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Dal 21 giugno al 20 luglio 2025 le mostre con il fine di promuovere e sostenere la ricerca dei giovani artisti. Nella Chiesa di Santa Marta “Cartoline da Magnano. Sviluppi di una tarda primavera” opere di rinkaku a cura di Davide Rui. Nella Cantina del Ricetto “Per amor del cielo” opere di Martina Cioffi a cura di Vittoria Caprotti. Ingresso libero. Inaugurazione aperta al pubblico sabato 21 giugno alle ore 17,30.
La fotografia di rinkaku e la ceramica di Martina Cioffi sono protagoniste delle due nuove mostre sostenute e prodotte dall’Associazione Fuoriprogramma, nata da un’idea di Michela Pomaro e Giovanni Frangi e che dal 2023 lavora al fianco dei giovani artisti per valorizzarne il lavoro e promuoverne la ricerca.
Entrambe le mostre si svolgono da sabato 21 giugno a domenica 20 luglio 2025 nel Comune di Magnano in provincia di Biella, attivando due diverse sedi: la Chiesa di Santa Marta, già teatro di esposizioni prodotte dall’Associazione, accoglie “Cartoline da Magnano. Sviluppi di una tarda primavera”, il progetto inedito di rinkaku composto da 400 immagini fotografiche. Le sculture in ceramica di Martina Cioffi coinvolgono per la prima volta gli spazi della Cantina del Ricetto, con la mostra “Per amor del cielo”.
Rinkaku | Cartoline da Magnano. Sviluppi di una tarda primavera | Chiesa di Santa Marta

La mostra Cartoline da Magnano. Sviluppi di una tarda primavera, a cura di Davide Rui, è il progetto inedito di rinkaku, nome d’arte di Thomas Pagani (1997). La mostra presenta 400 immagini in bianco e nero scattate rigorosamente in analogico e stampate a comporre un gigantesco puzzle di fotografie.
Nel corso di tre mesi, rinkaku è tornato più volte a Magnano per studiarne il paesaggio e gli scorci, con l’intenzione non di restituirne un ritratto documentaristico, completo e veritiero. Le immagini dell’artista, che volutamente mantengono imperfezioni ed errori, rifuggono infatti a una piena leggibilità: le architetture, le strade, il cielo sono mangiati dal bianco accecante del sole e dal nero assoluto dell’ombra. Le fotografie di rinkaku creano smarrimento, provocando una sensazione di disorientamento pur trovandosi davanti a luoghi che si pensava di conoscere a fondo.
Al centro della mostra è il processo artistico adottato da rinkaku: a partire dai dettagli del paesaggio, ogni immagine cristallizza delle visioni, che restituiscono la natura di perenne metamorfosi dei luoghi. A rendere possibile questo “reportage di un sogno” è l’uso di un’esposizione sempre diversa, in grado di trasformare due fotografie con lo stesso soggetto in due mondi diversi, sconosciuti l’uno all’altro. A ospitare l’intervento di rinkaku è la Chiesa di Santa Marta, che per l’occasione cambia il suo aspetto e accoglie una serie di ambienti, che offriranno un’esperienza in presa diretta del lavoro dell’artista. In una sala rettangolare dalle pareti di legno, costruita apposta per la mostra, trovano posto le fotografie esposte a comporre una grande quadreria.


