Riceviamo e pubblichiamo

Disponibile in CD e in digitale per l’etichetta RadiciMusic Records l’EP che segna la rinascita di un suono che ha segnato la loro storia. Una nuova produzione, qualcosa di nuovo rispetto al passato, pur mantenendo quelle caratteristiche tipiche che hanno contribuito a scrivere la storia di quel preciso rock d’autore underground toscano.

Gli Zero.55 è una formazione toscana di lungo corso che viene fuori da un periodo nel quale si è dovuto metabolizzare la morte del cofondatore e bassista Marzio Bianchini.
La decisione comune è stata quella di andare avanti, anche e soprattutto per lui.
La formazione attuale è firmata da Roberto Miscali (voce),  Silvio Brambilla (batteria), Roberto Conti (chitarra),  Stefano Zio” Battaglia (basso) e Andrea “Gallo” Gallinella (chitarra).
Nasce un nuovo disco dal titolo “L’Aria Che Tira” disponibile in CD e digitale per la RadiciMusic Records.
Una nuova produzione, qualcosa di nuovo rispetto al passato, pur mantenendo quelle caratteristiche tipiche che hanno contribuito a scrivere la storia di quel preciso rock d’autore underground toscano.
La produzione artistica è stata affidata al polistrumentista Francesco Fanciullacci, sua la firma di soluzioni e arrangiamenti che hanno a pieno sposato quel focus di rinascita e di ragione nel proseguire il viaggio e andare avanti.

Le registrazioni sono state fatte presso lo studio +POsitivo di Prato, scegliendo di dare ampio spazio alla presa diretta, ovvero registrando le basi strumentali praticamente dal vivo, sovraincidendo soltanto le voci e a qualche linea di tastiera e percussione. Per la fase del mix e stato deciso di avvalersi dello STUDIO EMME di Calenzano (FI), luogo storico della musica italiana.
Ha ripagato l’esperienza e la sensibilita di Marzio Benelli: sua la firma anche della fase di mastering. Il risultato e un cd dalle sonorità pulite ma aggressive, potente nella sua amalgama, dove la sezione ritmica e volutamente lineare e scarna ma dal grande forza emotiva.

ZERO.55 – “L’Aria Che Tira”
Track by Track
1 Ci sono cose che non ti ho mai detto – Nel mezzo di mille incomprensioni c’è sempre un momento in cui ti rendi conto che comunicare e una delle vie più intelligenti. Vivere sempre il presente, facendo tesoro del passato, per affrontare il momento futuro.
2 Chi Sono Io (primo singolo estratto ricco di un video ufficiale) – L’eterna ricerca di se stessi. Il filo conduttore e il viaggio, e lo spostarsi da un luogo ad un altro. Portarsi dentro le persone amate e quella forza che spinge a raggiungere mete lontane. Abbiamo la facoltà della comunicazione attraverso i gesti, gli sguardi, la parola ma rimaniamo sempre noi stessi e ci portiamo dietro il vissuto, la nostra cultura. Il VIDEO UFFICIALE è stato firmato da Giacomo Castellano e Marco Polidori, una clip che pone al centro la band ed il messaggio senza dare spazio ad altre distrazioni.
3 Flowers – Con mia mamma andiamo spesso, stagione dopo stagione, a trovare mio padre. Cambiano i colori ed il tempo scorre lento o veloce a seconda del momento. “…scoperte e curiosita appartengono alla mia età.”
4 We Feel Alive – “Mai smettere di giocare” Questa e una fottuta canzone d’ amore per quello che facciamo tutte le volte che ci troviamo per suonare e scoprire la magia della comunicazione attraverso le emozioni.
5 Un giorno dopo l’altro – Un altro modo di vedere la vita. Togliersela.

La band deve il proprio nome non al prefisso telefonico di Firenze ma all’ora in cui si e di fatto formata nel 1984. Prodotto dall’incontro di musicisti di lungo corso, pedine e forze motrici di numerose realtà della scena toscana e non solo, nel corso degli anni il genere musicale si e evoluto dall’iniziale funk/wave delle prime produzioni ad un sempre piu convinto e personale rock, permeato dalle influenze musicali di tutti coloro che via via si sono avvicendati nella line up. Si arriva all’attuale rock basato sulla ritmica scarna ma potente, sulla quale si innestano le scorribande delle chitarre e la voce personale ed incisiva, con un’attenzione particolare alle timbriche e alle sonorità. “L’Aria che Tira” e il risultato ultimo di una full immersion compositiva nella quale il gruppo si e liberato da pregiudizi musicali e condizionamenti vari, pensando solo al risultato finale.

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