- Nuovo appuntamento con la segnalazione di alcune ultime novità discografiche: singoli, EP, album. Buona lettura.
le segnalazioni di oggi
FRINGUELLO - “ICEBERG”
EMANUELE PRESTA - “VOGLIO MORIRE MENTRE BEVO”
L’ELFO - “AMARO DA CAPO"
COME VUOY - “AMORE SOTTO SALE”
BLOWFUSE - “WISH”

FRINGUELLO
“ICEBERG”
Fuori da venerdì 26 gennaio per Giungla Dischi il nuovo album di Fringuello. “Iceberg“ ha un’anima LoFi e DIY ed è un disco registrato interamente su nastro usando apparecchiature analogiche di, almeno, 40 anni fa. Musicalmente è un album con forti rimandi alla scena inglese degli anni ’60 ma con molte velature anni ’90 e primi 2000. I testi non ricercano un senso logico: le parole sono state scelte per la loro musicalità ed adattabilità alla melodia vocale, così da costruire frasi più attente al suono che al significato. “Ho scritto e registrato queste canzoni nell’ultimo anno in negozio, (con l’aiuto del mio braccio destro, Leonardo Pressi) nei momenti morti e nei ritagli di tempo, ricavando un piccolo studio nel soppalco del negozio stesso; uno spazio molto piccolo riempito di apparecchiature vintage analogiche che ho cercato di sfruttare al meglio possibile. Ho voluto impormi dei limiti nella registrazione del disco, usando strumentazione selezionata che mi permettesse di mantenere un sound omogeneo e identitario, un mood tranquillo con tendenze psichedeliche”.

Da questo album è stato estratto il singolo “Cercando casa“, accompagnato da un lyric video animato da poco presentato in anteprima su Rockon. “Unico brano del disco con un testo dal significato esplicito; la canzone infatti tratta il tema dell’impossibilità (o difficoltà estrema) che hanno oggi le coppie sui 30 anni a permettersi una casa dove vivere insieme e costruirsi una vita o una famiglia: giornate intere di ricerche sui siti specializzati e ore perse a visitare appartamenti che sembrano un sogno irrealizzabile. Tra case fuori mano (sui ghiacciai) e monolocali al centro, il brano scorre via con un folk veloce dove la ritmica è affidata alla chitarra acustica; un assolo di piano elettrico divide a metà le due strofe di cui è composta la canzone. Strumenti usati: chitarra acustica, chitarra elettrica, piano elettrico, basso“.
Lorenzo Fringuello (in arte semplicemente Fringuello) è nato a Narni l’11 settembre 1990. Tra i 16 e i 30 anni suona in vari gruppi che lo portano sui palchi di tutta Italia. Dopo queste esperienze, nel 2020 decide di fondare un progetto solista che gli permette di sperimentare nuove sonorità come l’Hip Hop, il Contemporary Jazz, il Folk e il Dream Pop. È il proprietario di Fringuello Dischi, un negozio di vinili usati con sede a Terni.

EMANUELE PRESTA
“VOGLIO MORIRE MENTRE BEVO”
Emanuele Presta torna con “Voglio morire mentre bevo”, nuovo singolo disponibile su tutte le piattaforme digitali e in radio dal 26 gennaio. Il brano anticipa l’EP d’esordio del cantautore salentino di stanza a Bologna, un concept album interamente dedicato alla libertà. L’EP tratta quelle che per l’artista sono le sei sfaccettature della libertà: i ricordi, la vita, i sogni, la fuga, l’amore e l’arte; “Voglio morire mentre bevo” tratta i sogni. Il brano, il cui titolo non va preso alla lettera ma in modo più allegorico e ironico, è arrangiato in chiave pop/rock e non parla solo dei sogni, ma anche del desiderio di ribellarsi al corpo, ai voleri che ci impongono la gravità e le circostanze. Se i sogni sono il concetto chiave del brano, anche i desideri prendono una grossa porzione della torta; “Voglia di viaggiare posto finestrino e non chiedermi dove mi porta il destino” e “Voglia di perdermi in un libro mentre volo e vibro” sono solo due versi che manifestano la volontà di evasione del cantautore. “Desiderare vuol dire sognare e sognare vuol dire in qualche modo essere liberi, non potevo scrivere un disco sulla libertà senza parlare dei sogni” afferma Emanuele Presta.

