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A Chiusa, il cuore geografico dell’Alto Adige, e nei suoi dintorni, in estate c’è tutto quello che serve per vivere una vacanza completa: paesaggi spettacolari, antichi borghi, ottimo cibo, tanta natura, arte, tradizioni. Il plus? Le escursioni negli alpeggi e le golose merende tipiche in quota.

Un’estate d’eccellenza tra le montagne di Chiusa e dei suoi dintorni (Barbiano, Velturno e Villandro) significa tanta natura, paesaggi spettacolari, borghi antichi, ottimo cibo, arte, tradizioni.
E la possibilità di fare infinite escursioni negli splendidi alpeggi che costellano la zona.
Un vero e proprio paradiso per gli escursionisti, non si può che definire così.

Del resto, cosa c’è di più bello che trascorrere un’estate all’alpe, tra piacevoli passeggiate su prati dolci, concedendosi una pausa golosa in una malga accarezzata dal sole, circondati da panorami meravigliosi e da aria purissima?

Il territorio di Chiusa e i suoi dintorni, vero cuore dell’Alto Adige – Südtirol, grazie alla sua posizione strategica e centrale, è la località perfetta per vivere la montagna estiva in tutte le sfumature possibili, oltre che punto di partenza ideale per esplorare le bellezze dell’Alto Adige.

Pendii morbidi e soleggiati, punteggiati di vigneti e castagneti, boschi di larici e pascoli alpini, che caratterizzano i dintorni di Chiusa, rappresentano uno stimolo a programmare  piacevoli passeggiate e meditazioni nel verde, in particolare nei meravigliosi alpeggi del suo territorio.

Alpe di Villandro

A sud, a poca distanza dall’omonimo paese sorge l’Alpe di Villandro (Villanderer Alm), uno degli alpeggi più grandi e più belli d’Europa e il secondo più grande dell’Alto Adige, che delimita con il Corno del Renon il paradiso escursionistico su uno dei versanti della valle: si estende ai piedi del Monte Villandro, la cima più meridionale della cresta orientale delle Alpi Sarentine.

Questo verde altopiano è una delle zone più ricche di sentieri, tutti ben segnalati e situati tra i 1.700 e i 2.500 metri d’altezza, con vista panoramica sulle Dolomiti occidentali: si vede lo Sciliar, il Gruppo delle Odle, il Gruppo del Sella, l’Alpe di Siusi, le Alpi della Zillertal.
Un percorso composto da un fitto reticolo di cammini e rifugi adatti a tutta la famiglia, che si snoda tra prati alpini, pascoli, laghetti, ruscelli e costellato da pittoresche baite e chiesette.
Molto apprezzato è anche il Sentiero Pino Mugo: non manca una distilleria dove è possibile testare e acquistare le essenze dall’aroma intenso e dagli effetti benefici.

A nord, la valle è delimitata dalle Alpi di Lazfons e dal lago Rodella con l’omonimo rifugio, affacciato direttamente sul lago, dove è consigliato fare una pausa per una merenda tipica a base di speck e formaggi.
Sul versante opposto, oltre l’abitato di Laion, si elevano bizzarre le prime formazioni dolomitiche, regalando all’escursione quel pizzico di avventura in più.
Il lago Rodella, che si trova a 2.250 m sull’Alpe di Velturno, è una tappa imperdibile nei mesi estivi: regala un panorama montano impressionante, tranquillità e silenzio, per isolarsi e staccare completamente dal trambusto e dallo stress della città.

Secondo un’antica leggenda, una ruota d’aratro sprofondata nel lago di Valdurna, a circa tre ore di distanza dal Rodella, riaffiorò in seguito proprio in questo lago.
Magia? Si dice che il lago di montagna sia collegato sottoterra con il lago di Durnholz e più avanti con il Mar Mediterraneo e si ritiene che fosse in origine un cratere vulcanico.

COME SI RAGGIUNGE CHIUSA
La città degli artisti appartiene al circuito dei “Borghi più Belli d’Italia” ed è situata nel cuore dell’Alto Adige – Südtirol, da sempre regione di piaceri e di sapori fuori dalle rotte classiche.
Facile da raggiungere, Chiusa è situata a pochi chilometri dall’autostrada del Brennero, in Valle Isarco, a una decina di chilometri da Bressanone.
Il territorio comunale comprende le frazioni di Verdignes-Pardello e Lazfons, che si trovano su un’altura a ovest di Chiusa, e Gudon, sul lato opposto, all’ingresso della Val di Funes.
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