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Ricetta firmata dallo chef Gabriele Cristini del wine resort Corte Lantieri che celebra l’incontro tra le bollicine del Franciacorta Extra Brut Arcadia e l’Arancia Rossa di Sicilia IGP. Una ricetta che unisce sapori inediti e intriganti.

In occasione del Festival di Primavera promosso dal Consorzio Franciacorta (8-9 marzo) l’eleganza e la raffinatezza di Franciacorta Extra Brut Arcadia Lantieri de Paratico sposa l’eccellenza dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP nella ricetta firmata ad hoc dallo chef Gabriele Cristini del wine resort Corte Lantieri. Una ricetta perfetta per celebrare anche le donne in occasione dell’8 marzo, con un risotto che gioca unendo sapori inediti e intriganti, abbinati a un Franciacorta che non si fa dimenticare. Proprio come ogni donna.
RISOTTO AL FRANCIACORTA CON FILETTI DI PESCE PERSICO MARINATI NEL SUCCO DI ARANCIA ROSSA DI SICILIA IGP, OLIO EVO E PEPE NERO
Ingredienti per due porzioni
160 g di riso Carnaroli
4 arance rosse di Sicilia IGP
15 cl di Franciacorta Extra Brut Arcadia
6 filetti (circa 30 g) di pesce persico
Un cucchiaio di Parmigiano
20 cl di riduzione di Franciacorta Extra Brut Arcadia
Olio extra vergine q.b.
Burro q.b.
Sale q.b.
Pepe q.b.
Prezzemolo q.b.

Preparazione
Tostare il riso Carnaroli con olio extra vergine per circa 2 muniti, sfumare con Franciacorta Extra Brut Arcadia Lantieri de Paratico, proseguire la cottura con brodo vegetale per circa 17 minuti.
A 5 minuti dal termine della cottura aggiungere la riduzione di Franciacorta precedentemente preparata, i filetti di pesce persico marinati per almeno 24 ore nel succo di Arancia Rossa di Sicilia IGP, sale e pepe q.b.
A cottura terminata mantecare con olio extravergine, una noce di burro e un cucchiaio di Parmigiano.
Impiattare il risotto, decorare con zest di arancia caramellata, gocce ridotte di succo d’arancia e clorofilla di prezzemolo.
FRANCIACORTA EXTRA BRUT ARCADIA LANTIERI de PARATICO
Il Franciacorta Extra Brut Arcadia di Lantieri de Paratico viene elaborato a partire da un assemblaggio di Chardonnay (80%), Pinot Nero (15%) e Pinot Bianco (5%). Un Metodo Classico, con almeno 36 mesi di affinamento sui lieviti in vetro prima della sboccatura e del conseguente dosaggio Extra Brut, che nel calice spicca per il suo colore giallo paglierino dai bagliori dorati. Al naso esprime sentori fragranti e raffinati di agrumi, frutta matura, fiori gialli, vaniglia e pan brioche. L’effervescenza al palato è fine, accompagnata da vivace freschezza e intense e morbide sensazioni di frutta esotica che preludono al lungo e armonioso finale. Perfetto come aperitivo e con piatti a base di pesce e crostacei, risotti e dolci secchi.
Prezzo in enoteca: 30 euro

A PROPOSITO DI LANTIERI DE PARATICO
Produrre Franciacorta eccellenti, rinnovando l’antica tradizione di famiglia con una visione e uno stile nuovi. Era questo il sogno – oggi realizzato – di Fabio Lantieri de Paratico, quando negli anni Novanta ha deciso di intraprendere questo percorso. «Mio padre Giancarlo – racconta Fabio – era medico e ha iniziato per hobby e passione a produrre Franciacorta: ha ripreso la tradizione di famiglia a metà degli anni ’70 ed è lui che ha iniziato a costruire l’attuale cantina. La sua era un’iniziativa, però, prettamente amatoriale. Verso i primi anni ‘90 sono entrato io in azienda con Patrizia, mia moglie. I miei antenati nel 1500 e 1600 fornivano la Corte dei Gonzaga con un rosso che si chiamava Rubino di Corte Franca, venduto già a quei tempi in bottiglia: ero affascinato dalla lunga storia vinicola della mia famiglia e ho deciso di riprendere quel solco, acquistare nuovi appezzamenti di terreno per farne vigneti e produrre Franciacorta in grado di traghettare il prestigio secolare dei Lantieri de Paratico nel nuovo Millennio. Obiettivo principale: eccellenza, verso la quale tendiamo giorno dopo giorno cercando di innalzare sempre di più la qualità della nostra produzione». Il suffisso nobiliare “de Paratico” sta a significare il loro precedente insediamento nel paese omonimo in provincia di Brescia, al confine con il lago d’Iseo. Qui, i Lantieri fecero erigere nell’XI sec. il loro magnifico castello. La storia narra che qui sia stato ospite l’esule e sommo poeta Dante Alighieri e che si sia ispirato dalla particolare forma del colle su cu si erge il maniero per definire la struttura a gironi del Purgatorio. Oggi gli ettari vitati dell’azienda sono 25, dislocati tra i comuni di Capriolo e Adro, interamente condotti a regime biologico certificato. Le vigne sono dedicate in prevalenza alle uve tradizionali della zona della Franciacorta, vale a dire Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco, con l’aggiunta dell’Erbamat, il vitigno autoctono riscoperto in questi ultimi anni. La tenuta è oggi articolata in una struttura storica con le cantine antiche e in una moderna, dotata di tecnologie all’avanguardia per il processo di vinificazione. Ad affiancare Fabio e Patrizia oggi ci sono anche le due giovani figlie, Gaia e Isabella, che in futuro prenderanno in mano le redini dell’azienda.
