Recensione di una storia avvincente capace di mettere insieme una serie di elementi, e regalare attraverso un linguaggio semplice e coinvolgente, una storia ad alta tensione, dove cattive amicizie, radici, sangue e denaro si mescolano insieme.
“Nessuno si farà male”
di Valeria Valcavi Ossoinack
Genere: Romanzo (crimine)
Numero di pagine: 210
Anno di pubblicazione: 2024
Jean è poco più che un bambino, quando ritrova chiusa in un cassetto una pistola Walther PPK appartenente a suo padre. Quell’incontro stridente con l’infanzia, sembrerà decretare in qualche maniera la strada definitiva che Jean Moreau imboccherà anche in futuro, ormai grande. Un romanzo, “Nessuno si farà male” capace di inglobare nelle sue pagine una diversificazione di tematiche importanti: violenza domestica, l’oppressione delle apparenze, la delusione familiare, la componente crime. Questo e molto altro nel quinto romanzo di Valeria Valcavi Ossoinack.

Due gli elementi che decretano l’inizio e la fine del romanzo della Ossoinack: il ritrovamento di una pistola, e un fiume di sangue. Questo il trampolino di lancio e la fine di un testo coinvolgente e moderno. È l’elemento crime a farla da padrone, in un testo dove il protagonista, Jean Moreau è l’espediente attraverso il quale indagare la falsità della borghesia e l’adrenalina di numerosi colpi a danno delle gioiellerie più influenti della città.
Una Parigi bella da morire, quella raccontata dall’autrice, ma che al tempo stesso detiene numerosi punti d’ombra. Primo fra tutti il degrado della Banlieau, dove Renè e Omar, amici e colleghi di Jean, sono nati e cresciuti. Male e bene si mescolano insieme, attraverso una linea di demarcazione che perde la sua efficacia, se dibattuta tra le mura di una borghesia falsa e tendenziosa.
Tre i colpi riusciti: la rapina di Orlèans, quella ai danni di Bonet e Girard e quella a Reins. Alle spalle della riuscita una banda ben assortita. Oltre Jean, Omar e Renè, vi sarà infatti Simon, mente della banda.
I “figli privilegiati” di fatto si scontreranno con il male della società, la voglia di cambiare strada, trovare il proprio sé stesso. Una serie di segreti, che si scontrerà pagina dopo pagina con un fiume di sangue.
Se il titolo, infatti, afferma “nessuno si farà male”, mantra che il protagonista Jean ripete ad ogni rapina, il sangue sarà un elemento dirompente, capace di decretare la fine “di un sogno leggero” e l’inizio di un mondo criminale, dove si diventa tutto di colpo grandi.
Una storia avvincente quella della Ossoinack, capace di mettere insieme una serie di elementi, e regalare attraverso un linguaggio semplice e coinvolgente, una storia ad alta tensione, dove cattive amicizie, radici, sangue e denaro si mescolano insieme.
Un romanzo che parte con una Whalter PPK nascosta in un cassetto, e finisce con un corpo riverso sul pavimento, pronto a morire per farsi giustizia e rimettere insieme i pezzi di una storia che non ha mai funzionato per davvero.
