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Il prossimo 1° novembre si celebra la giornata mondiale della cucina vegana: in terra nipponica esiste una tradizione culinaria chiamata shojin ryori radicata ai principi del Buddismo zen che si basa su una alimentazione puramente vegetale.

Come celebrare il World Vegan Day il prossimo 1° novembre? O più semplicemente, come avvicinarsi alla cucina vegana? Anche se quella giapponese non è la prima a cui si pensa, la cucina vegana del Paese offre un’esperienza sensoriale unica, capace di incantare anche i palati più esigenti.
Forse non tutti sanno che in Giappone esiste una tradizione culinaria chiamata shojin ryori, profondamente radicata ai principi del Buddismo zen, che si traduce in un’alimentazione puramente vegetale, in linea con il precetto buddista della non-violenza e del rispetto per tutte le forme di vita.

Questa tradizione, ancora oggi osservata nei monasteri buddisti, prevede il consumo di ingredienti di origine esclusivamente vegetale e rigorosamente a km 0, perciò con prodotti di stagione e senza sprechi.
In generale, i piatti della tradizione buddista si possono provare soprattutto negli shukubo (gli alloggi vicino ai templi) o in alcuni ristoranti sparsi tra Tokyo e Kyoto.
Piatti come il sushi di verdure, il ramen con brodo vegetale, il dashi vegano, la tempura di verdura o la zuppa di miso mettono in luce la purezza e la semplicità degli ingredienti, esaltando sapori naturali e genuini.

Alghe, tofu, miso e verdure di stagione si combinano per creare piatti ricchi di gusto e nutrienti, senza l’uso di prodotti di origine animale.
Ma non è solo nei ristoranti di cucina shojin ryori che si possono provare piatti senza ingredienti di origine animale; nelle grandi città, infatti, la cucina vegana si sta diffondendo sempre di più, con un aumento dei ristoranti che espongono l’adesivo di approvazione rilasciato dalla Japan Vegan Society, segno che hanno soddisfatto tutti i requisiti per entrare in queste liste.

Allo stesso modo aumentano anche il numero di chef che cercano di ricreare ricette tradizionali utilizzando ingredienti vegani.
Numerose sono le ricette vegan friendly, come la zaru soba (i noodles di grano saraceno bolliti e raffreddati) o il curry giapponese, nella sua variante veg; per un veloce spuntino invece i konbini (i minimarket giapponesi) offrono un’ampia scelta di snack vegani, a partire dagli onigiri – le celebri polpette di riso ripiene.
Per maggiori informazioni: Japan Travel
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