Tempo di lettura: minuti – parole

Analizzato lo studio pubblicato su Diabetes Care sull’impatto dello stigma sulle persone con diabete e gli effetti negativi sul benessere psicologico e comportamentale. L’azienda Theras ha riproposto anche quest’anno la campagna di affissioni su quindici città e una landing in cui ciascuno può inserire un falso mito e condividerla. Forte la collaborazione con creator e influencer, tra cui l’ex calciatore Ambrosini, papà di un bimbo con diabete.

Abbiamo posto tre domande a Riccardo CandidoPresidente Associazione Medici Diabetologi (AMD)

Come è possibile che i pregiudizi possano incidere sulla gestione del diabete?
dott. Riccardo Candido

Oggi il problema non è solo la malattia, ma i pregiudizi che la circondano e credere che chi ha il diabete debba limitarsi e condurre una vita diversa rispetto agli altri è un errore dannoso. Le ricerche ci mostrano chiaramente che lo stigma può portare ad un controllo non adeguato dei livelli di glicemia, a disordini alimentari e a un peggioramento della qualità della vita. Sono conseguenze che possiamo e dobbiamo prevenire, diffondendo una corretta informazione. I pregiudizi è il primo passo per migliorare la consapevolezza e la comprensione di una condizione che riguarda milioni di persone in tutto il mondo”.

Gestire al meglio il diabete significa evitare complicanze. Quali sono i suoi suggerimenti?

Grazie alle attuali conoscenze e ai progressi nella gestione della malattia, molte di queste credenze non solo sono false, ma rischiano anche di peggiorare il benessere psicologico e la qualità di vita delle persone che convivono con questa condizione. È fondamentale che la popolazione capisca che il diabete non impedisce di condurre una vita piena e sana e di coltivare i propri sogni. Con una dieta equilibrata, il supporto della tecnologia e un’adeguata gestione della terapia, le persone con diabete possono evitare complicanze gravi e godere di una buona qualità di vita. La tecnologia oggi ci offre strumenti avanzati per monitorare e gestire il diabete in modo discreto ed efficace, permettendo alle persone di vivere senza compromessi“.

La campagna sui falsi miti di Theras, ironizza su alcuni pregiudizi. . Eccone un piccolo esempio: dottor Candido come li commenta?

Chi ha il diabete non può mangiare dolci.  
È falso perché le persone con diabete possono mangiare dolci, gestendo carboidrati e insulina.
Il diabete colpisce solo gli anziani. 

È falso perché il diabete può insorgere a qualsiasi età, inclusi bambini e giovani.
Chi ha il diabete non può fare sport. 

È falso perché l’attività fisica è altamente raccomandata, con una gestione adeguata.
Il diabete è causato solo dallo zucchero.

È falso perché molti fattori, inclusi genetica e stile di vita, concorrono allo sviluppo del diabete.
Le persone con diabete devono evitare tutti i carboidrati.

È falso perché i carboidrati complessi sono parte di una dieta equilibrata per chi ha il diabete.
Chi ha il diabete deve seguire una dieta speciale. 

È’ falso perché una dieta sana ed equilibrata è sufficiente per la gestione del diabete.
Il diabete è solo ereditario. 

È  falso perché la genetica è un fattore, ma il diabete può svilupparsi anche senza una storia familiare.
Le persone con diabete devono mangiare solo cibi specifici. 

È falso perché una alimentazione sana è indicata per chiunque, inclusi i pazienti con diabete.
Chi ha il diabete è sempre malato o debole. 

È falso perché con una buona gestione, le persone con diabete conducono una vita attiva e sana.
Il diabete porta inevitabilmente a complicanze gravi. 

È falso perché con un controllo adeguato, molte persone convivono con il diabete senza complicanze.