Tempo di lettura: 6 minuti – 1080 parole
La mostra che apre al pubblico oggi, 28 marzo, sarà visitabile fino al 13 luglio ed è a cura di Simona Bartolena con la collaborazione di Armando Fettolini. Il percorso della mostra si snoda nelle cinque sale espositive al primo piano nobile, la dimora cinquecentesca che fu dei Grimaldi.
Nell’anno dedicato all’Ottocento da parte di città di Genova, l’Associazione Amici di Palazzo della Meridiana APS ha organizzato una mostra dal titolo “Gli Eredi dei Macchiaioli. Da Silvestro Lega a Plinio Nomellini” a cura di Simona Bartolena con la collaborazione di Armando Fettolini in programma dal 28 marzo al 13 luglio 2025.
Il percorso di mostra inizia con alcuni esempi di pittura di Macchia, in particolar modo dei tre maestri che hanno maggiormente contribuito al passaggio generazionale dalla prima fase del movimento a quella dei suoi “eredi”: Giovanni Fattori, Silvestro Lega e Telemaco Signorini.



La seconda sezione della mostra è dedicata a questi artisti molto vicini all’esempio dei maestri: da Francesco e Luigi Gioli, ai tre Tommasi, fino a Ruggero Panerai.
La terza sezione è dedicata a Livorno, nuovo centro culturale, la cui scena artistica arriva quasi a superare quella fiorentina quanto a vitalità e dinamicità.
La quarta sezione racconta una realtà particolare, che collega la ricerca pittorica a quella musicale: il circolo di Torre del Lago di Giacomo Puccini. Il compositore, infatti, riunì intorno a sé un nutrito gruppo di artisti, detto poi Club la Bohème. Negli ambienti colti del Club la Bohème la ricerca di questi artisti raccoglie suggestioni che si aprono al Divisionismo, al Simbolismo e al gusto dell’Art Nouveau. Tra gli artisti apprezzati dal musicista e protagonisti di questa sezione emerge il nome di Plinio Nomellini, che offre anche un importante intreccio con la sede della mostra, Genova, città fondamentale nella formazione dell’artista.


Un focus particolare sarà dato al rapporto tra la pittura postmacchiaiola e i paesaggi liguri.
Terra amatissima da Telemaco Signorini, che dedicò alcuni dei suoi capolavori a Riomaggiore e alla Cinque Terre (in mostra saranno esposti anche dei suoi straordinari ritratti della gente di Riomaggiore), la Liguria fu frequentata anche da altri artisti del gruppo, anche di queste nuove generazioni, da Lloyd ad Adolfo Tommasi a Giorgio Kienerk. Il nome che maggiormente testimonia questo rapporto con l’area ligure è quello di Plinio Nomellini, “il più indisciplinato di tutti gli indisciplinati” (come lo definì Lorenzo Viani), la cui ricerca mostra con estrema chiarezza il passaggio graduale ma inesorabile da una pittura “del vero”, ancora figlia della lezione macchiaiola a un linguaggio improntato sulla tecnica divisionista e sulle atmosfere del Simbolismo.
Il percorso della mostra si snoda nelle cinque sale espositive al primo piano nobile del Palazzo della Meridiana, la dimora cinquecentesca che fu dei Grimaldi uno dei 42 Palazzi dei Rolli Patrimonio UNESCO dal 2006.
Durante il periodo di apertura della mostra verranno organizzati incontri e viste guidate con i curatori, oltre a laboratori didattici dedicati alle scuole di ogni genere e grado.
Tra le novità di questa mostra anche gli orari di apertura: la Mostra sarà aperta di lunedì e chiusa il martedì.
La Mostra apre al pubblico da venerdì 28 marzo a domenica 13 luglio 2025 con orario: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 18 e sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19. Martedì chiuso.
Biglietto d’ingresso: € 12,50 (intero) € 10,00 (ridotto), € 5,00 (scuole e bambini), € 45 (biglietto 5 persone). Gratis fino ai 6 anni.
Il catalogo è edito da Sagep, Genova (prezzo al pubblico €32 – scontato per i visitatori in mostra € 29).
Per info tel. 010 2541996 – mostre@palazzodellameridiana.it – www.palazzodellameridiana.it


