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Stasera, 16 ottobre, il programma torna con una puntata inedita girata in Italia. La serie ogni mercoledì alle 21,00. Nei nuovi episodi, i fratelli Lagina cercheranno di scoprire una volta per tutte il famoso tesoro ma, mentre continuano ad essere portate alla luce straordinarie scoperte sull’isola di Oak, la ricerca li porta oltreoceano.

C’è un’isola, nel Nord Atlantico, dove molti amanti del mistero sono alla ricerca di un incredibile tesoro da oltre 200 anni. OAK ISLAND E IL TESORO MALEDETTO, la serie mystery per eccellenzagiunta all’undicesima stagione, è in arrivo in esclusiva dal 16 ottobre su HISTORY Channel ogni mercoledì alle 21.00.
I fratelli Marty e Rick Lagina hanno composto un team di esperti con il quale, dal 2006, stanno conducendo una campagna di scavi sull’isola, dove si narra che sia nascosta una favolosa fortuna, la cui ricerca ha coinvolto diversi cacciatori di tesori e anche, nel 1909, il futuro presidente degli Stati Uniti d’America Franklin Delano Roosevelt.
Nei nuovi episodi, i fratelli Lagina cercheranno di scoprire una volta per tutte il famoso tesoro ma, mentre continuano ad essere portate alla luce straordinarie scoperte sull’isola di Oak, la ricerca li porta oltreoceano, verso molteplici destinazioni europee e nordamericane dove troveranno prove secondo cui l’ordine medievale dei Cavalieri Templari potrebbe essere collegato alla caccia al tesoro più longeva del mondo.

Castello di Bianzano

In Italia, Rick e Marty vengono guidati attraverso gli antichi corridoi di un monastero del XII secolo a Morimondo, nei pressi di Milano, e nel castello di Bianzano (Bergamo) dal professor Adriano Gaspani, esperto di archeoastronomia, e dal suo collega Emiliano Sacchetti. Durante il tour, alla squadra vengono mostrati vari simboli templari, sorprendentemente simili a quelli trovati su Oak Island, suggerendo una connessione più profonda tra i due siti: secondo il professor Gaspani, infatti, questi simboli riflettono la conoscenza dell’astronomia che i Templari potrebbero aver acquisito da tali abbazie europee per utilizzarla in costruzioni simili alla Croce di Nolan, l’oggetto megalitico che si erge come una grande figura geometrica sotto il cielo aperto.