Nuovo appuntamento con la segnalazione di alcune ultime novità discografiche: singoli, EP, album. Buona lettura.

le segnalazioni di oggi
ROYAL DIVISION - “BOMBE DELAY”
IDRA E MILA - “GIUNGLA DI CEMENTO”
MATTEO SAU - “QUANTO MI COSTA LA FELICITÀ”
TALUNI - “SCUSA”
VITTORIO POLI - “LA MAGGIORE ETÀ”

ROYAL DIVISION
“BOMBE DELAY”
I Royal Division tornano con il primo singolo in italiano, “Bombe Delay. Il brano si presenta come un potente grido di sdegno e di riluttanza in risposta ai conflitti recenti che hanno scosso il mondo. “Bombe Delay affronta il tema del disagio provocato dalle immagini di guerra e violenza che pervadono i media moderni. Il testo della canzone, sia pur in maniera figurata, descrive la sensazione di impotenza di fronte a tragedie così drammatiche e il tentativo di non abituarsi mai a tale visione devastante. Il singolo rappresenta la voce dei Royal Division che si rifiuta di rimanere in silenzio o di accettare passivamente la spettacolarizzazione della violenza da parte dei mezzi di comunicazione. Bombe Delay esprime così una ferma convinzione nella verità, anche quando questa è crudele e difficile da affrontare. Con la loro musica, i Royal Division si pongono come testimoni del disagio e della ribellione contro le ingiustizie del mondo contemporaneo. “Bombe Delay” è un invito alla riflessione e all’azione, un richiamo alla consapevolezza e alla resistenza di fronte alla violenza e all’ingiustizia.

I Royal Division sono una band indie/alt rock della provincia di Bergamo. Nel febbraio 2023 viene pubblicato il singolo “Destroyed”, accompagnato da un videoclip in stile action/crime thriller. Prosegue l’attività live, con partecipazioni al Rabadan Festival in Svizzera, all’Emergenza Live allo Slaughter Club di Paderno Dugnano (Milano) e al Revel Summer Festival di Treviglio (BG). A luglio pubblicano l’EP Hollywood, contenente quattro brani disponibili su tutte le piattaforme digitali e dal quale viene estratto l’omonimo singolo e nel marzo 2024 è il turno di “Bombe Delay”, singolo che segna la svolta in italiano. Oltre al già citato indie rock, brit pop ed elettronica new wave sono alcuni dei generi che influenzano maggiormente la composizione dei Royal Division. Riff graffianti e melodie accattivanti, unite in perfetta armonia con le voci sono il tratto distintivo di questa band.

IDRA E MILA 
“GIUNGLA DI CEMENTO”

Idra e Mila pubblicano, su tutte le piattaforme digitali, da giovedì 21 marzo 2024, il loro nuovo singolo GIUNGLA DI CEMENTO. A breve distanza dall’ultima release, “Lo Stesso Giorno”, pubblicata lo scorso 27 gennaio, il duo rap piemontese presenta un nuovo coinvolgente inedito. GIUNGLA DI CEMENTO” si presenta come un vero e proprio spaccato della realtà che circonda i due artisti sotto la lente della loro poetica ispirata e dall’attitudine conscious. Idra e Mila si alternano al microfono descrivendo il contesto di degrado che accomuna numerose aree metropolitane del Nord Italia, restituendo all’ascoltatore un interessante spunto di riflessione riguardo le conseguenze della dilagante deriva sociale e culturale sull’esistenza di ogni singolo individuo.Su un’accattivante produzione dalle tinte cupe, i due artisti cavalcano la ritmica del beat con versi di spessore che trasmettono, nitidamente, la loro mentalità temprata e la loro volontà di continuare a lottare per non soccombere ad un sentimento di totale disillusione per il futuro. Le strofe culminano, così, in un inciso che indaga a fondo la condizione umana, ritraendo l’espansione del conflitto nell’universo interiore di Idra e Mila e restituendo, fedelmente, la visione critica dei due artisti attraverso l’attitudine tagliente delle loro penne. GIUNGLA DI CEMENTO è, infine, un’imperdibile occasione, per tutti gli ascoltatori, di scoprire il talento dei due giovani liricisti piemontesi, una nuova interessante proposta nel panorama urban nazionale.

