Edito da Jolly Roger il libro che propone molti concetti teorici e citazioni che presentano al lettore un libro storico senza pari, affinché gli errori già commessi possano essere solo un lontano ricordo da non ripetere mai più.
È Weimar la repubblica protagonista del libro di Mario Ragionieri. Molto simile ad una tragedia greca, ovvero la nascita sotto un destino funesto che l’ha vista vittima di un assassinio.
Weimar, infatti, come racconta l’autore, non è caduta ma è stata assassinata. Fu la destra tedesca antidemocratica la mano armata di quel delitto. Sarà proprio Weimar, attraverso il racconto della sua ascesa e disfatta a raccontare la storia della democrazia, che si erge su gambe fragili, capace di crollare da un momento all’altro.

La fotografia principale che l’autore scatta e regala ai suoi sostenitori, è quella degli uomini tedeschi impiegati al fronte. Da qui il racconto di una regione distrutta dove la morte e la desolazione la fanno da padrone. Ragionieri regala, il racconto di una resa incondizionata, di un esodo forzato di massa, e l’orrore degli orrendi crimini rivolti alla popolazione ebraica. Da qui la profonda spaccatura raccontata in maniera sapiente dall’autore, tra Germania occidentale dominata da forze borghesi e contadine, e Germania orientale dominata da proprietà terriere e dalla potenza degli Junkee.
Ciò su cui pone maggiore attenzione, Ragionieri, sono ovviamente le sorti della repubblica di Weimar. L’interrogativo essenziale del suo testo, è infatti uno: quale insegnamento ci ha lasciato tale repubblica? È una domanda che trova risposta pagina dopo pagina, in un saggio storico capace di conquistare gli amanti del genere, ma anche di ingolosire chi ambisce ad una libertà totalizzante. Di Weimar l’autore ne seguirà l’ascesa, le prodezze, la disfatta. Dal suo assassinio, infatti, l’autore ne ricava un grande insegnamento: la democrazia non è uno stato di natura, ma va conquistato giorno dopo giorno. Ciò che ne consegue è la storia di molti uomini che con mezzi scarsi e insufficienti intendevano costruire una democrazia. ma che nonostante gli sforzi hanno fallito nel loro intento.
L’autore, inoltre, attraverso il suo testo presenta una Germania divisa tra successi ed in insuccessi. Tra i primi vi ricordiamo l’ingresso nella società delle nazioni nel 1926, Lo Carno nel 1925, il piano Young nel 1930 e molti altri. Accanto agli eventi positivi, vi troviamo però al tempo stesso il racconto di una Germania pervasa dall’inflazione. Nel 1924 e a seguire seguono i fallimenti bancari, il costo della vita è insostenibile e la disoccupazione è alle stelle.
Molti i concetti teorici e le citazioni che presentano al lettore un libro storico senza pari. È il caso del “capitalismo organizzato”: “lo Stato dirige già tanto ampiamente l’economia, che non importa più cambiare il sistema economico; nello Stato la società si muove consapevolmente, e perciò la lotta di classe nella presente democrazia significa lotta dei partiti per la direzione della cosa pubblica. La socialdemocrazia non ha perciò più bisogno di fare la rivoluzione, perché le basta partecipare ai governi, dopo di che sarebbe anch’essa padrona delle forze economiche”.
Un libro, Weimar Docet, che con parole semplici ripercorre anni di storia, affinché gli errori già commessi possano essere solo un lontano ricordo da non ripetere mai più.
Titolo: Weimar Docet
Autore: Mario Ragionieri
Editore: Jolly Roger
Genere: saggio storico
Numero di pagine: 550
Anno di pubblicazione: Ottobre 2023
https://www.lafeltrinelli.it/weimar-docet-quale-insegnamento-ci-libro-mario-ragionieri/e/9788831938938
https://www.amazon.it/Weimar-docet-insegnamento-lasciato-Repubblica/dp/8831938932
https://www.mondadoristore.it/Weimar-docet-Quale-Mario-Ragionieri/eai978883193893/