Un lato delle pareti è interrotto da un’apertura che conduce alla scoperta di Magnano attraverso una serie di diapositive a colori, che scorrono una dopo l’altra. Un terzo ambiente ricostruisce una vera e propria camera oscura funzionante, a cui l’artista potrà rivolgersi per proseguire il suo viaggio esplorativo del territorio, continuando a sviluppare nuove pellicole.
Al termine della mostra sarà pubblicato un catalogo – con la cura grafica di Anna Pendoli – che assumerà la forma di un diario per immagini, attraverso cui ripercorrere il viaggio personale di scoperta condotto da rinkaku a Magnano nel corso di questi mesi.
Martina Cioffi | Per amor del cielo | Cantina del Recetto di Magnano
L’intervento artistico di Martina Cioffi invade gli spazi di una cella del ricetto di Magnano, per la prima volta utilizzato per un progetto di Fuoriprogramma, e presenta una serie di sculture in ceramica frutto dell’osservazione del mondo naturale. La mostra è a cura di Vittoria Caprotti.
Fiori, fossili, creature biomorfe compongono il paesaggio post-preumano immaginato dall’artista: le sue sculture sembrano suggerire al visitatore che qualcosa è esistito prima e che qualcosa esisterà poi, annullando la percezione del tempo lineare, messo in discussione anche dalla presenza di elementi estrapolati direttamente dalla natura, come i fiori, rubati alla caducità e resi perenni da un trattamento speciale che li rende resistenti al tempo.

L’artista sceglie la ceramica come materiale d’elezione per plasmare sculture dalle parvenze organiche, come forme della vita in divenire o, al contrario, della decomposizione appena iniziata. Il rapporto con la natura ritorna nella scelta di presentare le sue sculture in relazione con i suoi elementi: l’acqua in cui galleggiano le Perseidi, l’aria in cui è sospeso il tarassaco, la terra da cui germina Stramonio, il fuoco che ha cotto ogni pezzo di ceramica.
Negli spazi della Cantina del Ricetto di Magnano, le ceramiche di Martina Cioffi giocano a nascondersi o ad apparire di sorpresa, mettendo in discussione la percezione che si ha dello spazio. Come in una caccia al tesoro il visitatore incontra le sculture dell’artista, distribuite nello spazio a comporre paesaggi inventati, eppure possibili, abitati da creature che con la loro posizione guidano lo sguardo dello spettatore.


Martina Cioffi sembra aver interpretato alla lettera l’ipotesi dello scrittore Giorgio Manganelli (1922- 1990), con cui sosteneva che forse la storia preumana si è interrotta davanti alla scoperta dell’esistenza dei fiori. L’artista pone al centro gli elementi naturali, sottraendoli al tempo e al loro processo biologico: lo stelo di Stramonio è cresciuto troppo, nessuno l’ha potato per secoli; Osseous Bloom, come un fossile mai classificato scientificamente, lascia intravedere esistenze ed ere passate; alle palline di tarassaco di Notturno viene vietato di disfarsi. Cioffi sembra suggerire che qualcosa è esistito prima e che qualcosa esisterà poi, e di cui ci rende testimoni.
L’Associazione Fuoriprogramma e l’impegno verso i giovani artisti
Le mostre personali di rinakaku e Martina Cioffi inaugurano la stagione di mostre del 2025 di Fuoripragramma. Nata nel 2023 da un’idea di Michela Pomaro e Giovanni Frangi, coppia di artisti che vivono tra Milano e Magnano, e oggi Associazione, Fuoriprogramma si impegna a sostenere e valorizzare il lavoro di giovani artisti che hanno appena concluso il percorso accademico, offrendogli inedite possibilità espositive.
Sono già cinque gli artisti coinvolti – Pietro Guglielmin, Michela Pomaro, Andrea Bianconi, Maria Elisabetta Novello, Giacomo Feltrinelli – che hanno ogni volta interpretato il luogo attraverso soluzioni e linguaggi personalissimi.
I progetti di Fuoriprogramma si rivolgono a un pubblico eterogeneo, al fine di avvicinare anche chi non gravita attorno ai circuiti canonici dell’arte ai linguaggi e alle poetiche dell’arte contemporanea.
Rinkaku - Nome d’artista di Thomas Pagani (1997, Milano), coniuga nella sua fotografia la tradizione della camera oscura e la sperimentazione delle narrazioni non lineari. Di formazione pittorica, rinkaku si avvicina inizialmente al mondo del game design, realizzando con il suo Team SolEtude delle narrazioni interattive sui temi della solitudine e dell’amore. Nel 2022 si approccia alla fotografia, cercando un altro modo per raccontare le sue storie, attraverso il processo di sviluppo e stampa analogica. Da allora, approfondisce questa tecnica per realizzare intimi reportage, dedicati ai luoghi che risuonano con la sua pratica, da Thonon a Venezia. Cartoline da Magnano è la sua prima mostra personale. Nel 2024 ha partecipato alle collettive re-gen, numphaion e illustrami 7, presso Young Art Hunters, Milano, 2024.


