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Dal 2 settembre il libro vincitore del Premio Viareggio uscito nel 1951 viene riproposto per Oscar Mondadori con la postfazione di Giuliana Misserville. Questa nuova edizione è la quinta opera del “Cantiere Banti”. La scrittrice ricrea un mondo guardato attraverso i destini delle donne.

.Il 2 settembre torna in libreria la nuova edizione del libro di Anna BantiLe donne muoiono”, pubblicato in occasione del quarantesimo anniversario della scomparsa della scrittrice.
Anche in questo libro di racconti – uno dei più importanti – Banti ricrea un mondo guardato attraverso i destini delle donne. In una «trista casa» borghese ai primi del Novecento, donne di età diverse incrociano rituali, rancori, ambizioni (Conosco una famiglia…). Due fratelli, Lucilio e Priscilla, fuggono da Roma saccheggiata dai Vandali per inventarsi una nuova vita (I porci). Alle donne del XXVII secolo è preclusa la capacità di ricordare le vite passate e l’unica forma di immortalità per loro è l’arte (Le donne muoiono). Nella Venezia del Settecento, tra le orfanelle dell’Istituto della Pietà, una giovane spicca per il suo eccezionale talento musicale, in uno dei racconti più famosi (Lavinia fuggita).

Sono vari gli spunti narrativi di questi testi, composti dal 1936 al 1950, nei quali Anna Banti esplora gli stati d’animo delle sue protagoniste, la loro solitudine sociale, la rivolta contro consuetudini che oggi riconosciamo come patriarcali, che le costringono in ruoli prefissati. Come osserva Giuliana Misserville, la raccolta Le donne muoiono (premio Viareggio 1952) pone interrogativi attualissimi: che cosa succede quando a una donna viene negato il diritto di creare? Abbiamo davvero superato l’idea che l’arte sia un territorio prevalentemente maschile? La risposta è in questi racconti, «da avvicinare solo alle pagine più supreme della Woolf» come ha scritto Gianfranco Contini.
Questa nuova edizione de Le donne muoiono è la quinta opera del “Cantiere Banti”, coordinato da Daniela Brogi per gli Oscar Mondadori, dopo Artemisia, a cura di Daniela Brogi (2023), La camicia bruciata, con Postfazione di Elena Porciani (2024), Le mosche d’oro, con Postfazione di Beatrice Manetti (2024), Il coraggio delle donne, a cura di Daniela Brogi (2025).

Anna Banti (pseudonimo di Lucia Lopresti, Firenze 1895 – Massa 1985) è stata autrice di racconti e romanzi, storica dell’arte, fondatrice di «Paragone», rivista di arti figurative e letteratura, insieme al critico d’arte Roberto Longhi. Tra i suoi libri più significativi Il coraggio delle donne (1940), Artemisia (1947), Le donne muoiono (1951, premio Viareggio), Le mosche d’oro (1962), Noi credevamo (1967), Je vous écris d’un pays lointain (1971), La camicia bruciata (1973) e Un grido lacerante (1981). Celebri e importanti anche le sue traduzioni di classici inglesi e francesi, tra cui Thackeray, Colette, Alain-Fournier, Austen, Woolf, e la curatela del “Meridiano” dedicato a Daniel Defoe. Le sue opere sono in corso di ripubblicazione negli Oscar.
Anna Banti
“Le donne muoiono”
Postfazione di Giuliana Misserville
Oscar Moderni
128 pp.
12.50 euro
In libreria dal 2 settembre