Nella giornata del 1° aprile il gruppo artistico ha rievocato i riti dedicati a Venere Verticordia indossando abiti ispirati all’Antica Roma. La celebrazione è iniziata a Tuoro sul Trasimeno per proseguire in altre località uniche del cuore verde d’Italia.

Una Pasqua dedicata alla visita in Umbria per Sophie Lamour che anche quest’anno per il 1 aprile, data che segna la celebrazione di Veneralia – i riti dedicati a Venere Verticordia nell’antichità -, ha dedicato una performance suggestiva in luoghi unici del cuore verde d’Italia.
In compagnia di DaruMa Photo e del Mermaid Project, gruppo artistico formato da Deborah Carelli, Alessandra Politi, Lorena Scarsi, Barbara Castellano, Nilda Ardito, Sabrina Flaccavento, Patrizia Mostacci e Denise Gorla, la celebrazione è iniziata a Tuoro sul Trasimeno.
Qui precisamente a Campo del Sole, un imponente museo open-air formato da 29 colonne ideato dal noto artista Pietro Cascella a Punta Navaccia con una vista straordinaria sul Lago. Un luogo simbolico di armonia e incontro tra diversità senza mura o barriere come una Stonehenge del nostro tempo.
Indossando abiti ispirati all’Antica Roma, ogni attrice ha salutato il sorgere del sole ammirando le colonne simboliche, il Trasimeno, le sue creature e le sue isole preziose per un messaggio di pace e amore in connessione con gli elementi della natura.

Il viaggio è proseguito passando per Castiglione del Lago, meta nel cuore di Sophie in cui anni fà fece una performance dedicata alla figura della Sirena Agilla per grandi e piccini, facendosi messaggera di un appello al rispetto verso l’ambiente acquatico.
Il gruppo ha potuto ammirare la bellezza di uno dei borghi più belli d’Italia visitando infine la Chiesa di Santa Maria Maddalena con le sue opere sublimi dedicate alla Madonna.

Al sorgere del sole del 1° aprile Sophie insieme al Mermaid Project con la presenza continua di DaruMa Photo come reporter dell’evento, hanno celebrato come da tradizione “Veneralia” con l’arrivo delle opere di Tempus Fugit. Adriano Massettini noto artista di argilla e cellulosa, conosciuto anche come lo street artist di viale Faina di Perugia, che per l’occasione ha plasmato delle Veneri.
Sculture femminili e gusci di conchiglie, sono state svelate dopo una suggestiva sfilata con i cimbali, danze antiche con ventagli di seta dei colori dell’acqua e la lettura dell’Inno a Venere di Tito Lucrezio Caro tratto dal De rerum natura, in latino con la voce di Sophie e in italiano con la voce di Deborah.
Per questo evento è stata selezionata una location speciale in una cornice da sogno in cui ancora si respira l’aria delle colline umbre: tersa, pulita, profumata di sapori che sanno di storia.

Il Relais San Clemente, scelto da Sophie per la vicinanza al Tevere, è un luogo pieno di storia: dal sito si apprende l’origine antica “…Le prime tracce del Relais San Clemente risalgono alla sua Chiesa e sono state rinvenute in una Bolla Pontificia di Papa Gregorio VI dell’anno 1045 che così la definiva ‘Ripa fluminis positam cum omnibus earum pertinentis et adiacentis’ (posta alla riva del fiume Tevere con tutti i suoi terreni e costruzioni)…Si narra, inoltre, di visite di personaggi illustri, come quella dell’Imperatore Enrico III di Germania, che si recò nel 1046 in Italia, invitato dalla nobiltà romana a dirimere la questione relativa al soglio pontificio, conteso tra Silvestro III, Gregorio VI e Benedetto IX…”

Un’esperienza arricchita poi dalla visita a Perugia sulle tracce di una donna straordinaria: Luisa Spagnoli, un esempio di intelligenza e capacità imprenditoriali fuori dal comune antesignana delle donne libere e indipendenti di oggi.
Sophie in conclusione sul suo rapporto con questa terra: “L’Umbria ha un posto speciale nel mio cuore: qui sento il ritmo del tempo con la lentezza di un nuovo e immutato umanesimo immerso nella natura: qui si trova il tempo per incontrarsi, guardarsi negli occhi, condividere una torta al testo, sorseggiando un bicchiere di rosso, e gustando un bacio fondente mentre di ammirano i campanili disperdersi in un mare verde. Per me tornare, è ritrovare queste sensazioni uniche che spero di comunicare ad altre persone”.





