Idra e Mila, aka Alessandro Leonardi e Alessandro Milanesio, sono due giovani artisti italiani, classe 1998. Idra, originario di Palermo ma trasferitosi nella provincia di Cuneo all’età di 7 anni, è cresciuto immerso nella musica italiana degli anni ’80 fino a quella più recente influenzato da artisti come: Vasco Rossi, Ligabue, e Articolo 31. Fin da giovanissimo si appassiona al rap e all’hip hop, venendo influenzato, durante la sua adolescenza, da icone come Marracash e Noyz Narcos. Nel 2021, insieme all’amico Mila, ha dato vita al duo musicale “Idra e Mila”. Mila, nato a Bra, nella provincia di Cuneo, ha sviluppato la sua passione per la musica grazie al fratello maggiore. Dopo un periodo dedicato alle   influenze rock e metal, si avvicina all’hip hop trovando ispirazione in artisti come: Club Dogo e Fabri Fibra. In breve, il rap diviene la sua vocazione portandolo a stringere un sodalizio artistico con Idra. Attraverso questa unione, i due artisti creano un progetto che rappresenta e che si rivolge alla loro generazione. La formazione ha all’attivo due mixtape, tra le release più recenti del duo ricordiamo: “Per Davvero” e “Lo Stesso Giorno” in collaborazione con l’iconico producer torinese  DJ FEDE.

MATTEO SAU
“QUANTO MI COSTA LA FELICITÀ”
È uscito il 21 marzo su tutte le piattaforme digitali e a breve su supporto fisico, per l’etichetta La Stanza Nascosta Records, “Quanto mi costa la felicità”, secondo lavoro in studio del cantautore Matteo Sau. Sau firma testi e musiche, avvalendosi, per gli arrangiamenti, dell’apporto del musicista e produttore Salvatore Papotto. “Dieci racconti, dieci microstorieracconta Sauaccomunate dalla ricerca della felicità, dalla consapevolezza che questa ricerca non è mai regolare, non ha un inizio e una fine, ma è un camminare, o correre, attraverso la quotidianità. Il disco raccoglie piccoli frammenti, stringe il fuoco su un momento particolare in cui i protagonisti si chiedono quale sia il prezzo della loro felicità e quando sia possibile percepirla. I brani viaggiano nei luoghi e nel tempo senza un ordine preciso, perché la felicità non è tangibile, ma si infila negli stati d’animo dei protagonisti. La corsa alla felicità è condivisione, ma anche egoismo, rassegnazione e abitudine. Il disco è il luogo in cui questi personaggi arrivano, annunciati da una musica come succedeva con le compagnie d’arte che giravano i paesi. Arrivano, raccontano la loro storia e poi, accompagnati dalla stessa musica che li ha accolti, vanno via a cercare altri luoghi”. Matteo Sau, con “Quanto mi costa la felicità” orchestra una ricerca esistenziale, una ricognizione e un’osservazione psicologica sotto forma di commedia umana itinerante. Nella coincidenza di intro e outro- un quasi folk crepuscolare, scandito dall’andamento litanico e dolente della fisarmonica, accompagnata dal basso e dal charleston suonato con le spazzole- il cammino si fa circolare, in una perfetta RingKomposition sonora. Sau estrae dal suo cilindro una parata autarchica di personaggi, ne disegna per lampi intuitivi e folgorazioni aforismatiche le architetture emotive. L’ordito sonoro, che spazia dal rock alla milonga, dal tango al valzer, passando per il blues, è cucito su misura dei microcosmi umani tratteggiati; storie minime per una narrazione universale. Un disco corale, che si snoda in purezza, filtrato da uno sguardo contemplativo e mai sentenziante o artefatto.

Matteo Sau è nato, vive e lavora a Cagliari. Ha collaborato con numerosi musicisti in progetti che spaziano dalla musica popolare a quella del Sud America. Ha lavorato con scrittori e attori per portare in scena reading-concerto e spettacoli teatrali, di cui ha curato le parti musicali sia attraverso la composizione di brani originali sia mediante la rilettura di brani già editi. Ha partecipato a progetti di promozione culturale e preso parte a festival quali il Marina Cafè Noir e Cuncambias. Ha collaborato con scrittori come Francesco Abate, Daniele Biacchessi, Leonardo Padura Fuentes, Stefano Tassinari e Maurizio De Giovanni. È autore dei testi e dei brani musicali dello spettacolo teatrale La stanza di Michelangelo (2023). Ha all’attivo l’album Qualche giorno dopo la luna (Prodotto da Stefano Guzzetti e pubblicato da Caracò nel 2015). Il disco, all’interno del quale è contenuta anche una rielaborazione del brano Ho visto anche degli zingari felici, di Claudio Lolli, ha come tema portante il tempo e la sua percezione. Attimi che diventano infiniti e lunghissimi periodi che si possono riportare a brevi fotogrammi. 

