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L’edizione 2025 dell’evento moda si è aperta con la sfilata dello stilista italiano, ospite speciale della manifestazione, che ha proposto in passerella la collezione primavera/estate 2026. La poesia del taglio, la bellezza che ricuce le ferite del corpo e dell’anima.

L’altro ieri, mercoledì 15 ottobre, la Mercedes-Benz Bucharest Fashion Week ha aperto la sua nuova edizione con la sfilata inaugurale di Romeo Gigli, ospite speciale della manifestazione.
Sotto la direzione creativa di Alessandro De Benedetti, la maison ha presentato una selezione di capi dalla collezione Spring-Summer 2026 “Severance”, dando vita a un racconto visivo che intreccia lirismo, architettura e introspezione.

Severance” nasce da un taglio, da una separazione che si ricompone in forma di bellezza.
È la rappresentazione di una frattura interiore che diventa materia, di un gesto che si trasforma in linguaggio estetico.
I drappeggi in sete liquide, le organze trilobate attraversate da righe coloniali e le superfici ricamate in foglie di corda tracciano una geografia intima del corpo, dove ogni cucitura è una memoria che riaffiora.
Le strutture ergonomiche, le crinoline nascoste e gli orli rimessi evocano una femminilità sospesa tra forza e vulnerabilità, tra rigore e levità.
In passerella, tra i capi simbolo: il Dress Cloud Busting, in voile di seta polvere, che avvolge il corpo come un pensiero in movimento; il Dress Willow, in reed lace nera o avorio, rito di forza e purezza; il Dress Violante, nei toni coral e sky, costruzione eterea di rinascita; la Jacket Sofia Coppola, in canvas bianco foderato di fil coupé, dove la compostezza cinematografica si fonde con la delicatezza del gesto sartoriale.
La palette cromatica, fatta di tonalità butter, sky, coral cream, sand, ivory e black, racconta un paesaggio emotivo in cui il colore non domina ma accompagna, accarezza, svela.

La selezione dei look presentati a Bucarest ha interpretato con coerenza la filosofia di Severance: una narrazione in equilibrio tra rigore e fragilità, tra memoria e metamorfosi.
Le trasparenze di voile e organza, declinate in sfumature di grigio perla e ivory, dialogavano con i volumi scultorei dei gialli butter e dei coral cream, mentre le stratificazioni in toni sabbia e cielo restituivano una visione pittorica della femminilità contemporanea.
Il dialogo tra capi sartoriali e forme fluide, tailleur e trench destrutturati, abiti monospalla e silhouette sospese tra abito e architettura, ha definito una geografia emotiva che abita il corpo più che vestirlo.
Ogni outfit, dal dress in reed lace e voile butter al trench in canvas sky, fino agli abiti scultorei coral e giallo luce, si è fatto tassello di una narrazione intima: quella del taglio che separa e unisce, del gesto che trasforma la fragilità in costruzione.
L’estetica di Alessandro De Benedetti per Romeo Gigli continua a muoversi tra memoria e metamorfosi, indagando il rapporto tra forma e sentimento, tra corpo e rappresentazione.
La partecipazione come special guest alla Mercedes-Benz Bucharest Fashion Week conferma la coerenza e la potenza narrativa della maison, che rinnova il proprio linguaggio sartoriale trasformandolo in una riflessione poetica e contemporanea sull’identità.