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Il sequel torna, dopo tre anni, su Netflix dal 26 dicembre. A Lucca bagno di fan per il creatore e regista della serie e per gli attori protagonisti. A metà del 2025 arriverà la terza serie.

Dal 26 dicembre in contemporanea mondiale torna su Netflix il sequel della serie sudcoreana Squid Game.
Bagno di fan al Lucca Comics & Games 2024 per Hwang Dong-hyuk, il creatore e regista di Squid Game, la serie coreana che ha conquistato sei Emmy tra cui appunto la miglior regia.
Insieme a lui, presso il prestigioso Teatro del Giglio, gli attori protagonisti Lee Jung-jae, interprete del player numero 456 e Wi Ha-Jun, il detective infiltrato con il numero 29, alla ricerca del fratello, che hanno tenuto una conferenza per presentare questo atteso secondo capitolo.

La serie dei record torna dopo tre anni, periodo in cui oltre alle riprese della seconda stagione è stata girata anche la terza, che arriverà a metà 2025.
Ad entusiasmare Lucca, anche il tributo al compositore Giacomo Puccini, di cui ricorre il centenario dalla morte, con un tributo speciale all’interno della nuova serie.
Due le canzoni che faranno parte della colonna sonora, una proprio tratta da Nessun dorma nel primo episodio e Con te Partirò di Andrea Bocelli.
I giochi mortali che animeranno Squid Game 2 saranno ancora più spettacolari; torneranno le stanze con nuovi sfondi, le scale escheriane, il dormitorio e nuove location.

Se la prima serie si chiudeva con l’immagine della chioma rosso fuoco del giocatore 456, unico sopravvissuto, lasciando interrogativi sul suo possibile significato, la seconda ci catapulta nella storia tre anni dopo la fine del gioco mortale trovando il protagonista Gi-hun ossessionato dalla ricerca del reclutatore (Gong Yoo) e il detective Jun-ho di trovare un modo per far cessare il gioco oltre al fratello scomparso.
E tornando sul tormentone del colore dei capelli, è Lee Jung-jae a spiegare: “In verità non avevo mai chiesto in fase di lavorazione il significato del colore dei capelli. Poi hanno cominciato a chiedermelo e mi sono reso conto che le persone lo notavano. Per me è semplicemente il segnale di qualcosa di nuovo il simbolo del coraggio“.

Il regista ha poi aggiunto di essersi ispirato al suo manga preferito Slam Dunk.
L’idea era di simboleggiare che in quel momento Gi-hun non era più un personaggio normale e che da quel momento non sarebbe stato più possibile tornare indietro.
Il personaggio di Gi-hun infatti a seguito della passata esperienza dimostrerà una crescita fuori dal recinto del gioco, per poi ritornarvi con una maggiore consapevolezza e aiutare a fermare tutto.
Il successo di Squid Game che ha raggiunto il posto #1 nella Top 10 di 94 Paesi, che ha contribuito al crescendo della richiesta di k-drama sulla piattaforma Netflix, è legato a una originale narrazione di denuncia del capitalismo che mette in evidenza la disumanizzazione dell’individuo che combatte si per la sopravvivenza, quanto per il denaro.

Una rappresentazione della spietata competitività, che permea la società coreana che attraverso la pressione sociale spinge i personaggi a sfidarsi e tradirsi attraverso l’innocenza di giochi per bambini che possono trasformarsi in trappole mortali. Il tutto animato da un’estetica accattivante di colori e motivetti incalzanti.
I protagonisti della serie hanno infine salutato il pubblico in Piazza San Michele, dove li attendevano oltre 8000 persone.
Durante la presentazione sono state allestite diverse aree per immergersi nel mondo di Squid Game: dalla ormai iconica bambola Young-Hee installata a Piazza San Michele, fino al padiglione con lo store esclusivo di merchandise creato esclusivamente per LC&G 2024, in Piazza Anfiteatro dove i fan possono immedesimarsi completamente nella serie.

Tra le serie coreane targate Netflix è molto bella anche quest’altra: https://wwayne.wordpress.com/2023/04/02/io-e-linda/. L’hai vista?
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Di K-drama interessanti ce ne sono veramente tanti e di ogni genere, ma Squid Game è sicuramente quello che è arrivato al grande pubblico. Venticinque e Ventuno non l’ho ancora visto, ma ho sentito pareri contrastanti..
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Dai commenti entusiasti a quelli che hanno contestato la lentezza o il finale, ma ci sta sono gusti soggettivi!
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