Tempo di lettura: 2 minuti – 446 parole
Il 28 settembre apertura con ingresso dalle 18 alle 19.30 in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio. Il biglietto speciale potrà essere acquistato il giorno stesso direttamente presso le biglietterie, oppure online sul sito dell’Ambrosiana.
Il 28 settembre, in occasione delle Giornate europee del Patrimonio, la Pinacoteca Ambrosiana e la Cripta di San Sepolcro saranno aperte eccezionalmente dalle 18.00 alle 19.30 (ultimo accesso) con un biglietto unico a 3.00 euro che permetterà di visitare entrambe le sedi.
Il biglietto speciale, € 3.00 per Pinacoteca e Cripta, potrà essere acquistato il giorno stesso direttamente presso le biglietterie, oppure online sul sito dell’Ambrosiana (clicca qui).
28 settembre 2025
Ingresso dalle 18.00 alle 19.30
Chiusura Pinacoteca alle 20.30
Chiusura Cripta alle 21.00
https://ambrosiana.it/

PINACOTECA AMBROSIANA
La Pinacoteca Ambrosiana fu istituita nell’aprile del 1618, quando il Cardinale Federico Borromeo donò la sua collezione di dipinti, statue e disegni alla Biblioteca Ambrosiana, da lui stesso fondata nel 1607. All’interno del percorso espositivo della Pinacoteca, articolato in 24 sale, si possono ammirare alcuni dei più straordinari capolavori di tutti i tempi, come il Musico di Leonardo, la Canestra di frutta di Caravaggio, il Cartone preparatorio per la Scuola di Atene di Raffaello, l’Adorazione dei Magi di Tiziano, la Madonna del Padiglione di Botticelli e gli splendidi Vasi di fiori di Jan Brueghel. Oltre a opere di epoca rinascimentale, il museo annovera tra le sue collezioni importanti autori del Seicento lombardo (Morazzone, Giulio Cesare Procaccini, Daniele Crespi e Carlo Francesco Nuvolone), del Settecento (Giandomenico Tiepolo, Fra Galgario, Francesco Londonio), e un notevole nucleo di autori ottocenteschi e del primo Novecento (Andrea Appiani, Francesco Hayez, Mosè Bianchi, Emilio Longoni…).

CRIPTA DI SAN SEPOLCRO
Luogo di profonda sacralità, la cripta venne scelta da san Carlo Borromeo come personale luogo di preghiera, dove si recava ogni mercoledì e venerdì pomeriggio. Non era infrequente vederlo passare intere notti in quella che lui stesso definì “la palestra dello Spirito Santo”, in adorazione del simulacro del sepolcro di Cristo. Per questo motivo, dopo la sua canonizzazione, venne posta una statua in terracotta policroma raffigurante il santo inginocchiato davanti al sarcofago. La cripta consente inoltre ai visitatori di entrare in contatto con una delle testimonianze più antiche della storia della città. La pavimentazione, costituita da grandi lastre di pietra bianca ‘di Verona’, proviene infatti dal lastricato dell’antico foro romano del IV secolo, la piazza principale della civitas romana, dove si svolgevano le maggiori attività civili e religiose.
Riaperta al pubblico dopo cinquant’anni nel 2016, successivamente la cripta è stata oggetto di un complesso intervento di restauro finanziato dal MIBAC e terminato nella tarda primavera del 2019, volto principalmente al recupero delle superfici decorate.