Emanuele Presta è un cantautore salentino, classe ’94. Il suo amore per la scrittura nasce per gioco, dopo aver visto un video di Bob Marley che interpreta “Redemption Song”, decide di comprare una chitarra, il suo desiderio è quello di riprodurla proprio come faceva lui. Dopo esserci riuscito si appassiona meticolosamente alla composizione, pian piano diventata un’ossessione (positiva). Pasolini diceva che se fosse l’ultima persona sulla faccia della terra farebbe comunque film, ecco, per Emanuele è uguale, dice di scrivere canzoni perchè sostanzialmente, deve. Non c’è stato un momento in cui capisce di voler fare l’artista, semplicemente, canzone dopo canzone, si accorge che essere empatici e fragili non è un difetto, ma è la cosa più importante che ci sia. Shakespeare diceva: quando è pronta la propria anima sono pronte anche le cose, lui infatti aspetta fino a 26 anni per pubblicare il primo vero brano. Con otto brani all’attivo, Emanuele raggiunge quasi 1,5 milioni di ascolti su Spotify e tanti apprezzamenti in giro per l’Italia.

L’ELFO
“AMARO DA CAPO”
L’Elfo ha pubblicato venerdì 26 gennaio su tutte le piattaforme digitali “AMARO DA CAPO” il suo nuovo singolo, ShutUp Records/Magnitudo (powered by Time Records). Dopo l’ultimo episodio dalle tematiche sick love, “Oh Oh Amore Mio”, pubblicato lo scorso 22 dicembre, l’iconico artista catanese torna con un nuovo inedito che riprende le atmosfere delle precedenti release “ Caura” e “Xanny”. “AMARO DA CAPO” è una traccia che affronta tematiche come il denaro, la famiglia e la vita notturna attraverso una poetica che descrive lo sguardo de L’Elfo sulla realtà. La cornice di una fastlife tra sostanze, ragazze est europee e situazioni ambigue scorre intorno all’artista che, con versi dal taglio introspettivo, trasmette la sua lucida visione sull’ambiente che lo circonda, sfidando gli stereotipi e lasciando emergere il sense of humor che contraddistingue il suo carattere. La nuova ed entusiasmante produzione di Funkyman, caratterizzata da sonorità cupe e tensive e da una ritmica incalzante, crea il paesaggio sonoro perfetto per l’inconfondibile flow de L’Elfo. Con un’attitudine autentica e irriverente l’iconico rapper catanese trasforma i riferimenti volutamente convenzionali delle liriche in metafore che trasportano l’ascoltatore nel suo immaginario. Il risultato è una trascinante release dallo stile realrap che non potrà che esaltare tutti gli appassionati del genere. Il videoclip ufficiale del brano, diretto da Fabrizio Guglielmo, è online su Youtube da venerdì 26 gennaio.

Rosario Luca Trischitta, in arte L’Elfo, nasce a Catania nel 1990 e si avvicina alla cultura Hip Hop nel 2003, grazie alla passione per il writing. Intorno al 2007, attraverso il freestyle, si appassiona al rap. Nel 2009 e nel 2012 diventa campione regionale della competizione Tecniche Perfette. Nel 2009, con Punch forma i Double Damage. Nel giugno 2014 pubblica il suo esordio da solista. Nella stessa estate vince a Roma le preselezioni del programma MTV Spit, doppiando il successo nella Super Tappa Milanese e sancendo il suo ingresso nel programma.

