Tempo di lettura: 7 minuti - 1310 parole

Il talentuoso bartender firma quattro esclusivi cocktail realizzati con i premiati spirits, irriverenti e onirici, dell’azienda del Lago d’Orta, prodotti unici che hanno ispirato il barman campione d’Italia.

Gli spirits irriverenti e onirici di Glep Beverages si uniscono al talento di Michele Filip, bartender moldavo di nascita e trentino d’adozione, classe 1998, il più giovane vincitore della “World Class Diageo”, il titolo di miglior barman d’Italia, per poi piazzarsi undicesimo a livello mondiale.

Per il 2025, infatti, Filip sarà partner d’eccezione di Glep, l’azienda fondata dalla mente imprenditoriale di Ezio Primatesta, albergatore e ristoratore, e dalla mente artistica di Luca Garofalo, designer e creativo di una delle più grandi aziende di accessori hi-tech d’Europa.
I loro sono spirits fuori dagli schemi, ironici, disinibiti e di altissima qualità: il Gin Fulmine, impavido elettrico, eletto miglior gin d’Italia al World Gin Award per la categoria London dry gin; il Bitter Spinto, tagliente disinvolto; il Vermouth rosso Vandalo, sfacciato risoluto; l’Amaro Grinta, praticamente invincibile. Fin dal nome, fin dall’etichetta, si capisce l’intento di Glep: trasportare in una dimensione onirica e fantasiosa. Ogni etichetta di Glep trasporta in un’avventura senza tempo, animata da bestie rare, uniche e tenaci chiamate a ricordarci che, nonostante l’età adulta, non bisogna mai perdere la spensieratezza e l’immaginazione, la capacità di sognare cose impossibili. E magari di cercare di realizzarle.
Prodotti unici che hanno ispirato il barman campione d’Italia: «Ho racchiuso in quattro drink ciò che sono le tendenze del momento e le ricette migliori e più funzionali in modo che possano essere di facile replica per qualsiasi tipo di locale che decida di utilizzare gli spirits di Glep. Ho cercato di assecondare i gusti di tutti i palati e di utilizzare tutte le tecniche della miscelazione: abbiamo un sour, uno sparkling, un highball e un gimlet/strong cocktail».

Il primo drink ideato da Filip per Glep si chiama TIGER KNEE’S ed è un twist del Bee Knee’s, composto da Gin Fulmine, limone fresco e uno sciroppo di miele tagliato 2:1 con un aceto di riso, ingrediente, quest’ultimo, utilizzando pensando al Piemonte, regione con la più grande produzione di riso in Italia.
SBAGLIATO 75, invece, è un incrocio tra un Negroni sbagliato e un French 75, la granatina e il tocco del Bitter rosso Spinto di Glep conferiscono al drink un sapore pieno di chicco di melograno, slanciato ed enfatizzato dall’acidità della bollicina dello Champagne. Tocco finale con il Vermouth rosso Vandalo di Glep.

Poi c’è SPINTO PALOMA, che unisce il cocktail più trendy del momento, ovvero il Paloma, con il bere “low ABV”, coiè i drink a bassa gradazione alcolica e di facile beva. Gli ingredienti utilizzati sono il Bitter Spinto di Glep, Tequila, liquore al cocco, lime fresco, agave e soda al pompelmo.
Infine, GRINTA GIMLET, un drink citrico ed erbaceo, di buona struttura alcolica, ottimo per un dopocena al posto del classico amaro, «ma si difende bene anche come all day drink, quindi adatto ad ogni momento della giornata», spiega Filip, che, come ingredienti, ha utilizzato l’Amaro Grinta e Gin Fulmine di Glep, zucchero semolato e lime fresco. Per lanciare la collaborazione tra Glep Beverage e Filip è in programma anche una campagna sul canale Instagram del barman @filip_michele e di Glep @glep_beverages.
La collaborazione non finisce qui, nei prossimi mesi Glep e Filip lanceranno un inedito progetto dedicato barman professionisti.

