Tempo di lettura: 3 minuti – 554 parole

Intervista con la giovane cantautrice e interprete che recentemente ha pubblicato il singolo “Nothing at All”. L’artista ha risposto alle nostre domande parlandoci del suo nuovo lavoro ma anche di musica e dei suoi progetti futuri.

C’è una malinconia composta in Nothing at All, la nuova ballad di Stacy B (al secolo Anastasia Battaglia): una tristezza che non implode, ma si trasforma in materia sonora morbida e avvolgente. L’artista racconta la fine di una relazione con una scrittura introspettiva che guarda indietro senza rimpiangere, cercando invece di dare ordine a un vuoto che continua a parlare.
La produzione, moderna e levigata, incrocia pop e soul con naturalezza, costruendo una cornice ideale per una voce profonda che non teme di mostrarsi nuda. Ogni dettaglio — dagli archi sottili alle armonie che si aprono nel ritornello — contribuisce a creare un climax emotivo che cresce senza mai urlare.
È una canzone che respira, che lascia spazio, che illumina i ricordi senza idealizzarli. Nothing at All segna un passaggio di maturità per Stacy B: un momento di consapevolezza che si fa musica, un frammento di memoria che continua a vivere anche quando tutto sembra svanire.

Ciao Stacy, benvenuta sulle pagine di Ottiche Parallele Magazine! Quando nasce il tuo amore per la musica?
Mi sono avvicinata alla musica principalmente grazie a mia mamma, perché lei ha sempre cantato. A casa c’era sempre la musica accesa e io da piccolissima cantavo qualsiasi cosa sentissi. È sempre stato qualcosa di naturale per me. Ho capito di volerlo fare davvero intorno ai dieci anni, quando ho iniziato a prendere lezioni di canto. Lì ho realizzato che non era solo una passione, ma qualcosa che volevo coltivare seriamente. Da quel momento la musica è diventata una parte enorme della mia vita.

Cosa rappresenta per te la musica in generale e il tuo fare musica in particolare?
La musica rappresenta tutto. Per me è un rifugio, un modo per liberarmi e per sentirmi me stessa. Fare musica, invece, è raccontare una parte di me, trasformare un’emozione in qualcosa che rimane.

Quali musicisti hanno ispirato il tuo stile e la tua musica?
Sicuramente gli artisti pop e pop-soul che ascolto di più: Bruno Mars, James Arthur, Olivia Rodrigo, Adele, Tate McRae, Ed Sheeran. Mi ispirano tanto perché riescono a trasmettere un’emozione forte solo con la voce, ed è quello che cerco di fare anch’io.

Da poco è uscito il tuo nuovo singolo. Di cosa parla il brano e cosa vuole trasmettere?
“Nothing At All” parla di quel vuoto che rimane quando finisce una storia importante. È un brano che vuole trasmettere sincerità, vulnerabilità e anche quel bisogno di accettare ciò che si prova. Vorrei che chi lo ascolta si sentisse capito e meno solo.

A questo singolo ne seguiranno altri o stai lavorando ad un album?
Sì, ci saranno altri singoli! Sto lavorando a nuove uscite, una dopo l’altra. Al momento non sto lavorando a un album, ma non lo escludo per il futuro.

Quali saranno i tuoi prossimi progetti?
Pubblicare nuova musica, lavorare sui nuovi singoli e far crescere il mio progetto passo dopo passo. E, quando sarà il momento, iniziare a fare live con i miei brani.

Ringraziamo Anastasia per la sua disponibilità e Valentina Seneci di Red&Blue Music Relations per la collaborazione.