Martina Cioffi - È un’artista visiva comasca formatasi presso l'accademia di Belle Arti di Brera. Si esprime attraverso l’installazione site- specific e la scultura con focus sulla ceramica. Tra le esperienze espositive recenti è stata selezionata per la 63°edizione della Biennale Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea in mostra al MIC di Faenza nell’anno corrente. Tra le mostre personali recenti: Diorama (2023) presso Platea Palazzo Galeano, Lodi a cura di Monti e Giacomazzi, Hortus Nocturnus (2024) presso Spazio Serra (MI). Tra le ultime collettive del 2024: Daddovero presso la galleria Studiolo bureau cura di Valacchi e Di Mino a Milano, Le Pleiadi presso CandySnake Gallery a cura di Andrea Lacarpia, Equilibrio precario — Palazzo Lombardia, (MI) a cura di Sole Castelbarco. Nel 2024 si classifica seconda nel premio Giovanarte presso complesso monumentale Ricci Oddi di Piacenza curato da Chiara Canali, nel 2023 è tra i finalisti del premio E.ART.H (Verona) con una mostra curata da Treti Galaxie.
Associazione FUORIPROGRAMMA aps - Magnano (BI)
Fuoriprogramma è un progetto nato nel 2023 da un’idea di Michela Pomaro e Giovanni Frangi, una coppia di artisti che vivono tra Milano e Magnano, un piccolo paese collocato tra Biella e Ivrea ai confini della Riserva naturale della Bessa. Nel 2025 Fuoriprogramma diventa Associazione aps e prosegue con l’obbiettivo di valorizzare il lavoro di giovani artisti delle ultime generazioni usciti dalle Accademie dando loro delle possibilità espositive. Eden è stata la prima mostra organizzata da Fuoriprogramma nel giugno del 2023 con Pietro Guglielmin, un giovane artista lombardo che ha realizzato un progetto specifico per la Chiesa di Santa Marta, una Chiesa settecentesca del paese che per il momento è stata la sede di tutte le mostre successive: nel 2023 Sembra tutto vero di Michela Pomaro, nel 2024 Andrea Bianconi con una performance dal titolo 0-24, poi è stata la volta di Maria Elisabetta Novello con Nell’ordine delle cose e infine Trenta Agosto di Giacomo Feltrinelli. Ogni mostra ha avuto una storia a sé, con la propria differenza sia nell’interpretazione del luogo sia nei linguaggi diversi usati da ciascun artista, ma quello che è stato prezioso è che nel loro insieme sono riuscite a creare un’attenzione particolare e una curiosità con un pubblico molto eterogeneo. Lo scopo infatti è anche quello di scoprire come l’arte possa trovare nuova energia cercando un dialogo al di fuori dei contesti previlegiati e degli addetti ai lavori. Per Pietro Gugliemin, Michela Pomaro e Andrea Bianconi sono stati realizzati dei cataloghi con impostazioni diverse a testimonianza del lavoro, riflettendo in questo modo sulla vastità dei confini dei linguaggi espressivi.
21 giugno – 21 luglio 2025 Comune di Magnano, Biella
Chiesa di Santa Marta
Cartoline da Magnano. Sviluppi di una tarda primavera
Opere di rinkaku
A cura di Davide Rui
Cantina del Ricetto
Per amor del cielo
Opere di Martina Cioffi
A cura di Vittoria Caprotti
ORARI
Sabato e domenica: 16.30 – 19.30