LE DICHIARAZIONI
Simona Bartolena e Armando Fettolini – curatori
“La mostra offre una preziosa e rara opportunità di indagare un momento storico artistico complesso, quello della transizione tra Otto e Novecento. Partendo dalla fondamentale lezione dei pittori macchiaioli, il percorso racconta l'evoluzione della pittura del vero dagli anni Ottanta del XIX secolo, verso una sempre più evidente modernità. Accanto alle opere di artisti assai celebri (quali Fattori, Lega, Signorini, Nomellini e Ghiglia), i visitatori avranno occasione di scoprire capolavori di pittori meno noti, che sapranno sorprendere per la qualità e originalità delle loro ricerche. Un viaggio in un momento storico di transizione, importantissimo per la nascita dei linguaggi contemporanei, eppure spesso dimenticato.
Davide Viziano - Presidente dell’Associazione Amici di Palazzo della Meridiana APS
“In occasione dell’evento culturale “Genova nell’Ottocento” per l’anno 2025 con la Mostra ‘Gli Eredi dei Macchiaioli’ torniamo a parlare di questa importante corrente artistica e della sua eredità. Le opere provengono sia da collezioni private che da istituzioni pubbliche; il nostro più sentito ringraziamento va all’Accademia Ligustica di Genova, alla Wolfsoniana di Genova, alle Raccolte Frugone e ai tanti privati che hanno concesso i prestiti. Abbiamo potuto realizzare questa nuova esposizione grazie ai numerosi Partner dell’Associazione che anche per il 2025 ci hanno sostenuto con grande generosità: la cultura è motore di attrattività e ottimismo in questo periodo storico molto complesso”.
Simona Ferro - Assessore alla Cultura di Regione Liguria
“Gli Eredi dei Macchiaioli certifica la grande qualità dell’offerta culturale di Palazzo della Meridiana, capace di organizzare iniziative dall’altissimo valore artistico. Dopo la mostra “I macchiaioli”, che riuscì a riscuotere ampio successo e partecipazione nel 2018, per il pubblico genovese e ligure sarà l’occasione per scoprire l’opera e lo stile dei pittori postmacchiaioli, che sono stati testimoni di un importante passaggio culturale a cavallo fra due secoli, ricco d’influenze e in continuo mutamento. L’esposizione, suddivisa in cinque sezioni, dedica ampio spazio anche al rapporto tra questi artisti e la Liguria, permettendo ai visitatori di conoscere il contributo unico e originale che il nostro territorio ha dato all'evoluzione dell'arte nel XIX secolo. Un appuntamento che dà ulteriore valore all’evento culturale “Genova nell’Ottocento”, dedicato alla celebrazione dell’arte genovese ottocentesca nel panorama artistico nazionale e internazionale dell’epoca”.
Lorenza Rosso - Assessore alla Cultura del Comune di Genova
“Oggi presentiamo una mostra che fa parte degli eventi dedicati a Genova e l'800, nostro grande tema del 2025. Attraverso le cinque sezioni proposte viene descritto con accuratezza un passaggio storico fondamentale: la trasformazione del gusto pittorico, dalla tradizione macchiaiola alle nuove tendenze artistiche di fine Ottocento. Viene analizzata l'evoluzione di un'epoca, che tocca diverse regioni e abbina pittura e musica, oltre a stimolare riflessioni e voglia di reinterpretare le radici culturali. Un grande ringraziamento va a Palazzo della Meridiana, che rappresenta un polo fondamentale per la diffusione artistica e culturale della nostra città".