A PROPOSITO DI GLEP
Il sogno e l’immaginazione, la creatività e la natura. Sono questi gli ingredienti da cui è nata nel 2018 Glep Beverages, azienda specializzata in spirits che affonda le sue radici sulle sponde del Lago d’Orta, nelle sue rive costellate di paesi pittoreschi, borghi antichi e piccoli porticcioli.
È qui che una mente imprenditoriale – quella di Ezio Primatesta, albergatore e ristoratore – e una mente artistica – quella di Luca Garofalo, designer e creativo di una delle più grandi aziende di accessori hi-tech d’Europa – si sono unite per dare vita a una linea di spirits fuori dagli schemi, ironica, disinibita e di altissima qualità.
Fulmine, impavido elettrico. Spinto, tagliente disinvolto. Vandalo, sfacciato risoluto. Grinta, praticamente invincibile. Fin dal nome, fin dall’etichetta, si capisce l’intento di Glep: trasportare in una dimensione onirica e fantasiosa.
«Volevamo fare qualcosa di diverso, sia in termini di prodotto, sia di brand. Qualcosa che, come il rock and roll che amiamo, arrivasse a rompere gli schemi. Abbiamo pensato di farlo partendo da un prodotto tradizionale come il Vermouth, fino a poco tempo fa poco valorizzato se non addirittura dimenticato», raccontano i due deus ex machina di Glep. Ed è così che è nato il Vermouth rosso Vandalo, morbido ed elegante, tradizionale ma innovativo. Pensato anche per la ristorazione (da servire con il Gorgonzola e formaggi erborinati, perfetto con il cioccolato), seguito poi dal Bitter rosso Spinto – amaricante e intenso, spinge nei cocktail in cui viene usato, «per questo in etichetta ci sono due lepri volanti con tanto di coltelli, per tagliare i cocktail» - e dall’Amaro alle erbe Grinta, fresco, dinamico e versatile. Perfetto anche in miscelazione. Tre prodotti che hanno come filo conduttore, la cura artigianale nella produzione e l'alta qualità, la botanica del rabarbaro e una veste grafica accattivante, in grado di colpire e attirare l’attenzione. Cura maniacale, a partire dalla sfumatura del colore del prodotto, fino ad arrivare alle botaniche: «Per i nostri prodotti non utilizziamo aromi si sintesi, bensì esclusivamente botaniche, prevalentemente delle Alpi occitane, alcune delle quali vengono raccolte a mano dagli anziani del paese. «I costi di produzione sono più alti, ma è una scelta di qualità importante, imprescindibile per noi».
Il Gin Fulmine è l’ultimo nato in casa Glep, nel 2019, ma è anche quello che ha portato più soddisfazione in termini di riconoscimenti: nel 2023, infatti, Fulmine è stato eletto miglior gin d’Italia al World Gin Award per la categoria London dry gin.
Quanto ai nomi e alle etichette dei prodotti, la scelta è stata quella di unire la bellezza della natura con il fascino del rock and roll: «I nomi sono un mix tra vintage e slang attuale, facili da ricordare, con un accenno retrò, molto belli anche abbinati ai cocktail, come il Negroni Elettrico, fatto con il nostro gin appunto. Vandalo, ad esempio, è un prodotto chic con un nome molto street, che sta bene in un ambiente raffinato ma può adattarsi ad ogni situazione attirando anche i più giovani». Il brand e le etichette nascono tutte dalla creatività dirompente di Luca Garofalo: «Volevamo fare qualcosa di diverso da quello che c’era sul mercato. Mi piacciono da sempre gli animali, per questo li ho scelti per le nostre grafiche, cercando di creare sempre un legame con il luogo dove siamo nati Ezio e io. Ad esempio, le pantere lacustri di Vandalo hanno zampe di drago per ricordare una famosa leggenda del Lago d’Orta, che narra di draghi che lo abitava, sconfitti da San Giulio. Nel bitter, invece, i conigli volanti hanno ali di libellula, insetto tipico lacustre, mentre nell’amaro Grinta il lago si trova nei baffi del lupo, composti da piume d’anatra». Un lupo, peraltro, non qualsiasi, ma il lupo della Tasmania, il più grande predatore marsupiale finora conosciuto, estinto da decenni per mano dell’uomo. Con la sua rappresentazione Glep ha voluto ricordare l’importanza della sostenibilità nel rapporto tra uomo e Natura. Infine, ogni etichetta ha un tocco di rosso, «nostro colore di riferimento perché simbolo di passione, trasgressione e del rock and roll che ci piace tanto ascoltare».
Una lettura, insomma, stratificata, sia dei nomi degli spirtis Glep, sia dell’iconografia, ma anche della composizione di ogni prodotto, che può essere interpretata in modo semplice oppure più complesso in base al palato che degusta. Con una certezza: la personalità ben delineata che emerge in ogni spirits di Glep, frutto di «alchimia, natura, un alambicco del ‘700 in rame, tenacia e bestie rarissime».