Il nuovo lavoro esce dopo oltre cinquant’anni dall’uscita del primo LP “Dedicato a Frazz”. Composto da sei tracce inedite, cantate in italiano, caratterizzate da un sound moderno ma che si pone in continuità con l’album d’esordio.

Grazie alla determinazione del fondatore Paolo Faenza, intenzionato a portare avanti l’esperienza di reunion già condivisa dal 2014 con i compagni di una vita, in particolare Maurizio Zarrillo e Giampiero Artegiani, il nuovo lavoro dei Semiramis è stato inciso da una formazione rinnovata, composta da valenti musicisti provenienti dall’ambiente del progressive rock romano.
Nella formazione troviamo: Paolo Faenza – batteria, vibrafono; Ivo Mileto – basso; Emanuele Barco – chitarre elettriche; Marco Palma – chitarre acustiche; Giovanni Barco – voce; Daniele Sorrenti – tastiere, organi, synth, flauto traverso.
La fine non esiste” (BTF) si compone di sei tracce inedite, cantate in italiano, caratterizzate da un sound moderno ma che si pone comunque in continuità con l’album d’esordio. Sono presenti infatti tutti gli strumenti che caratterizzano il background dei Semiramis, come tastiere, moog, flauto, chitarre acustiche ed elettriche, vibrafono, che danno vita a composizioni di ampio respiro, supportate da arrangiamenti ricchi e vivaci, decisamente “Prog Rock”.
Questo nuovo lavoro, a differenza di “Dedicato a Frazz”, non è un concept album. I testi infatti non sono legati da un unico filo narrativo, ma ciascun brano racconta storie di differenti personaggi, reali e non. Musicalmente il disco è ricco di melodie tipiche Semiramis, nelle quali il progressive è sempre incalzante.

Fanno da cornice cambi ritmici e arrangiamenti che rasentano l’hard rock. La band ha voluto fare un omaggio a sé stessa facendo emergere il timbro Semiramis!
La fine non esiste” è un inno alla capacità di andare oltre, di superare i confini di ciò che è considerato possibile, normale, giusto. Una scintilla, geniale e folle allo stesso tempo, che permette all’individuo di fare un passo in avanti, piccolo o grande che sia. Un passo che aumenta la consapevolezza collettiva, utile ad affrontare i cambiamenti radicali di una società forsennata.
Superare i confini comporta un sacrificio, una rinuncia, uno sforzo che possono essere concepiti solo da chi guarda realmente dentro di sé, illuminando i mille universi che albergano dentro ciascuno di noi.
Disponibile in vinile arancione trasparente con copertina apribile, CD digipack e digitale.

IN QUEL SECONDO REGNO - Il brano nasce musicalmente dalla necessità di dare, fin da subito, un chiaro e netto cambio di sound rispetto al vecchio ‘’Dedicato a Frazz’’, con momenti hard rock misti alla famosa narrazione ‘’Dantesca’’ del primo canto del Purgatorio, affidata alla voce di Giampiero Artegiani, passando per le classiche atmosfere melodiche a timbro SEMIRAMIS.
CACCIATORE DI ANSIE - Con questo brano la band riparte con un pezzo molto articolato, passando dalla fusion al rock e dal melodico al classico, non facendo rimpiangere le sonorità tipiche SEMIRAMIS date da Eminent, Synth e vibrafono, ma con una chiave sonora moderna ed internazionale. Il testo parla dell’ansia, una problematica attuale che ognuno di Noi vive più o meno intensamente, e che cerca costantemente di risolvere. Il protagonista del brano è colui che vuole diventare il CACCIATORE delle proprie ansie per sconfiggerle.
DONNA DALLE ALI D’ACCIAIO - A differenza degli altri, questo brano è partito dal testo, che rende omaggio alla grande trasvolatrice americana degli anni ’30 Amelia Earhart la quale, nel tentativo di effettuare la traversata oceanica, finì tragicamente in mare col suo aereo Lockheed. Musicalmente si sono volute creare delle atmosfere che descrivessero i diversi stati d’animo di un amico che, nella speranza di vederla tornare, le scriveva una lettera sentita dal “tuo Caro Amico”.
NON CHIEDERE A UN DIO - Musicalmente nasce dall’esigenza di comunicare al pubblico la voglia di Frazz di tornare a vivere. Non c’è stata alcuna esitazione a riprendere atmosfere e melodie del vecchio album, prima su tutte l’intermezzo di chitarra acustica mista a melodie di basso e flauto traverso. All’interno del testo si è voluto far percepire il conflitto interiore del nuovo Frazz: ‘’per guarire bisogna morire?’’. A tal proposito la sua coscienza gli dirà che solo la Musica lo potrà salvare.
TENDA ROSSA - Anche in questo caso viene narrata la storia del trasvolatore italiano Umberto Nobile, che a bordo del suo imponente dirigibile ITALIA ‘’in quel lontano ’28’’ volendo ‘’cercare l’impossibile’’ precipitò sul pack del polo nord sopravvivendo solo con pochi uomini del suo equipaggio. A salvarlo la famosa TENDA ROSSA. Dovendo descrivere musicalmente gli stati emotivi dei personaggi, da angosciosi a tragici, da rassegnati a sollevati, si è scelto del puro PROG.
SUA MAESTÀ IL CUORE - Questo brano nasce da una ricerca interiore dell’autore, che vuol conoscere, dopo essere arrivato faticosamente al suo cospetto, le mille sfaccettature di Sua Maestà ‘’il CUORE’’. Lo attenderà una cruda verità che lo lascerà senza risposte. Musicalmente la fa da protagonista il romantico e sentito intermezzo di piano e voce.
Nell’ambito della musica Prog Rock, che continua a mantenere forte interesse da parte di una nutrita schiera di amatori che frequentano fiere del disco e concerti, si inserisce questo nuovo lavoro del gruppo SEMIRAMIS a 50 anni dall’esordio con “Dedicato a Frazz”, uscito nell’ottobre 1973 per l’etichetta Trident di Salvadori - Carrara. Nel gruppo storico dei SEMIRAMIS facevano parte MICHELE ZARRILLO e GIAMPIERO ARTEGIANI, anche quest’ultimo con una importante carriera da solista e autore di brani come "Perdere l’amore" vincitore del Festival di Sanremo 1988.
Ora, dopo aver ripreso da un decennio l’attività live, documentata con un album nel 2017, i Semiramis arrivano a pubblicare “La fine non esiste”, nuove canzoni e musica nello stile che li ha contraddisti fin dagli esordi. Melodie e cambi di stile tipici del prog e una forza espressiva che ci riporta agli albori di quello che è stato un fenomeno importante per la musica italiana e europea degli anni Settanta. Il fondatore storico, il batterista Paolo Faenza, ha raccolto attorno a sé un gruppo di musicisti appassionati del genere e insieme hanno calcato le scene arrivando a suonare in Giappone, paese molto ricettivo in merito al pop italiano dei Settanta.