COME VUOY
“AMORE SOTTO SALE”
È uscito su tutte le piattaforme digitali distribuito da Ada Music Italy “Amore Sotto Sale”, il nuovo singolo di Erio Bellini, in arte Come Vuoy, progetto attualmente in collaborazione con il produttore Itten. “Che si stia male o si stia bene quei momenti continuano a vivere nei ricordi” spiega Come Vuoy. ”Amore Sotto Sale” parla di una storia d’amore conclusa che, nonostante nasconda un filo di nostalgia, appare, sin dall’inizio, molto “cruda”, vera, rispecchiando così l’anima del progetto che, come già si intuisce dal nome, non si pone dei limiti o dei filtri. Il preservare a lungo termine il ricordo, l’amore andato, servirà davvero, anche in questo caso, a posticiparne la scadenza? La salagione, da sempre nota per mantenere le scorte di cibo durante lunghi viaggi, diventa una metafora della conservazione del dolore dopo la fine di un forte legame. “Amore Sotto Sale”, dal sound indie pop con sfumature elettroniche, è frutto dell’ennesima sperimentazione di Erio, partito dall’hip hop, e Angelo Netti (Itten). Entrambi sulla stessa lunghezza d’onda, amano cimentarsi in generi diversi, non precludendosi nulla, non snaturando l’anima del progetto, lasciando sempre aperta una porta.

Erio Bellini, in arte Come Vouy, nasce in Sardegna nel 1993 e si trasferisce a Bologna nel 2018. Da sempre appassionato di musica, inizia a fare rap fin dai primi anni delle scuole superiori, inizialmente ispirato da Eminem, Neffa e Fabri Fibra. Si diletta soprattutto nel freestyle, facendosi conoscere in città attraverso video di sfide tra amici che giravano. Inizia a scrivere e registrare i primi pezzi all’età di 16 anni, pubblicando qualche pezzo su YouTube senza particolari strategie. Attualmente il suo progetto è in collaborazione con il produttore Itten. Con la sua musica parla di sé e di sé nel mondo pensando, e sperando, che qualcuno ci si possa ritrovare.

BLOWFUSE
“WISH”
I Blowfuse svelano un altro tassello del nuovo album “The 4th Wall“, in uscita a marzo in Italia per Epidemic Records. Il brano si intitola “Wish” ed esce accompagnato da un accattivante videoclip. L’album conterrà i tre singoli già usciti (State of Denial, Move On e appunto Wish) e sarà pubblicato in partnership con SBÄM Records (worldwide), HFMN in Spagna e Infected Records in Portogallo. L’etichetta bresciana ha avviato i preorder sul proprio store, con ben 10 diversi bundles a disposizione. In merito al singolo, la band spiega: “Se poteste chiedere un desiderio prima di morire, quale sarebbe? Il nostro nuovo singolo, ‘Wish’, vi mette di fronte a questa domanda. Una canzone che sfida i generi: un’energia potente, rimbalzante e rockeggiante, avvolta in un involucro funk, ecco cosa volevamo fare. ‘Wish’ è un invito a studiare i nostri rimpianti e a esaminare la parte della vita di cui parliamo di meno: la sua fine. La canzone è, tuttavia, una testimonianza del fatto che possiamo trovarci ad affrontare un tema così introspettivo e viverlo ascoltando un brano orecchiabile e groovy”.

Oggi i Blowfuse sono una delle band punk rock più conosciute e attive del loro paese, la Spagna. La band, è stata fondata intorno al 2008 a Barcellona e ha iniziato a esibirsi con il nome Godfarts. Mentre si facevano conoscere come Godfarts, hanno pubblicato il loro primo album “Messed Up Minds” nel 2010. La band è stata rinominata Blowfuse nel 2013. Nello stesso anno hanno pubblicato “Into The Spiral”, registrato, prodotto e mixato da Darian Rundall, che ha lavorato anche con band come Pennywise, TSOL, Suicidal Tendencies e U.S. Bombs. Influenzati dalle ondate punk rock degli anni ’80 e ’90 e dallo stile di vita dello skateboard, i Blowfuse creano uno stile proprio, mescolando l’aggressività del punk hardcore, le melodie orecchiabili del punk rock anni ’90, i potenti riff del rock classico e i loro testi acidi e paranoici. Essendo così giovani, stanno vivendo uno dei loro momenti migliori, lavorando a nuovi progetti, andando in tour, girando i loro particolari video… E, naturalmente, impegnandosi totalmente in ciò che amavano, e amano ancora, la musica.
