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Il nuovo singolo si presenta come un’arma affilata come una lama nascosta tra le pieghe del groove. Il beat è un battito accelerato di cuore in piena lotta e le parole si attorcigliano come nodi stretti nello stomaco.

C’era una volta una favola, ma senza principesse da salvare. LIVREA è tornata con “Falli fuori”un’arma affilata come una lama nascosta tra le pieghe del groove che ha già conquistato un posto in New Music Friday e ⁠Anima R&B di Spotify e New Music Daily Swipe Pop di Apple Music.
Prodotto da Duck Chagall, il singolo è un mix esplosivo di tribalismo urbano e poesia tagliente, pronto a insinuarsi nelle casse dei club, nei bar di periferia e negli auricolari di chi non ha paura di dire la sua.

Il beat è un battito accelerato di cuore in piena lotta, mentre le parole si attorcigliano come nodi stretti nello stomaco, pronte a essere vomitate senza filtro: “Nella testa c’è un demone in festa che mi tiene sveglia e grida (falli fuori)”Ogni verso è un colpo inferto ai luoghi comuni, alle gabbie di zucchero che vogliono addolcire il fuoco delle donne.
LIVREA
si muove tra specchi e fiori, senza rinunciare alla bellezza, senza sacrificare la propria luce. Non c’è bisogno di incastrarsi in una prigione dorata, quando si può scrivere il proprio finale da favola. “Falli fuori – fuori per Zona Neutrale, in collaborazione con talentoliquido e distribuito da Believe – è una dichiarazione di guerra alle etichette, alle distorsioni del patriarcato, a chi riduce l’identità a un vezzeggiativo sussurrato con troppa leggerezza.

Dopo il suo album d’esordio “Il canto del villaggio, che ha affascinato critica e pubblico con il suo sound notturno e ipnotico, LIVREA torna con una traccia che pulsa di vita e di veleno, una ninna nanna per chi ha smesso di dormire.

Autrice: Sofia Bressan
Compositori: Sofia Bressan, Francesco Ambrosini
Produttore: Francesco Ambrosini
Ha suonato sul brano: Amedeo Abdul Jabbar (basso)
Nata nel piovoso autunno del 2000, LIVREA è una cantautrice che intreccia le influenze del jazz, le suggestioni psichedeliche e la profondità della poesia italiana per dare forma a un universo musicale unico. Il suo nome d’arte, "LIVREA", evoca immagini di corazze, abiti e metamorfosi, simboli di un’identità in continua evoluzione. Come descrive DLSO, "Livrea è la mano che scoperchia il vaso e la voce che poi chiede scusa". La sua musica è una ricerca intima e poetica, una discesa nei cunicoli dell’anima che conduce a grotte meravigliose, decorate da fragili stalattiti millenarie, pregne di vita. Questa visione si è concretizzata nella primavera del 2023 con l’uscita del suo album d’esordio, “Il canto del villaggio”, definito da Rockit come un lavoro “notturno, soave ma, al contempo, graffiante e multiforme”. L’album esplora un mondo popolato da angeli, sante, creature mitologiche e figli del futuro, catturando l’attenzione di pubblico e critica. Il progetto ha ottenuto il riconoscimento di piattaforme digitali come Spotify, che lo ha promosso inserendolo in playlist editoriali e assegnandogli la copertina della prestigiosa playlist “anima R&B”. Oggi, LIVREA si prepara a un nuovo capitolo della sua carriera in collaborazione con il produttore Francesco Ambrosini (Duck Chagall). Insieme, stanno dando vita a un sound organico e ricco di spunti viscerali, ritmici ed esoterici.

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