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Un articolo del prestigioso quotidiano online francese (il più letto in Francia con 24.5 milioni di visitatori unici mensili) uscito mercoledì 12 giugno, a firma Jean Tiffon, racconta la nuova Rimini con il Parco del Mare, le testimonianze del passato romano e rinascimentale del centro storico e la magia del Fellini Museum – Tiffon è stato ospite di un educational tour di Apt Servizi Emilia-Romagna, con la collaborazione del Comune di Rimini, alla scoperta della città tra il 16 e il 19 maggio scorsi.

schermata Le Figaro

Da regina del turismo balneare a località ricca di storia e cultura, rispettosa dell’ambiente e consapevole del cambiamento climatico. Come a dire: oltre la spiaggia c’è di più.
È la metamoforsi di Rimini raccontata dal reporter Jean Tiffon sull’edizione online de Le Figaro, il quotidiano online francese più letto (24,5 milioni di visitatori unici mensili). Tiffon è stato ospite, dal 16 al 19 maggio scorsi, di un educational tour alla scoperta della città coordinato da Apt Servizi Emilia-Romagna, con la collaborazione del Comune di Rimini.
«Grazie al dinamismo della città e al suo doppio volto di storica località di mare e città d’arte,  espressione della Grande Bellezza italiana e della Dolce Vita -sottolinea l’Assessore Regionale al Turismo Andrea Corsininon stupiscono le parole di apprezzamento per Rimini del primo quotidiano online di Francia, paese che da sempre ha in grandissima considerazione la cultura e il turismo. Il lavoro per la riqualificazione dei waterfront che abbiamo avviato a fine 2019 si è concretizzato e fa parlare di noi anche oltre le frontiere nazionali».

Domus del chirurgo – immagine dal sito del Comune di Riimini

“Rimini ha molto altro da offrire oltre ai suoi 15 km di sabbia finissima”, esordisce il giornalista nell’articolo, per poi passare ad un dettagliato racconto dello sviluppo della località, una delle pioniere del turismo balneare transalpino, dalla Belle Epòque balneare avviata nel 1843 fino al turismo di massa del Dopoguerra, passando per l’apertura dello storico Grand Hotel, simbolo felliniano per antonomasia.

Ponte di Tiberio – foto VisitRomagna

L’eclettismo architettonico del lungomare riminese -prosegue l’articolo- racconta meravigliosamente queste diverse epoche: residenze in mattoni, palazzi liberty, ville moderniste, bar geometrici di hotel o stabilimenti appariscenti con l’aspetto di casinò… Un delizioso catalogo di stili!”.

Tempio Malatestiano – immagine dal sito del Comune di Rimini

Proprio il Lungomare è il simbolo del nuovo corso della località, a cui, sottolinea Tiffon, “l’attuale sindaco, Jamil Sadegholvaad, sta lavorando con vigore e determinazione”, con gli interventi di pedonalizzazione che hanno “bandito le auto” dalla sabbia, creando nuove aree fitness e 15 km di pista ciclabile del nuovo Parco del Mare. “E la bici è il simbolo di questo cambiamento, testimoniato anche dall’arrivo a fine giugno della prima tappa del Tour de France”. Lasciato il mare alle spalle, basta spostarsi nel centro storico per respirare la magnificenza del passato romano -e rinascimentale- della città, con il Ponte di Tiberio, l’Arco d’Augusto, la Domus del Chirurgo e il Tempio Malatestiano e Piazza Cavour con i Palazzi Del Podestà e Garampi, tutti raccontati in dettaglio nell’articolo.

Federico Fellini – immagine dal sito del Comune di Riimini

Per scoprire altri capolavori -suggerisce Tiffon- dirigetevi al Museo di Rimini, che contiene un affascinante Giudizio Universale di Giovanni da Rimini, ma anche una vibrante Pietà di Giovanni Bellini”. Infine, come parlare di Rimini senza evocare il ricordo del grande cineasta Federico Fellini? Il reporter francese definisce “una scenografia tanto riuscita quanto folle” l’allestimento che a Castel Sismondo, una delle sedi del Fellini Museum, rende omaggio al Maestro Riminese tra “foto e filmati, splendidi costumi e il suo Libro dei miei sogni”. Tappa quindi alla Palazzina del Fulgor, altra sede del Museum, poi “la passeggiata Felliniana termina a Borgo San Giuliano, ex quartiere di pescatori dove furono dipinti numerosi affreschi ispirati ai suoi film”.