubbliche in istruzione, sanità, cultura, tutela del territorio e del lavoro. Take off, ovvero il decollo, è un auspicio a prendere quota, a guardare le cose dall’alto, ma anche alleggerirsi e far decollare i propri progetti. Bachfloyd è un innesto tra Bach e i Pink Floyd. Si parte da una libera improvvisazione su una linea ostinata di basso che richiama un po’ l’arpeggiatore di On the run nel disco The dark side of the moon dei Pink Floyd, per poi passare alla parte iniziale dell’invenzione a due voci n.4 in re minore di Bach e proseguire con delle libere variazioni sul tema. J.B. Groove è un brano piuttosto funky e le iniziali sono quelle di James Brown.

MATER
“LOLLIPOP”
“Lollipop” è il nuovo singolo della band bolognese MATER, che anticipa l’uscita dell’EP “Vear”, disponibile dal 27 ottobre 2023 su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radio, pubblicato e distribuito da (R)esisto. Produzione artistica Michele Guberti (Massaga Produzioni), realizzato presso il Natural Headquarter Studio di Ferrara. Il brano è un power pop dalle venature dark che racconta l’impatto con la perdita di un genitore. Il testo cerca di rendere, per flash, la sensazione di malinconico straniamento provata nel sentirsi assaliti da un senso di totale impotenza, disarmante e pressoché definitivo. Sulla copertina di “Lollipop” compare un pugile bambino dallo sguardo mesto e combattivo, già segnato dai pugni dell’avversario.

“È come se fossi io – ha detto Fedrigo, il cantante dei MATER – Quando devo difendermi lo faccio in modo infantile, più l’avversario è brutale, più il mio modo di reagire è elementare: prendo i colpi, mi fanno male, mi viene da piangere. Non lo capisco, per me non è giusto. Magari perdo anche. Ma non aspettatevi che mi arrenda”.
I MATER sono un gruppo bolognese composto da Riccardo Fedrigo (voce e chitarra), Alessandro Donegà (chitarra), Riccardo Roncagli (basso e tastiere) e Daniele Benasciutti (batteria). La band prende il nome dalla traduzione latina di “Mother”, il brano di John Lennon che apre l’album “Plastic Ono band”, primo lavoro solista dell’ex Beatles. Hanno all’attivo un EP autoprodotto intitolato “Not this time” pubblicato nel marzo del 2022.

JAGWARI
“FORMICA”
Garage punk italiano dal 2023. Questa è la breve presentazione dei Jagwari band italiana divisa tra Genova e Milano. Nascono dall’esigenza di imbracciare gli strumenti musicali e farli suonare ad altissimo volume raccontando un intreccio fatto di lotta, schizofrenia, ironia e apatia. Tratti che caratterizzano la nostra vita. Come dei Giaguari corrono sul palco senza riposo per cacciare la preda e sopravvivere in questo mondo compromesso, il più delle volte, da un pensiero capitalista voltato all’individualismo. “Formica”, uscito il 27 ottobre per Pioggia Rossa Dischi, è un brano dalle sonorità Garage rock con un’attitudine punk che vuole denunciare la situazione sociale di quest’epoca. “Lo chiami progresso, a me sembra l’opposto tutto questo… Sei una formica, come me”. Molto spesso il progresso ci spinge ad essere qualcosa che non siamo o ad avere comportamenti che vanno lontani dalla nostra etica, facendoci credere di essere più grandi di quello che siamo, ma alla fine siamo semplici “formiche”.

I Jagwari sono Emanuele Morena, Riccardo Dellacasa, Matteo Marsicano e Dario Canepa, già dellacasa maldive. Jagwari Pt.1 è il primo lavoro in studio che pubblicheranno il 10 novembre per Pioggia Rossa Dischi preceduto dal rilascio dei singoli Tutte le Botte e Formica.
Scritto da Riccardo Dellacasa – Suonato dai Jagwari – Registrato, mixato e prodotto da Emanuele Morena e Riccardo Dellacasa presso Tabasco Studio di Sori, studio mobile di Sestri Levante e Studio De Marchi di Milano – Masterizzato da Andrea De Bernardi presso Eleven Mastering Studios