TALUNI
SCUSA”
Scusa” è il nuovo singolo di Taluni. Il brano indie/pop ha un carattere molto forte e deciso, l’arrangiamento è moderno e fresco ed il testo molto profondo lascia spazio a molte riflessioni. “Ho scelto l’indie, anche se abbastanza pop, poiché è il genere così detto del popolo o del cantautore, quello che ti racconta una storia, per questo ho molte influenze, da De Andrè a Gazzelle passando a Califano per arrivare a De Gregori tutto con stile più dei giorni nostri ma con tematiche sempre forti”: queste le parole dell’autore che riversa tutte le sue emozioni in questo brano che lascia un retrogusto amaro. “Scusa” infatti è un pezzo dalla forte connotazione sociale che riguarda la tematica del bullismo tra gli adolescenti e non: “Nasce da un sentimento di incomprensione, la canzone parla di due fratelli: il più piccolo va da quello più grande per confidargli che viene bullizzato a scuola, il fratello più grande però non comprende appieno la situazione rispondendo in maniera superficiale – dichiara Taluni sulla composizione del suo ultimo brano – Il fratellino non sentendosi compreso, decide di compiere il gesto estremo…–Scusa- adesso non può più bastare”. L’autore, molto giovane, ha grande coraggio ad esprimere le sue emozioni attraverso la musica, portando in luce una tematica sociale che spesso oggi viene ancora sottovalutata ma che in età giovanile è molto diffusa e che può portare conseguenze anche in età adulta. Il brano è stato prodotto da “Carletto” che si affianca a Taluni nella realizzazione della canzone: “Lo scorso anno ho conosciuto Carletto (Carlo Napoli) ovvero il mio produttore nonchè parte integrante del progetto — Taluni -, alla fine le canzoni le scriviamo sempre in simbiosi, da lì è nata –Scusa- , avevo dato tre note a Carlo e lui ha composto la musica e, con il mio testo abbiamo provato a trasmettere queste sensazioni”. In conclusione

“Scusa” è un brano lucido e concreto che ha voglia di dare voce a tutti quei ragazzi e ragazze che hanno un mondo dentro di loro ma che a volte non riescono ad esprimerlo specialmente con i “grandi” che presi dalla vita quotidiana non riescono spesso a percepire i messaggi che i ragazzi gli presentano. Ancora una volta, la musica diventa la rappresentazione dell’animo umano e delle sue emozioni, riuscendo a comunicare ciò che a parole a volte è impossibile esprimere.
Taluni è un’artista emergente classe 2006. Il suo percorso musicale è cominciato quando, nel maggio del 2023 ha pubblicato il suo primo inedito “Invisibile”. Ha proseguito per diversi mesi producendo le canzoni da autodidatta sin quando, con “Scusa” è cominciato il salto di qualità insieme al produttore ed amico Carlo Napoli (Carletto). Taluni è un cantante indie pop, amante della vita di tutti i giorni nella sua bellezza ed anche malinconia. Taluni è essere uno dei TANTI

VITTORIO POLI
“LA MAGGIORE ETÀ”
la maggiore età” è il nuovo brano di Vittorio Poli: giovanissimo cantautore napoletano classe 2000. Il brano sarà disponibile a partire da venerdì 22 marzo con Artist First su tutte le piattaforme digitali. Racconta Vittorio Poli sul nuovo singolo: “la maggiore età”: “Qualche anno fa ero un ‘Le responsabilità mi spaventano, per questo ho deciso di cantarle come avrei fatto da bambino.
Ci vuole la maggiore età per amministrare tutto il bene che tu mi puoi dare”. La produzione in cassa dritta e i diversi elementi acustici richiamano sonorità elettro-pop – it pop. Lo stile di scrittura strizza invece l’occhio al cantautorato dei 90’-00’, risultando comunque fresco e catchy; Vittorio Poliriesce così a trattare con gioia e leggerezza il delicato tema della maturità personale. Il brano è una celebrazione della bellezza delle cose semplici, sono le avventure della quotidianità di uno studente, spensierato e creativo, da cantare come un mantra contro il cattivo umore. Un talismano porta fortuna per tenere lontano le ansie della vita adulta.

Vittorio Poli in realtà si chiama Vittorio Coppola ed è nato il 14/08/2000 e come ci tiene a sottolineare spesso, ha i capelli “ricci ricci”. A Vittorio piace descriversi così: “Sono nato a Napoli. Mi piace la musica. Mi innamoro troppo spesso”. Vittorio Poli inizia a suonare la chitarra a 12 anni perché ha un sogno: diventare come Angus Young degli AC/DC; scrive i primi brani influenzato dal cantautorato italiano e sperimentando con il sound mediterraneo di Napoli accompagnato sempre dalla sua inseparabile chitarra. Le sue canzoni raccontano spesso di amore, passione per le cose semplici, con la spensieratezza di chi è cresciuto guardando il mare ogni giorno e non vuole diventare grande, perché “vent’anni già so assai”.