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Bon Appétit, Your Majesty è il nuovo k-drama Netflix che unisce cucina, romance e viaggi nel tempo. Una storia di resilienza, emozioni e sapori. In onda dal 23 agosto. Dodici episodi basati su “Sopravvivere come chef di Yeonsan-gun” di Park Kook-jae.

Ammetto che mi sono lasciata conquistare da Bon Appétit, Your Majesty (폭군의 셰프,  The Tyrant’s Chef), serie televisiva sudcoreana di genere fantasy romantico scritta da fGRD e diretta da Jang Tae-yoo. Dodici episodi basati su “Sopravvivere come chef di Yeonsan-gun” di Park Kook-jae, e attualmente onair sulla piattaforma Netflix.
Appena ho letto la trama di una giovane chef di successo catapultata indietro nella Corea della dinastia Joseon, di circa 500 anni fa, costretta a cucinare per un re tiranno, ho capito che sarebbe stata la serie perfetta per chi, come me, ama quando i k-drama uniscono sapori, emozioni e viaggi nel tempo.
La protagonista, Yeon Ji-young (Im Yoon-ah), mi ha colpita subito: è una chef talentuosa, abituata a muoversi tra i fornelli con libertà, che viene scaraventata in una corte dove ogni gesto può costarle la vita. Il re Yi Heon (Lee Chae-min), temuto e rispettato, all’inizio sembra un muro invalicabile. Ma la sua fragilità si rivelerà proprio a tavola: attraverso il cibo, riesce a sentire quelle emozioni che forse non ammetterebbe mai apertamente.

Per Ji-young, l’unico modo di sopravvivere è soddisfare il suo palato aristocratico con piatti dal sapore inedito. Così, la cucina moderna incontra le rigide tradizioni del passato, dando vita a un’ambientazione romantica, intrigante e “saporita”.
Ed è qui che ho trovato la parte più affascinante: la cucina come linguaggio psicologico. Non si tratta solo di preparare piatti per sopravvivere, ma di creare un dialogo emotivo senza parole. Il cibo diventa terapia, rifugio, confessione silenziosa. È un tema che parla a tutti noi, perché chi non ha mai usato un piatto per coccolare qualcuno, o per conquistarlo “prendendolo per la gola”?
Se penso ad altri k-drama simili, mi viene subito in mente Mr. Queen, per la comicità e l’assurdità delle situazioni; Rooftop Prince per il gioco era più sulle gag tra passato e presente; Heo’s Diner invece esplora la cucina con un approccio quasi poetico. Bon Appétit, Your Majesty riesce a fondere questi elementi con più delicatezza: ha il ritmo della rom-com, ma ti lascia anche il tempo di riflettere. Non è solo divertente, è anche intimo.

I temi psicologici che emergono sono la capacità di adattamento e resilienza della protagonista Ji-young (ricreare ricette con ingredienti limitati e sfuggire agli intrighi di corte) risalta un forte tema di empowerment femminile.
Il potere e la vulnerabilità di un re, che dietro la sua aura autoritaria, mostra fragilità che emergono attraverso il cibo, in un processo terapeutico non verbale.
Ma soprattutto il cibo come ponte emotivo. La cucina diventa la chiave per connettere epoche, culture e soprattutto due cuori.
Lo consiglio perché se ami i k-drama storici, ma non vuoi rinunciare a una storia fresca e tenera, Bon Appétit, Your Majesty fa per voi. È più di una storia romantica: è un viaggio sensoriale e psicologico che unisce adattamento culturale, creatività artistica e potere trasformativo del cibo. Personalmente, è uno di quei drama che non guardi solo con gli occhi, ma con il cuore e, perché no, anche con il palato.

Mini Box Ricette dal Drama Bon Appétit, Your Majest

1. Bibimbap “fusion”
Un classico coreano rivisitato con un tocco francese: sostituisci il gochujang (salsa piccante) con una vinaigrette leggera alla senape di Digione. Risultato? Un piatto colorato, nutriente e sorprendentemente equilibrato, proprio come il legame tra passato e presente.

2. Jeon (frittelle coreane) con erbe aromatiche
Nel Joseon le frittelle erano cibo di festa: qui puoi prepararle con zucchine, cipollotti e un mix di erbe mediterranee (timo e basilico). Croccanti e leggere, perfette da gustare mentre guardi il drama.

3. Tteok (dolcetti di riso) al profumo di vaniglia
Un dolce tradizionale coreano che nel drama potrebbe addolcire persino l’animo del re più severo. Basta aromatizzare l’impasto con un pizzico di estratto di vaniglia per dare un tocco moderno e delicato.

4. Kimchi reinterpretato
Il re ha un palato capace di sentire i cambiamenti del tempo? Immagina un kimchi più “soft”, leggermente meno piccante e arricchito con mela verde: freschezza e piccantezza si equilibrano, un po’ come i due protagonisti.

https://tvn.cjenm.com/ko/Bon-appetit-Your-Majesty/

Questo articolo si inserisce nella rubrica di approfondimento sulla Korean Wave “K-pop, K-drama e Psicologia”, dove esploriamo non solo le trame, ma anche i significati nascosti dietro le emozioni.