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Intervista con il cantautore siciliano che recentemente ha pubblicato il suo singolo “Cuore d’inverno”. Nell’intervista si è parlato di musica, del suo nuovo singolo e di progetti futuri.

Ci sono canzoni che nascono dal fuoco della passione e altre che prendono vita dal gelo delle esperienze vissute, trasformando la fragilità in forza e il dolore in poesia. “Cuore d’inverno“, il nuovo singolo di Giuseppe Cucè, è proprio questo: un viaggio nelle profondità dell’anima, tra emozioni complesse e introspezioni necessarie, un percorso che attraversa il freddo per giungere alla luce di una nuova primavera interiore.
Con una sensibilità che richiama il cantautorato d’autore, Cucè si inserisce in una tradizione musicale che riflette sulle relazioni umane, sui fallimenti e sulle rinascite, trovando nella musica il proprio rifugio e il proprio linguaggio più autentico. In questa intervista per Ottiche Parallele Magazine, scopriamo il suo mondo artistico, le influenze che lo hanno segnato e il significato più profondo del suo ultimo lavoro.

Ciao Giuseppe, benvenuto sulle pagine di Ottiche Parallele Magazine! Quando nasce il tuo amore per la musica?
L’amore per la musica nasce ancor prima di comprenderla, ancor prima di viverla, ancor prima di iniziare a dire le mie prime parole, ricordo che da piccolo i suoni e le melodie erano qualcosa di incomprensibile ma allo stesso tempo essenza pura da cui attingere emozioni per poi farle fruire… Era già esistente e soprattutto era ed è sempre stata il mio unico e solo strumento per esprimermi.

Cosa rappresenta per te la musica in generale e il tuo fare musica in particolare?
Per me la musica ha sempre rappresentato la mia casa naturale, il mio rifugio, il catalizzatore di tutte le mie emozioni, una terapia capace di darmi la forza giusta per affrontare tutte le difficoltà quotidiane.

Quali musicisti hanno ispirato il tuo stile e la tua musica?
Sono stati pochi quelli che mi hanno ispirato, anche se poi tanti musicisti e tanta musica di diversi generi hanno attraversato vari periodi della mia vita. Sicuramente Luigi Tenco e Franco Battiato sono stati gli autori a cui ho cercato di avvicinarmi.

Da poco è uscito il tuo nuovo singolo. Di cosa parla il brano e cosa vuole trasmettere?
Cuore d’inverno rappresenta il risultato di tante esperienze passate, delle sensazioni complesse e ponderate che hanno scaturito e delle innumerevoli relazioni umane vissute, attraversando diversi stati d’animo, conflitti interiori e molta sofferenza, ho potuto finalmente mettere nero su bianco tutte queste emozioni, elaborandole, comprendendole e soprattutto accettandole. La fragilità delle relazioni ha ispirato il mio processo di scrittura degli ultimi anni, dalle fragilità possiamo trarne forza, dai fallimenti possiamo comprendere il valore delle vittorie, dai nostri limiti possiamo imparare come sia possibile superarli, e se è possibile farlo. Comprendere le proprie fragilità è sempre un lavoro molto faticoso, accettare i propri fallimenti lo è altrettanto, e posso dire che all’inizio di questo percorso sono stato un illuso che decide di intraprendere la strada della disillusione, tutto ciò non è necessariamente negativo, per me è stata una grande occasione di crescita. Ho attraversato l’inverno del mio cuore, per giungere a nuove primavere.

A questo singolo ne seguiranno altri o stai lavorando ad un album?
Cuore d’inverno è giunto fin qui grazie ai lavori precedenti, ogni canzone che ho scritto negli ultimi anni racconta un pezzo di percorso fatto ed è come descrivere le tappe di un viaggio interiore, una profonda riflessione sul valore umano, sul valore dei sentimenti, sul peso dell’anima, se in qualche modo ci salverà o no, alla fine di tutto, e un nuovo album che a breve uscirà racchiuderà tutto questo.

Quali saranno i tuoi prossimi progetti?
Dopo questo singolo a breve entro uscirà un nuovo album, che conterrà tutti i lavori realizzati in questi ultimi anni più altri brani inediti, che finalmente potrò suonare dal vivo e presentare al mio pubblico.  

Ringraziamo Giuseppe Cucè per la disponibilità e Barbara Scardilli di Red&Blue Music Relations per la preziosa collaborazione.