Ieri, sabato 17 luglio, il nostro direttore responsabile ha partecipato alla visita guidata e animata allo storico palazzo torinese, sede aulica della Città Metropolitana di Torino.

lo Scalone d’onore
Sabato scorso, 17 luglio, dopo che tante volte me lo sono ripromesso, sono riuscito, finalmente, a ritagliarmi il tempo per partecipare alla visita animata e guidata, di Palazzo dal Pozzo della Cisterna, già sede storica della Provincia di Torino e ora sede aulica della Città Metropolitana.
Una visita che viene proposta da alcuni anni, una volta al mese, con la sola eccezione del mese di agosto e, purtroppo, dei mesi che la pandemia ci ha portato via.
Davanti a questo palazzo, nel corso di svariati lustri, ci sono passato parecchie volte trovandosi in un quadrilatero della città in cui ho bazzicato sovente, però il mio sguardo si era fermato all’ingresso in Via Maria Vittoria protetto dalla cancellata e in Via Carlo Alberto ad ammirare lo splendido giardino.
Potrei dilungarmi a raccontarvi la storia di questo storico palazzo che fu di proprietà della famiglia Dal Pozzo della Cisterna e abitato da Maria Vittoria (figlia di Carlo Emanuele della Cisterna) sposa di Amedeo di Savoia duca d’Aosta (terzogenito di Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia) ma la mia narrazione storica si ferma qui poiché, in supporto dei lettori, si può trovare ampia documentazione su internet.

Voglio invece raccontarvi di poco più di un’ora passata tra le mura di questo splendido gioiello torinese.
Quando si varca il portone di un palazzo storico non puoi che immergerti nell’atmosfera che lo ammanta: solo in questo modo puoi comprendere a come la storia sia passata tra quei muri (cit. Francesco Guccini).
Un palazzo, il Dal Pozzo della Cisterna, tutto da scoprire e da ammirare.
Se mettiamo poi che molti partecipanti alla visita non erano lì per la prima volta la dice tutta su quanto un Palazzo può ancora “dire” dopo molte volte che lo si va a vedere.
Il fatto di essere neofita di questa iniziativa mi ha concesso di essere stato piacevolmente sorpreso dalla bellezza di questo edificio e solo la mascherina che dobbiamo, giustamente, indossare non ha tradito la mia emozione e il mio stupore nel passare tra un locale e l’altro.
Passaggio scandito dai magnifici soffitti a cassettoni decorati, ognuno diverso dall’altro, leitmotiv di questo palazzo.
La visita del mese di luglio si è incentrata sulla figura di Maria Vittoria, abilmente raccontata dal gruppo storico Ventaglio d’Argento i cui membri dalla fluida narrazione, hanno coinvolto i partecipanti, preparandoci a intraprendere un interessante cammino nella storia.

Dico questo perché quando si entrava nelle stanze non si poteva far altro che immaginare la vita a palazzo.
E il farci sentire un tutt’uno con la storia del palazzo sono state Anna e Denise, che con passione, precisione, dedizione ci hanno fatto da guida coinvolgendoci ancora di più e regalandoci l’emozione dell’essere presenti.
Non voglio, come già detto, raccontarvi del Palazzo però voglio citare, in una semplice breve elencazione, ciò che più mi ha colpito: lo splendido Scalone d’onore e l’altrettanto ingeniosa scala di servizio, i già citati soffitti a cassettoni e un magnifico dipinto di Pietro da Cortona, un vero pezzo pregiato del palazzo, che raffigura Mosè e la raccolta della manna.
Come scrivevo, la visita dura circa un’ora, tempo che passa velocemente senza alcun calo di attenzione o di smarrimento perché, e mi ripeto ancora, la capacità di Anna e Denise di coinvolgere i presenti è stata veramente da lodare.
Personalmente mi sono sentito coinvolto e, oltre a consigliare di vivere questa esperienza, penso che sia da ripetere e mi rammarico di non esserci riuscito prima.
Nel mese di agosto la visita a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna è sospesa, pertanto attendo trepidante la data di settembre perché penso di voler rivivere queste suggestive emozioni.
http://www.cittametropolitana.torino.it/multimedia/virtual/palazzo_cisterna_esterni.shtml
